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Indice Un
profilo artificiale inventato prima parte --> |
PREMESSA
Questo articolo con video audio
inedito
(LA MANIPOLAZIONE
DELIROIDE DELLA PSICHIATRIA. Le
peripezie
illogico tautologiche dello
psichiatra "SANI" 11 gennaio 2011), integra
anche
il seguito e seconda parte in bozza
dell'articolo "UN PROFILO ARTIFICIALE
INVENTATO (ANCHE PROGETTATO DA TEMPO)"
e si riferisce innanzitutto subito
alla sequenza delle attività del gennaio
2011, inscenate per tentare di "riprendere in mano la
situazione" ed eliminare definitivamente
il magistrato Paolo Ferraro. Quando
parlavo con Sani ancora non sapevo
del cumulo di nefandezze immesso da
Girardi nei pochi minuti nei quali era
rimasto solo con due avvocati ....Questo, attivabile in pagina separata mediante il link che segue, è il video già pubblicato della prima registrazione dell'incontro con Girardi. 0000A_Documento_unico_TENTATIVO _DI_INCASTRARE_E_BLOCCARE_il_magistrato_FERRARO._GIRARDI-PAOLO_10_1_2011. Lo immettiamo per l'ascolto della presentazione: più sotto vi è la versione ultima integrata con ulteriore registrazione relativa alprosieguo dell'incontro con lo psichiatra Sani.. Nel video audio della versione integrata che segue vi è all'inizio - ancora - l'incontro immediatamente precedente con il dott. Paolo Girardi (registrazione da altro punto con maggiore evidenza del "dialogo" diretto, eseguita con diverso registratore. I registratori erano "tre"). IN EVIDENZA le ammissioni da parte di SANI sul ruolo di una certa psichiatria romana nel "trattare" magistrati ma - variante - anche , anzi "di più" "politici" e "ministri", e la rivelazione confermata dagli avvocati delle pressioni ricevute da GIRARDI, più lo smaccato tentativo posto in essere con sillogismi ed argomenti inesistenti ed autoreferenti dallo psichiatra Sani. LA ASL RM E, il SAN FILIPPO NERI (reparto a quanto mi consta poi smantellato) ed il reparto nel SANT'ANDREA: strumenti del controllo a copertura "sanitaria" su politici e magistrati, come aveva già "raccontato" GIRARDI. La discussione con SANI è lunga e defatigante, e i due avvocati Domenico Dello Monaco e Minghelli, scioccati dal precedente incontro con Girardi, hanno alcune "cadute di stile" e un eccesso di condiscendenza ai tentativi in atto. Erano stati da me istruiti sull'assecondare (eccesso di zelo?!), ma traspare una loro leggera confusione sull'obiettivo e una provvisoria adesione ad una ipotesi di mediazione, che si apprezza nel dettaglio, e che è emersa ora meglio, predisponendo l'audio video. La ritirata "psicologica" o psicologico politica in particolare dell'AVV Domenico Dellomonaco appare evidente. L'accento che ora poniamo è sulla attitudine manipolatoria della psichiatria gestita in certe modalità e contesti, affermando per targhette astratte giudizi che si sovrappongono al reale e diventano il reale "formale" della psichiatria che copre il vaglio dei fatti e aggira le persone reali. Nel caso di specie, a supporto di ipotesi infondate la creazione di sospetti irreali suffragati dall'ascolto selettivo di tre persone che non solo non avevano rapporti e che palesemente hanno agito in modo premeditatamente falso e con modalità lapalissianamente disturbate (incontro del 29 dicembre 2010). La eliminazione sinanche concettuale delle tante persone che invece hanno rapporti quotidiani che coprono l'intero arco della giornata e tutta la sfera della esperienza sociale umana ed affettiva, è un trucco tipico dell'armamentario deviato della psichiatria ( se accerchio usando parenti preparati mica posso far vedere che non hanno alcun rapporto e neanche frequentano l'accerchiato). Lo psichiatra SANI si esercita in voli poco pindarici con l'obiettivo di incastrare il magistrato Paolo Ferraro. Mi raccomando ascoltate a tempo perso come fosse una soap opera romanzata su un qualche canale radio, e