I.
LA VICENDA A MONTE.
Abitavo in quel tempo, Novembre 2008, dentro la cittadella
militare, in una delle poche palazzine civili ivi ubicate, via
dei bersaglieri n. 118 secondo piano int. 6, palazzine abitate
da ufficiali dell’esercito ed altri ufficiali con
vario impiego e famiglie e convivevo da cinque mesi
con la signora (A) Sabrina OMISSIS nata a Roma il
13/8/.... di
cui alla denuncia allegata,.dopo una relazione durata un altro anno. La
donna mi era stata presentata nell'Ottobre 2006 da un collega
magistrato, Roberto Amorosi (A bis ) che per uno
di quei “casi del destino “ lavorava all'epoca proprio presso
l'ufficio legislativo del Ministero degli Esteri, e mi fu “riproposta“
verso la fine del Maggio 2007 come persona carina che era rimasta, come
dire, contenta di avermi occasionalmente conosciuto. nota1
Sabrina che mi si era
presentata
come buona altruista , molto carina, affettuosa e decisa ad
intraprendere una scelta seria, aveva indicato un suo passato di
escort ( ma ) per convegni, vari lavori in
negozi, attività di estetista e ragazza immagine, separata di fatto dal
marito militare, sottoufficiale addetto allo Stato Maggiore della
Difesa . Dotata di una particolare intelligenza veloce e incisiva nei
giudizi e nelle valutazioni, con una esperienza di vita forse più
sofferta e complessa e con qualche problema personale , indicato come
passato, che non cito in questa sede per rispetto della privacy della
stessa. Peculiare stranezza il miscuglio di caratteristiche tra loro
difficilmente compatibili, una cultura da gossip. una attenzione un po’
patologica all’estetica, una curiosa primitiva e bizzarra ideologia
pseudo rivoluzionaria e para-golpista , forse dovuta alla passata ed
ormai definita da lei come conclusa frequentazione di personaggi
appartenenti ad un gruppuscolo di sinistra tanto estrema da confinare
con la parte opposta ( LOTTA COMUNISTA ) , e plausibili
frequentazioni apparentemente passate di lei con
“amici” non meglio indicati, in grado di porre in essere attività che
richiedevano specifiche “ professionalità” , immettere in auto sostanze
illecite, mettere a disposizione sms e tabulati etc
….Già solo questo avrebbe dovuto mettermi in allarme tale da optare
forse per non proseguire il rapporto personale, ma il tutto veniva
indicato come una nebulosa esperienza infinitesimale del passato, e la
vita attuale della donna appariva ordinaria e normale, sebbene io
restassi accorto e vigile, memorizzando . . Di seguito in nota immetto
alcuni brani “letterari “, ad altro separato fine stilati, che
inquadrano romanzescamente la “vicenda umana” ( ovviamente i nomi dei
personaggi non coincidono … ) e che indicano solo alcuni degli elementi
di quadro acquisiti nel tempo (nota 2)
Mettendo insieme
una quantità e qualità di elementi di cui non mi è mai stata chiesta la
natura e rilevanza, e nella compiuta
convinzione per l'appunto di agire a tutela della donna e del figlio
minore, (C) Emanuele OMISSIS, decisi
all'impronta di effettuare registrazioni improvvisate con strumento
rudimentale.. computer portatile lasciato acceso con registratore
multimediale (Raggruppo gli elementi
che riservo di indicare qualora
richiesto e se ritenuto utile ,
in : I) informazioni dirette ed indirette sulla situazione passate
individuale ed “ambientale” ed indicazioni specifiche da parte della
donna su situazione psicologica e psichiatrica passata, che sono però
oggetto di privacy II) frequentazione personale con persona che lavorava
anche per i servizi , persona individuata in
concreto ingegnere informatico (B) Paolo “ NON_SI_CITA “ res.te in
Voghera titolare
di società informatica, cui ho telefonato per tre quarti d’ora nella
prima metà del 2009, che non mi fornì alcun dato utile per ricostruire
i fatti all’epoca ma alla domanda “specifica”"se
appartenesse"
mi rispose “non posso né confermare né
smentire” III) problematiche che la donna aveva
avuto con una parte dei
condomini che le avevano tolto il saluto .. per motivi non meglio
precisati e molti altri particolari sui condomini che completavano un
quadro in via di mera congettura riferibile a sue conoscenze dirette e
ad un passato apparentemente superato IV) il complesso degli
elementi
nuovi e concreti che mi avevano spinto ad agire a TUTELA.
