LIBERTA' E CAPACITA' INDIVIDUALE
LEGGI ASCOLTA DATI FATTI PROVE E DIFFONDI OVUNQUE USANDO IL IL WIDGET MULTIFUNZIONE
LA LIBERTA' E CAPACITA' INDIVIDUALE
E LA "SOAVE AMMINISTRAZIONE DI "SOSTEGNO"
DENTRO IL PARADIGMA TOTALITARIO.
QUATTRO DIRETTE DIFFERITE IN STREAMING.
#fermatecendon
UNA ATTIVITA' DI INGEGNERIZZAZIONE POLITICO SOCIALE E GIURIDICA CHE MARCIA NELLA INSIPIENZA COLLETTIVA.
Immettiamo questo
articolo nella piattaforma ILFILODELMAGISTRATO
in epoca di pandemia corona vid 119 e di Stato
di emergenza con eliminazione "necessitata"
delle libertà fondamentali di movimento e
circolazione, e in epoca di lento crollo o
crisi
profonda
e strutturale del capitalismo
occidentale. Ma questa ultima, come crisi
di domanda e di profitto nei settori portanti,
già si delineava prima del "virus che distrugge
la economia".
La quarta ultima
video conferenza gestita sulla matrice
totalitaria dei progetti legati al “sostegno”
reca una indicazione culturale. Un
“protocollo” savio "anonimo" che sembra evocare
la odierna quotidianità dell’agire .. che
sottoponiamo alla vostra attenzione
“In un pezzo di carta polveroso mi sono trovato a leggere questa frasi … " SEGUE Dal minuto 12 e 32 dell’originario video ora prodotto di seguito solo per la parte “citata” estratta estratta
"Che accadrà, quale era il paradigma storico sotteso alla soave coazione benigna che entra nella vita di individui non incapaci di intendere e volere e cosa va salvato e come e cosa buttato a mare nella legge sulla amministrazione di sostegno, espunto dalla stessa, "bloccata" ?!" Scrivevamo solo quattro anni fa " del "retrovirus" normativo dell'Ads in grado di colpire le difese immunitarie della democrazia e di piegare il diritti fondamentali sotto mentite spoglie di misura e diritto sociale, deve essere innocuizzato e fermato. Oggi la consapevole preoccupazione per il futuro della società e dei diritti si va amplificando, ma contiamo che innumerevoli risorse sane della società sappiano vigilare. E' epoca di scelte storiche e di coraggio. La ricostruzione lenta. salvaguardado i diritti e l'assetto costituzionale del nostro paese, richiede un cambio di marcia e una consapevole "alternativa". La unica via per mettere insieme economia e diritti sta nel coraggio di "una svolta epocale" ora divenuta impellente. |
Una vera e propria chiamata collettiva
e avremo modo di spiegare nel concreto.
Una vera e propria chiamata collettiva e avremo modo di spiegare nel concreto. Chiamiamo ognuno ad una serrata partecipazione, informazione, formazione, denuncia pubblica ed attività concreta, affinchè anche attraverso la nostra azione collettiva venga fermata la marcia totalitaria della legge che sta per disassare definitivamente e distruggere nel concreto Costituzione e le libertà fondamentali, come abbiamo argomentato ed illustrato con concreti dati e anaisi tecniche. . Secondo gli standard delle grandi trasformazioni paradigmatiche di regime, nella insipienza generale, sottovalutazione e mancata consapevolezza collettiva, nel silenzio o nella mistificazione, con il consapevole consenso progettuale di una area ben delimitata circoscrittibile ed egemone in questa fase storica, una nuova normativa "rivoluzionaria" rischia di essere approvata, Essa dividerà la società, fratturandola, e aggredirà fasce deboli, intellettuali, minoranze ma anche una vasta massa, sotto le mentite spoglie di uno Stato sociale caritatevole, che diviene aggressivo totalitario ed impunito. Più sotto diamo qualche tratto di analisi. Qui precisiamo subito che non
butteremo concettualmente il bambino con
l'acqua sporca e alcune norme ( da