non partecipate emotivamente a quel che ascolterete (indignatevi con parsimonia, che fa male a cuore e fegato, ed esaltate l'aspetto grottesco e comico di questa vera "follia" deliroide persecutoria, impersonificata da ultimo con alcune modalità amical affettive che destano vera indignazione per il grado di supponenza ed ipocrisia). L'attività di chi "doveva" riprendere "sotto controllo la situazione" ("sennò non ce la faccio a riprendere sotto controllo la situazione .. " GIRARDI ) si esercita mediante un ausilio successivo e con modalità ... che definirei esilaranti, se non ne fossi stato il destinatario vittima designato. In questa versione il video audio riproduce quindi secondo sequenza cronologica una migliore registrazione dell'incontro immediatamente precedente con GIRARDI, perchè necessario anche a capire ilcontesto : chi già lo conocsce può andare al 43° minuto e 30 sec. subito dopo aver ascoltato la breve introduzione. Quante ne abbiamo dovuto sopportare ... :D :D Viene
di seguito
immessa una mera
sintesi per punti sull'uso
della
manipolazione
strutturata da
parte di
un gruppo
deviato che aleggia
intorno e, in quota
minimale, anche dentro la
magistratura nella vicenda
FERRARO. E poi vengono
ricostruiti minuziosamente i
principali fatti veri sino
al 2011, mediante un
puntiglioso e serrato
racconto stralcio dal MEMORIALE
ed altri scritti,
rielaborato da terza
persona. Si noti (in
tema) il
resoconto su
precedente incontro del
novembre 2010, appositamente
dettagliato nei minimi
particolari, ove era
emersa la altalena
logica del dott.GIRARDI ed
un suo gesto teatrale,
buttando sul tavolo
una copia delle trascrizioni
, che svela effettivi
intenti, valutazioni di
merito apriori e il
molto di più .. nascosto
dietro la formula del
"vaglio formale" dello
psichiatra. Non servono
spiegazioni
I. LA MANIPOLAZIONE DELIROIDE ORCHESTRATA NEL CASO FERRARO. La sgangherata e "deliroide" manipolazione orchestrata, che illustriamo ora, viene necessariamente gestita su un piano più generale da un coacervo di psichiatri deviati e giuristi "causidici" di supporto. Ne abbiamo analizzato ruolo e metodi. Si tratta sul piano
generale di qualcosa di più
della antica scuola
sofistica e di "qui faciunt de
albo nigrum", perchè il
coordinamento e la finalizzazione
politica e di deviazione segreta,
l'agire sistematico in gruppi o
persone prima o poi coordinati, il
legare alla manipolazione dei
provvedimenti e dei fatti una
orchestrazione diffamatoria
condivisa preparatoria e
susseguente, svela una potente (da
non sottovalutare ma neanche
sopravvalutare) matrice di potere
sotterraneo, gestito anche
da servizi deviati, e
l'altro di più di cui abbiamo
fornito prove dirette, o su cui
abbiamo validamente argomentato.
Le tecniche
manipolative che andremo
provando ed illustrando, di
una gravità immensa nel caso
di specie, appaiono in tutta
la loro evidenza, visto il
soggetto destinatario e la
puntuale ricostruzione di
storia identità ed
attenzionamenti, con tanto di
dirette testimonianze immesse
in video audio in rete, e
prendono ancora più risalto,
se possibile, dalla
sequenza della pacchiana
persecuzione portata poi sino
agli ultimi stadi.
E più cresce la
consapevolezza della figura reale del
destinatario
dell'attività distruttiva e
più risalta per
converso la matrice
criminale di quanto posto in
essere, resi traparenti
moventi, strumenti e finalità.
Va sottolineato
ancora che la potenza evocativa
distorta e manipolativa della
parola, la sua destinazione ad
influenzare, convogliare,
nascondere, invertire la logica
del reale, oltre che
usufruire di indirizzi di
scuola, di ascendenti di
programmazione neurolinguistica
e di un progetto strategico
(TAVISTOCK INSTITUTE ed omologhi
ed utilizzo invertito
finalizzato della psicologia
dinamico relazionale),
viene amplificata
dall'introdurre metodo e forme
logiche nei provvedimenti
giudiziari.