La prima registrazione la
effettuai
il Sabato pomeriggio 8 Novembre 2008 in cui mi recavo a prendere le
bambine a casa della mia ex moglie file ABR 4.waw
del Sabato 8/11/08 dalle 18 e 25 c.a. alle 19 e 10 c.a. (
N. B. l'intero file venne elaborato senza aver riguardo alle
caratteristiche specifiche di ogni passaggio sonoro; pertanto i passi
singoli stralciati sono invece più ascoltabili). La
indico
in quanto scendendo le scale (abitavo al secondo piano) notai che
dinanzi all’interno 3 con porta integralmente spalancata e luci accese
del salone era posizionato un uomo alto intorno al metro e 87 di
corporatura magra , con un loden di colore non meglio precisabile ,
capelli lunghi color marrone , fermo dinanzi alla porta, che non si
girò minimamente mentre gli passavo accanto. Lo stesso uomo ho rivisto
il giorno 13 Dicembre 2008 uscire dalla casa
della OMISSIS insieme ad altro uomo robusto leggermente meno alto ( c.a
1 e 80, che descriverò oltre ed insieme ad altra donna che ivi
descriverò. Il trio uscì insieme anche dal portone della palazzina.. Lo
stesso trio ho individuato il giorno 24 Dicembre 2008 quando recatomi a
ritirare il camper nel condominio parcheggiato ero accompagnato
dall’avv. di cui parlerò oltreché nelle circostanze oltre indicate .
Le registrazioni le feci per
capire
che cosa accadeva in mia assenza e del piccolo Emanuele, che almeno
due volte mi aveva espresso frasi che alludevano a cose
che aveva paura di riferire. In uno dei due casi
usò l’espressione “paura” esplicitamente.precisando
“ di essere preso per pazzo". .
Le ripetei nei giorni, orari e
con i file di cui all’elenco allegato in busta con DVD.
Dall’ascolto delle
registrazioni
emergeva all’inizio, senza aver pulito e adattato i file (registrati
con microfono inidoneo in dotazione a pc portatile, a basso
volume e
con alto rumore di sottofondo), un quadro
non agevolmente intellegibile e spiegabile. Mi sarei consultato anche
con un ufficiale di pg (d) che
avevo conosciuto durante indagini protrattesi per sei mesi con un
numero grande di intercettazioni e attività in molte regioni, e stimavo
profondamente per intelligenza, rigore, esperienza.
Nonostante le registrazioni
non
fossero ancora adeguatamente trattate, sentite però con il programma
adeguato ( NERO WAWE EDITOR ) il parere fu non solo concorde con la mia
iniziale analisi ma il detto upg arrivò più oltre
mostrando un
intuito professionale che gli fa onore. ( formulò anche l’ipotesi di
situazione parafiliaca ( termine esattamente da lui usato e a me ..
addirittura non noto , in una cena in pizzeria nella quale mi invitò,
come non avevo
e non avrei
fatto, a tutelarmi smettendola di approfondire il fatto , e la
situazione, prima facie sospetta e pericolosa ). Non
indico qui il nome dell’ufficiale di pg a Sua tutela, visto
quello che è successo a me, la sua appartenenza e la
natura delicata dei fatti .di contorno.
( una delle cinque
donne di
cui si udivano le voci nella prima registrazione venne definita dal mio
perito fonico come l’avevo io individuata, di idioma e tono non
europeo, vi erano poi almeno altre due o tre voci maschili, meno
agevolmente intellegibili, tranne l’ultima. Dall’ascolto
lungo e
complesso delle residue registrazioni emergeva un quadro di conferma
ulteriore delle ipotesi su entrambi i punti ,
approfondimento che riservai all’esito dell’incarico a suo tempo
conferito da me in parte a fonico di fiducia,( dott. Zonaro ) impegnato
in New York durante le ferie natalizie , anche perché vi erano molte
curiosità inspiegabili apparentemente.. Ed altri elementi ulteriori
di più complessa ipotesi interpretativa (si veda oltre).
Tra i nomi pronunciati nei
vari file e DISTINGUIBILI Katia, Mary, Nunzia, Paola,(
la parola pronunziata era Pà ) Mauro, Fabiè, Ninè, un
Alberto sussurrato
a bassa voce, e almeno altre quattro voci adulte .diverse , più tre o
quattro voci non correlabili secondo attento ascolto a persone adulte,
cioè minori … uno
di loro appellato " polpot" .. ?!?! ).