espungere perchè oltretutto estranee
al contesto programmatico individuato, e
immesse per legittimare indirettamente il
tutto) le indicheremo. Tra esse la
abrogazione della interdizione legale che
consegue a condanne dai cinque anni in sù e
la diversa delimitazione della situazione
delle persone già interdette, con
la restituzione della facoltà di
sposarsi a mero titolo di esempio, e
la abrogazione delle troppo rigide
interdizione e inabilitazione da ostituirsi
coìin la nuova "Amministrazione personale"
ben delimitata ed affatto diversa dalla
amministrazione di sostegno , ed indicheremo
poi un nucleo di concrete esigenze reali che
possono trovar posto in una normativa
equilibrata e non distruttiva, esigenze
attualmente usate per far passare la
intera opera di globale "ingegnerizzazione"
socio giuridica e politica. Abbiamo posto
in essere una informazione la più
equilibrata seria e chiara, nei limiti a noi
concessi. N.B. I video non sono più
reperibili su youtube dopo la
cancellazione di tutti i canali video del
CDD ma su vimeo e sulla
piattaforma (vedi oltre) Niente ideologia ciarliera ma riconduzione dei processi in atto alla loro esatta natura con una analisi completa anche tecnica. I DIRETTA: Martedì 16 febbraio 2016 ore 21 I
diritti la Costituzione il sistema giuridico
e lo Stato sociale. II DIRETTA: Martedì 23 febbraio 2016 ore 21 Il dettaglio normativo sugli strumenti ed organizzazione della amministrazione di sostegno visibile dalle ore 21 del 23 febbraio 2016 III DIRETTA: Martedì 1 marzo 2016 ore 21 I CASI emersi nel lavoro dell'HURTA e quel che accade è solo la punta di un iceberg. IV DIRETTA: Martedì 8 marzo 2016 ore 21 Dibattito conclusivo. Che accadrà quale è il paradigma storico sotteso alla soave coazione benigna che entra nella vita di individui non incapaci di intendere e volere e cosa va salvato e cosa buttato a mare nella legge sulla amministrazione di sostegno, espunto dalla stessa, "bloccata" ?! Basaglia non c'entra nulla mentre vi sono chiare e precise tracce di una concezione e dimensione la cui lenta marcia parte da molto lontano e il cui obiettivo è tutto interno al "paradigma totalitario" quale da noi dettagliatamente analizzato ed esposto. Vista la esigenza tecnica di fare un lavoro serio che sia da base alla azione collettiva, le dirette sono state preparate prima e immesse "anche" in streaming, sbloccato definitivamente dalle rispettive date ed orari. Ovviamente tutto trasmesso dalle ore 21 e dei rispettivi giorni Martedì 16 febbraio 2016, Martedì 23 febbraio 2016, Martedì 1 marzo 2016 e Martedì 8 marzo 2016. Un invito particolare a voi. Queste dirette e differite che sono state concepite per informare tutti e poi decidere e agire, non sono uno strumento meramente didattico. Chiediamo un particolare sforzo collaborativo. Invitate su FB e sui social e ovunque tutti i vostri amici. DIPENDE DA TUTTI NOI L'ESITO INFORMATIVO E L'IMPATTO DI QUESTA MONTANTE INIZIATIVA. E MANDATE A GIORNALI E PARLAMENTARI, AVVOCATI E POLITICI, ASSOCIAZIONI E RIVISTE, SINDACATI E GENTE. BUON LAVORO. IL NOSTRO FUTURO ORMAI DIPENDE SOLO DALLA NOSTRA CAPACITA' DI ORGANIZZARCI INFORMARE FORMARE ED AGIRE. |
DENTRO IL PARADIGMA TOTALITARIO #fermatecendon
PRIVAZIONI DELLA CAPACITA' DI AGIRE E SPOLIAZIONI. #fermatecendon
QUALE NECESSARIA ALTERNATIVA
#fermatecendon
Che accadrà,
quale
è il
paradigma
storico
sotteso alla
soave coazione
benigna che
entra nella
vita di
individui
non
incapaci di
intendere e
volere e cosa
va salvato e
come e cosa
buttato a mare
nella legge
sulla
amministrazione
di
sostegno,
espunto dalla
stessa,
"bloccata"
?!