Ciò è potuto accadere
per la infiltrazione guidata nei
gangli della magistratura,
utilizzando anche la fratellanza e
intrufolamento di disvalori nel
mondo della giustizia "uguale",
ma abbiamo ragionevoli
argomenti per indicare che
talvolta il livello della
manipolazione, le sfumature
linguistiche e le scansioni
tematiche dei provvedimenti
rivelano una tematica ben
più che scottante: il confezionamento
di provvedimenti secondo
logiche, tempistiche,
impostazioni ed infine
conoscenze o valutazione di
esigenze che non appartengono
alla giurisdizione né al
singolo magistrato, a
maggior ragione.
Solo una notazione: i
metodi e protocolli di
alterazione del reale
presuppongono anche su un piano
generale attività preparatorie
di infiltrazione e gestione
sotterranea di rapporti e
vicinanze, contano sulla
personalità serena della vittima
(assenza di paranoia) e sulla
strumentazione soggettivo
psicologica a disposizione,
mentre preparano chiavi di
gestione e "versioni" sempre
individuali e personali. Al
magistrato che si troverà con
una moglie improvvisamente
violenta e manovriera, al
magistrato coinvolto a sua
insaputa in una dinamica di vita
penalmente o disciplinarmente
gestibile, ed anche ad
altri, non verrà in mente mai
che vi era stata una
preparazione e gestione, e le
chiavi di lettura e
rappresentazioni adottate da chi
ha preparato saranno coerenti
con la preparazione segreta.
Piegandoosi "rientrato in carreggiata" ed entrando nei circuiti che lo hanno attenzionato, forse capirà. Nel frattempo si sarò misurato solo sui piani e con gli approcci erronei che l'impalcatura personalistica casuale ed individuale "suggerisce". Noi siamo perciò una vistosa eccezione, oltrechè per aver diffuso un lavoro di analisi e prove a sua volta unico, per aver informato e risvegliato la stessa magistratura e le istituzioni non consapevoli. Fioccano le conferme.
Il
taglio individuale, la
lettura casuale, la
umanizzazione individuale
sono l'arma potente di chi
manipolando gestisce,
e ovviamente nei
soli e selezionati casi
concreti e reali che
interessano agli apparati
deviati e noi, ovviamente.
Un'arma potente a sua volta supportata, a chiusura del cerchio, proprio dallo stesso strumentario psichiatrico/psicologico. Spacciare come sintomo patologico quella che invece è una equilibrata lettura perplessa di fatti reali è infatti un gioco da ragazzi per i manipolatori e controllori della logica del fatto. Anche perchè nel novantanove per cento dei casi "individuali" vi sono percezioni deboli, suggestioni, meccanismi mentali che possono indicare aspetti di patologico interesse. Perciò applicare abusivamente lo schema all'un per cento è cosa estremamente agevole. Non è
vero che nulla accade
per caso: è vero
anzi che solo alcune
cose sono pilotate e
direzionate e in casi
tipici imitando
appositamente o meglio,
simulando il caso. Il
buon senso dell'id quod
plerimque accidit, il
senso comune, la
lontananza dalla
vita ed esperienza
ordinaria gestita
con strumenti nascosti e
talvolta sofisticati sì
da richiamare
immediatamente il pre-giudizio
di "inverosimiglianza", le
strumentazioni delle "non
scienze" psichiatrica e
psicologica fanno da guardiani
ferrei a questi orditi di
apparati e caste deviate, che
usano sapientemente la
casualità ad architrave
protettiva.
Eminentemente solo i
film trasgrediscono apparentemente
alla direttiva del silenzio, ma ad
essi è affidata spesso la funzione
di relegare nel fantastico o
nell'immaginifico fatti reali, a
cavallo tra simbolismo, minaccia
avvertimento e, come accade,
manipolazione.
Persino il film THE
TRUMAN SHOW è
diventato fonte psichiatrica di
teorizzazione della "sindrome da
Truman Show" (paranoide e
deliroide).
Per dar più forza a questa impalcatura, nel mondo complottistoide gestito sono stati dislocati soggetti che raccontano, indicano, lamentano ed asseverano in modo patologico naturale o "teatralmente costruito". La finzione manipolatoria ha aumentato l'opportunità di "gestire" fuoriuscite di persone e notizie, comunque relegabili in un circuito demenziale artificialmente costruito.
Una bella
architettura, non c'è che dire
(vedi i numerosi articoli conferenze ed analisi
nostri su TAVISTOCK, complottavistockiani
et similia).
Poi venne il magistrato Paolo Ferraro.
Anche
quella appendice
strumentale di accatto,
organizzata e diretta da
lontano se non coordinata, con
il suo utilizzo del "protocollo
pettegolo", una arma
disinformativa e
fastidiosa per chi non la
sappia annichilire con la
forza dei fatti e della
logica, viene
spazzata via nella versione
nostrana.
II. - L'ALLINEAMENTO
DELIROIDE NELLE VERSIONI E NEI
RACCONTI E
VALUTAZIONI, MANIPOLATI
SECONDO UN MEDESIMO
CANOVACCIO.
Nella
vicenda orchestrata che
riguarda il magistrato Paolo
Ferraro il taglio
manipolativo del reale e
artificialmente personalistico,
come da canovaccio, emerge evidentissimo
da tutte le condotte, scritti e
provvedimenti dei soggetti
operanti in danno,
nello scenario nostro
( solo questo profilo
trattiamo ora), e
viene trasfuso in:
Una
coordinata pressione negli
ambienti di vita e di lavoro ha
contribuito a cementare al
meglio consentito UN
FRONTE DELIROIDE che
trasmuta la realtà del
dott. Paolo Ferraro (tra le
altre cose esperto di MOBBING e
attività correlate, avendo gestito
processi e indagini, ma
non come il PM Giuseppe
de Falco, appartenente
alla cordata Pesci / Cascini, che
scriverà un libretto didascalico sul
mobbing uscito proprio negli anni in
oggetto e che soffriva in pubblico e
sul piano istituzionale il confronto
col magistrato Paolo Ferraro esperto
di diritto alla salute e sicurezza e
salute del lavoro e, oltrechè di
diritto civile, di diritto
ed informatica anche giuridica: ma
in questo caso compare un diverso
patologico sofferente soggetto,
oggetto di ben due
recentissimi articoli e video
audio),
UN FRONTE
DELIROIDE contro
un magistrato da eliminare per
quello che andava analizzando, per
la sua storia indipendente che nasce
intorno anche alle ormai note
riunioni su Falcone del 1992,
attenzionato da sempre e accerchiato
da sempre nella stessa famiglia con
cui aveva eliminato rapporti per
ovvi motivi (famiglia intranea a
servizi, ministero
dell'Interno e ricca avvocatura
parvenù mediante scalata alla
massoneria cattolica deviata e
circuiti affaristici connessi
ai mondi assicurativo e della
salute, oltrechè del recupero
crediti). E Paolo Ferraro non ne
sapeva nulla o quasi in
concreto, ma se ne teneva
lontano mille miglia.
Una coordinata negazione
del REALE attuata volta per
volta allineando tasselli atipici
e non coerenti, con vari metodi di
pressione, condizionamento ed
altri ben più spicci.
Ma tra
ciambelle senza buco (si ricordi ad
esempio anche l'articolo e
ricostruzione oggettivata non
superabile "sessanta
secondi svelano attentamente
valutati più di mille
documenti" oltrechè
la trasmissione radio
da ultimo portata ancora "alla
ribalta" nell'ambito della quale
emergono appartenenze,
condivisioni e coompartceipazioni
altrimenti impensabili)
e molto altro, le cose
non sono andate come volevano
sin dal'inizio.
III.
- SOTTRATTISI ED ESTRANEI
ALLA PANTOMIMA
Alla PANTOMIMA
collettiva si erano sottratti Pietro
Saviotti poi deceduto per
infarto da cuse da accertare, a sei
mesi di distanza il sette gennaio
del 2012, Alberto Caperna che
addirittura
ammetterà l'ordito altrui, mi
chiederà con profonda stima di
perdonare e rientrare, verrà a
sapere di spezzoni di attività
costruite a mio danno e morirà di
infarto per cause da accertare il 13
ottobre 2012, un maresciallo
di altamente professionale
dell'arma
dei carabinieri che
vaglierà
audio e contesti pregandomi di
sottrarmi al quadro pericoloso sul
piano personale e, "tremebondi", alcuni
magistrati che conoscono
esattamente chi sia Paolo Ferraro
e chi sia la
cordata dei "Willy cojotes"
e quanto essa sia viscida e
pericolosa (breve video che tutti
i magistrati e magistrati romani
dovrebbero ascoltare ancora).