Il "retrovirus" normativo dell'Ads in grado di colpire le difese immunitarie della democrazia e di piegare il diritti fondamentali sotto mentite spoglie di misura e diritto sociale, deve essere innocuizzato e fermato. Una modifica normativa radicale in corso di dibattito parlamentare è necessaria. UN
PRIMO SPUNTO
DI
RIFLESSIONE
Mentre tra crisi strutturale e finanziaria dell'economia e decadenza dello Stato, impoverimento di massa, corruzioni e degrado, muore giorno dopo giorno il programma di uguaglianza sostanziale dell'art. 3 della costituzione e riforme traghettano le istituzioni verso modelli elitari e cooptativi, con milioni di cittadini allo stremo abbandonati se non tartassati economicamente, in aggiunta, contro corrente, si vorrebbe ulteriormente “estendere” lo Stato sociale che "aiuta i bisognosi" attraverso la legge sulla"soave" amministrazione in "sostegno" dei deboli gratificati da un nuovo “diritto sociale”. La legge della "coazione benigna" n. 6 del 2004, è già in cantiere parlamentare per la ulteriore riforma, da estendere potenzialmente negli intenti del padre ispiratore Paolo Cendon a "chiunque abbia anche solo per un momento difficoltà ”gestionale”: svariati milioni di amministrati potenziali ( proiezioni da previsioni di casa "sperimentale” triestina già solo sulla legge vigente) e un bacino ed un ruolo attivo discrezionale" che si vorrebbe sempre più esteso, della giurisdizione. Basta che si rispetti il principio di "normazione" quando si incide pesantemente su diritti e libertà individuali e che le decisioni siano poi affidate ai giudici, e tutto si può fare ?! E all'equilibrio costituzionale tra diritti libertà e interessi altrui che accade ?! E' sufficiente che un nuovo sistema normativo ed un assetto amministrativo sociale, che si vorrebbe ad esso coerente, disarticolando in concreto l'equilibrio delle libertà fondamentali, sia affidato ad un ruolo attivo della magistratura, ben oltre il ruolo di garanzia segnato dai principi costituzionali ?! Perché tutti tacciono e, come una navetta che avanza in un canale di acque morte, il battello CENDON va verso la isola perseguita senza che nessuno neanche formuli una valutazione critica su uno Stato che presume di entrare surrettiziamente nella idoneità delle scelte di gestione di masse di individui e nelle loro vite. Lo scenario, non solo possibile ma prospettato negli intendimenti di chi persegue l’obiettivo di una società divisa tra milioni di “amministrati” e non ed una elite/pseudo casta di controllori/amministratori, ha la capacità di evocar (solo), a soffermarsi pochi secondi, immagini del secolo passato. A guardare questa drammatica idea espansiva (incistata tra le righe) non riusciamo ad immaginare niente di più TOTALITARIO e a vedere la progettazione formale giuridica del pari non riusciamo ad immaginare niente di più travestito giuridicamente dalla pelle dell'agnello, né niente di più artatamente formulato in termini neutri. Ben consapevoli non si da conto del carattere paradigmaticamente rivoluzionario di un Stato che vaglia individuo per individuo la individuale attitudine alla gestione della sfera propria, sol che sia attivata la gratuita procedura. Nel calderone poi una intera generazione di anziani, meno forti ed abili, per antonomasia, e presunti soggetti deboli che hanno anche contato sulle proprie capacità e sulla solidarietà familiare, ovvero se avessero bisogno d aiuto semmai, nei casi di vera richiesta di aiuto, dovrebbero poter contare su un buon funzionamento di servizi sociali. Una generazione in realtà portatrice, anche, di una memoria storica da cancellare. In realtà lo stesso l’ambito operativo di questo sistema normativo si presta ad essere valutato guardando gli effetti proprio sulle aree di confine ed oltre, mentre con metodo formale si mette l’accento invece sui casi che presentano un qualche fondamento di necessità di tutela. Lo spettro di intervento è o si presta ad essere enormemente gonfiato, il tutto ha valenza di un processo generale, poi si discute dei suoi casi necessari limite che fuoriuscivano dalle sole maglie strette della interdizione ma che, per una parte cospicua, ben potevano essere affrontati affiancando un curatore. Funzionerebbero meglio i ”patrimoni” gestiti da una truppa di amministratori di sostegno !? Non si potrà (vorrà) rompere anche quella solidarietà autosufficienza e se si scateneranno conflitti para generazionali, o brame di elite professionali, già chiamate alla leva, come puntualmente accade sempre di più, a quale responsabilità storica e giuridica vanno incontro i padri non “fondatori” dei principi costituzionali e di libertà, ma “ingegnerizzatori” del traghetto degli amministratori di sostegno verso un modulo di Stato totalitario?! Proteggere milioni di individui di coppie anziane dalla spada di Damocle della amministrazione coatta e dalla perdita di libertà strumenti, mezzi e capacità se verranno convogliati storditi in un imbuto giudiziario che li triterà, indifesi, sarà impossibile: occorre FERMARE CENDON e la cordata che amministra e sostiene tutto questo. Chi sono, da dove vengono, dove vogliono arrivare ?!
Che
sta succedendo
alla coscienza
giuridica e
politica ed
alla memoria
storica di
questo paese
?! Essa
non
appartiene più
alla borghesia
colta, ma
nella forma
più semplice e
disarmata, se
volete
disacculturata,
ormai
prima di
tutto al buon
senso della
gente buona di
buona fede.
Organizzare
ed
agire,
prima che sia
troppo tardi.
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