Nel 2012
persino il senatore che presenterà
l'unica interrogazione parlamentare
sui fatti (mettendo peraltro insieme
due persone e vicende di prospettiva
e prospetticamente completamente
diverse), mi farà un elenco di nomi
di magistrati che brigavano
diffamando direttamente e facendo
arrivare notizie diffamatorie
omologhe a lui (conserviamo il tutto
e ci chiedemmo come potessero sapere
di contatti da me realizzati ...).
All'epoca rimasi interdetto e
stupito.
Come poteva partecipare a questa attività chi mi conosceva dal 1976, GIUSEPPE CORASANITI, o ben sapeva chi fossi, PAOLO IELO, o chi appena confluito a Roma dalla Procura di Palermo mi aveva salutato con profonda stima e calore, D'Amelio, o ancora chi dichiarandosi ben consapevole di chi fossi (altro PM proveniente dal fronte siciliano negli anni duemila, che non mi risulta direttamente coinvolto nella gestione criminale dell'agguato a Paolo Ferraro) e via discorrendo ?! A quel tempo la mia analisi non era stata ancora completata. Ovviamente
il personale nella segreteria del
dott. Paolo Ferraro, a
stretto contatto quotidiano con
lui, non poteva che essere
dannoso alla pantomima e
lo è stato, testimoniando per
scritto la reale e
concreta esperienza sul lavoro a
contatto con Paolo Ferraro sino al
18 giugno 2011: non
per "amicizia", e i
quattro (più
due appena allontanatisi per ragioni
di carriera nel 2010) non
potevano essere coerciti in forme
esplicite e dirette per non
"allargare troppo". Ma
rimarranno traumatizzati dalla
immediata distruzione dell'ufficio,
asportazione dei fascicoli e di
tutto il materiale e smantellamento
delle stanze (articolo "Chartago
delenda est"). Lo stesso personale
accerterà direttamente una evidente
attività di infiltrazione
eterogestita (relazione
15 marzo 2011).
A maggior ragione tutto
questo si concretizzerà per
la compagna
convivente sin dall'ottobre 2010
di Paolo Ferraro, dott.ssa
Patrizia Stefania Eugenia Foiani, stimato ed intelligente
funzionario
pubblico. Giorno per giorno
trasecolando la dott.ssa Foiani
vedrà esercitata una
sommatoria di attività in danno o
criminali tali da perderne il conto
( se non tenuto per scritto) e
ovviamente è la TESTIMONE diretta
per la parte eccedente l'orario di
lavoro, di chi sia Paolo Ferraro ed
era dal 2010 oltrechè l'autrice di
una serie di esposti e dichiarazioni
pro veritate e lettere che trasudano
etica e consapevolezza reale
argomentata .
LA
MANIPOLAZIONE CRIMINALE PREVEDE
CHE I TASSELLI NON GESTIBILI
SIANO ELIMINATI LOGICAMENTE E
DAL REALE: di
qui una
ulteriore manipolazione orale
patologica e velenosamente
idiota ed ipocrita: "...il
personale di Paolo Ferraro gli
vuole bene e lo aiuta"
(vergognati Agnello "del
diavolo") e la pretermissione
sistematica di Patrizia. Lei non
esisterà per la Procura, il CSM, gli
psichiatri dell'apparato criminale
deviato, il giudice del
divorzio dalla Canali, per i parenti
deviati ed irretiti e con
probabilità alta anche ricattati che
si ritrovava Paolo Ferraro,
suo malgrado, e verrà tenuta
nel limbo del nulla con
l'eccezione di una notifica nel
2013, dopo aver di suo pugno scritto
decine e decine di pagine
sottoscritte raccontando tutto ed
anche cose di particolare gravità. E
"vive insieme a noi" e mi si passi
l'ennesima ironia.
UNA FALSA
VERITA' CONFERMATA DA TUTTI COLORO
CHE "CONDIVIDONO" CONSAPEVOLI IL
PROTOCOLLO, GESTENDOLO CON
MODALITA' CONSONANTI, SI
ATTEGGIA A REALTA' MA E'
INTRINSECAMENTE DELIROIDE,
in particolare se a questa
non "fingono solo" di credere i
partecipanti ... (ed il mio pensiero
corre all'ondivago squilibrato
comportamento di Simonetta Ferraro
tenuto sino al 2010).
Ma se i presupposti del ragionamento sono alterati e falsi LA FALSA VERITA' FORMALE è comunque strutturalmente una NON REALTA' A PROSPETTAZIONE DELIROIDE . Noi a
differenza di GIRARDI PAOLO
non solo dimostriamo la falsità dei
fondamenti fattuali e la
manipolazione delle cose e fatti a
monte e la loro utilizzazione in uno
schema che si allarga a macchia
d'olio e trasmuta etichette in
continua evoluzione o pur di
attingere il destinatario della
attività distruttiva, con l'obiettivo
unico
di incastrarlo (Paolo Ferraro). Ma
dimostriamo che le asserzioni di
PAOLO GIRARDI, GABRIELE
SANI, STEFANO FERRACUTI,
LUIGI CANCRINI, TONINO
CANTELMI in quanto costruite
su una realtà inesistente o
valutativamente manipolata, appartengono
per dimensione oggettiva
alla categoria del
"DELIROIDE", vieppiù in
quanto non vi è mero errore.
Colpiscono
i metodi intrinsecamente
arroganti e violenti sul piano
intellettuale di chi, nel
mondo di quella certa psichiatria,
illustra etichette ma non
indica concrete condotte vagliabili,
sia pure strumentalmente in
termini di profilo artificiale
costruito. Il verminaio
della psichiatria ... deviata e
sostanzialmente criminale ... "buchi
logici" ?! sì, della
cordata emersa.
IV.
- LO SCHEMA MANIPOLATIVO
NELLA SUA
PATENTE CONSISTENZA.
Preparato e
tentato da tempo era stato
introdotto uno schema ridicolo,
ormai esplosivamente inensato.
IL PROFILO Paolo
Ferraro "caso umano"
(sic!), portato alla follia da
evenienze personali, con
personalità paranoica (pubblicato
il video audio 4
ter sullo strappo dei TEST)
e segnato da rapporti personali e
familiari "intrecciati" : un
armamentario infantile da servizi
deviati, montato sulla
patologia di fratello sorella e
figlio legale ... e,
ben più grave, di coprotagonisti/e
.. inseriti sapientemente .. (ma
quale "sapienza" ?!). UN
trasfert e ribaltamento
patologico, in forma
"istituzionale".....
In questo quadro di
malata manipolazione persino
il fatto
pacifico conclamato di una
grave attività criminale
viene aggirato manipolando, contro una evidenza
incontrovertibile .
( si veda il
dettagliato racconto sub capitolo
due nel MEMORIALE).
Viene
organizzata una trappola con un
appuntamento a casa mia chiesto da
Silvia Canali e gestito mediante tre
telefonate atte ad assicurarsi che
alle 18 e 30 stessi a casa e non al
lavoro (dove era impossibile
gestire il sequestro di persona
nei confronti di un magistrato che
lavorava tranquillo nel suo
ufficio ) , piombano
a casa di Paolo Ferraro con una squadra
allestita (e con tutta
probabilità avevano tentato "con
flop causato da mia cena fuori casa"
una cosa simile il giorno prima,
avendo fretta di impedire al
magistrato di denunciare i fatti che
andava accertando), viene stilato
un certificato
ideologicamente falso al
volo nei
confronti di una persona sana
e tranquilla (ma sbalordita:
che sia il lieve sbalordimento
una patologia ?!) da una
psichiatra mai vista e
fortemente preoccupata da
quello che andava facendo.
Vengono NON sentiti e NON
ascoltati poi i testimoni,
tre infermieri e due
vigili urbani attoniti e
presenti, la "troupe"
piomba senza titolo nè
legittimazione nella casa (violazione
di
domicilio aggravata), al gruppo
viene aperta la porta da
SILVIA CANALI che
stringe con cenno di intesa la
mano della psichiatra poi
allontanandosi, non vi
è un vaglio di legittimità
del giudice tutelare, non vi
è un provvedimento del
Sindaco, non vi
è una pratica istruita, non vi
è a monte un vaglio
psichiatrico di alcun tipo
(che non sia stato in altri
luoghi FALSIFICATO, e poi
debitamente fatto sparire
secondo stile di questi
criminali), non vi
è prima una qualche
certificazione, e se falsa vi
fosse a monte sparisce poi dal
regno del reale, non vi è
una mia
sottrazione a qualunque
altra attività (sempre illegale
nella unica ipotesi
immaginabile) non vi
è un solo sintomo (la
sera dovevo andare a cena con
una amica) non vi è
alcuna necessità terapeutica tantomeno urgente
(essennò perchè Paolo Ferraro
dopo sarebbe stato a
spasso per due giorni non
"prendendo nulla", ma dormendo
"nell'albergo" reparto
psichiatria ospedale
Sant'Andrea?!), non vi è
alcun uso neanche di
aspirine (data la "sana"
salute oltrechè psicologica,
fisica di Paolo Ferraro) Tra
le 18:45 e le 23:30 c.a. Paolo
Ferraro viene costretto
non potendosi ribellare
(questo lo capirebbe anche un
bambino) e portato
all'ospedale Sant'Andrea,
sviata per sopravvenuta
problematica logistica (e per
intervento dall'alto direi) la
meta PROGRAMMATA del San
Filippo Neri.
Una
volta nell'ospedale la
psichiatra criminale briga per
far ascrivere a codice rosso
il ricovero (e ne vengo
avvertito da uno
degli infermieri preoccupato, che
ormai si era reso conto
della gravità di
quello che stava
succedendo).
In
accettazione "coatta" spiego la
gravità della situazione con
argomenti sereni e consistenti, e
nonostante un abbozzo di
manipolazione nella annotazione,
concordo di interrompere la
SITUAZIONE COATTIVA realizzata ,
accettando di entrare con la
certezza che appena fatti i TEST
emergerà la gravità dei fatti in
mio danno. Al momento sono
passate oltre tre ore ... CONTRO
LA MIA VOLONTA' ...
sono sotto controllo della
squadra, nella impossibilità di
allontanarmi ... (immaginate
DA SOLI la scena di Paolo
Ferraro che si allontana e cosa
sarebbe successo). Nei
due giorni successivi faccio i
TEST di rito (che si cercherà
poi di non far figurare
eliminadoli dalla copia degli
atti trasmessi ad autorità
giudiziaria): emerge
che
sono perfettamente sano e addirittura sereno, salvo
la
lieve ansia "da
sequestro di persona",
mentre vado a spasso per due
giorni in attesa che si accorgano
del grave fatto delinquenziale.
EBBENE, pacifica la giurisprudenza a riguardo, il fatto INTEGRA IL REATO di cui agli artt. 110, 81 2° co, 605 CP(o 610 CP secondo altra giurisprudenza) perchè vi è stata una privazione della libertà senza titolo né procedura formale, né provvedimenti di alcun tipo, senza rispetto di nulla, senza diagnosi (perchè una certificazione al volo dinanzi ad una persona calma e serena è una attività criminale in sè), senza che esistesse alcun presupposto sostanziale, in costanza di moventi clamorosi ormai emersi con prove oggettivate . IL TUTTO viene
obnubilato, negato e nascosto e
sono (ero) un magistrato di
Cassazione che si apprestava a
denunciare il coagulo della
Cecchignola e le sue coperture
nella magistratura romana e altre
"partecipazioni". Certo
a Paolo Adinolfi andò peggio.
BENE: MANIPOLAZIONE
E' NASCONDERE TUTTO CIO' E
ARGOMENTARE NEGANDO LA CRIMINALE
SOTTRAZIONE DI LIBERTA'
CONCRETIZZATASI.
E LA GRAVITA' DELLA MANIPOLAZIONE
MEDIANTE OCCULTAMENTI DEI FATTI E'
TALMENTE SMACCATA CHE i
magistrati informati stentano ad
accettare la realtà lapalissiana.
Stentavano. Ora anche
dopo il 2012 gennaio e ottobre
sono annichiliti e
sconvolti...
Per quanto
riguarda le documentazioni
richiamate avete a disposizione
l'articolo in rete "LA VERITA' QUANDO
SI TRATTI DI FATTI IN SOSTANZA
EVERSIVI E CERTAMENTE CRIMINALI
NON PREVEDE RESE NE' ARRETRAMENTI.
LA GENTE CHE E' FUORI DALLE
ISTITUZIONI PRIMA O POI CAPIRA'."
e la banca dati di
riferimento completa
e su pagina
collegata indicata di
seguito comunque lo
stralcio nelle parti
che rinviano sempre con tutti i links
a banca dati in rete dedicata
...... completa,
che
consente di riscontrare direttamente
tutto quanto sinora illustrato, nonche
una ricostruzione
globale redatta "autonomamente"
da terza persona. |