Durante il periodo
delle registrazioni ero stato estremamente attento ed
accorto ed avevo notato alcuni fatti di per sé non significativi, quali
uno strano atteggiamento motorio della donna al mio rientro a casa , le
volte che ero rientrato dopo poco tempo, un curioso atteggiamento
amicale ed intimo della donna con condomini che neanche salutava quasi
prime, ad es. inquilina dell’int. 3, tale Pina , e con il signore del
terzo piano ( Attilio, si
ascolti stralcio da Clip audio 27.mp3
nella
directoty del DVD dedicata a registrazioni - allora ancora non sapevo
con chi avessi a che fare - audio tra presenti e di
telefonate ricevute e fatte. All'inizio
della telefonata uno straordinario dialogo in sottofondo .. tra
un uomo burbero che pretendeva le chiavi ... della casa e
l'allontanamento del camper dal cortile , un uomo spaurito che dice
"calma ragioniamo " alla fine la indicazione " Attilio .. Attilio si
chiama " ), uno strano atteggiamento di una donna
mora che
proprio durante un giorno di registrazione vidi fermarsi interdetta io
osservandola attentamente mentre era oltre la metà scala tra il terzo
ed il secondo piano (ero appena uscito di casa, un
incontro
con lei all’esterno , mentre portava la spesa prelevata dal cofano
posteriore dell’auto, Panda verde, con il
signore del terzo piano che fumava spesso il sigaro sul balcone o
all’aperto. La donna era mora alta c.a. un metro e 67 , di
corporatura non esile, con un viso segnato un po’ dall’età tra i 42 ed
i 45 anni , Sapevo dai racconti fattimi in precedenza ed in epoca non
sospetta dalla OMISSIS , che era la donna dell’uomo del piano di sopra,
che si chiamava Katia,, e che lei in epoca non
sospetta la definì con un linguaggio sbrigativo a lei talvolta consono
“ una puttana“, senz’altro spiegare, e
del pari sapevo che il signore del piano di sopra si recava spesso in
missione internazionale. .Sempre
in quei giorni notai un sorriso inspiegabile quasi complice a mè
rivolto dalla signora somala dell’interno 2
, separata, con figlia piccola,, anche lei definita nello stesso modo
spiccio (e apparentemente moralistico )
dalla OMISSIS , che aveva precisato altresì che era una drogata, e che
aveva problemi con il marito, ufficiale dell’esercito da cui si era
separata, tali da richiedere interventi di pattuglia di CC della locale
stazione ( Cecchignola ). Inoltre avevo notato lo steso uomo che
sembrava pressare e seguire la OMISSIS i primi dell’Ottobre 2008, in
quei giorni di Novembre dietro la finestra di camera dell’appartamento
al terzo piano, con una apparente uniforme color blu scuro
elegante,
che non saprei attribuire a quale corpo ( e forse poteva non essere una
uniforme, la distanza era di c.a. dieci metri e guardavo dall’interno
della mia auto ). L’uomo sembrava , intento ad osservare fuori parlando
al cellulare ed altresì nell’ultima occasione , lo avevo notato
infilarsi di corsa accorto a non farsi notare , ,
uscendo dall’ascensore, al primo piano int 3, mentre io e la OMISSIS
scendevamo a piedi le scale. Anche in quel caso la OMISSIS notò che mi
ero girato e guardavo con insistenza il tipo,e il mio sguardo intenso
ed attento si incrociò col suo. La OMISSIS disse “ che guardi ?!” con
aria imbarazzata . L’uomo che descriverò accuratamente in sede di
sommarie informazioni ,( punto IV suindicato ) mi aveva colpito a suo
tempo per lo sguardo determinato e acuto ( occhi quasi neri) e per il
piglio nevrotico e rapido. Proprio quella volta di giovedì 20 Novembre
2008 avevo deciso di dire alla donna quel che avevo sentito nei primi
audio valutati più approfonditamente .( lunedì ultimo di registrazione
e primo sabato pomeriggio ) .
Avvisai anche la donna del
quadro che emergeva anche con un sms che dimostra come fossi
mosso solo dal bisogno di protezione .
( ALL 3). Depositata la denuncia, feci due precisazioni a Massimo (
E)mar.llo capo Massimo Campi, ufficiale
di pg con cui avevo rapporti di amicizia e stima, non avendo all'epoca
ancora attribuito un qualche utile significato a quello stemmino di un
“ordine militare” mostratomi due anni prima con orgoglio ( orgoglio da
me letteralmente percepito come “buffo “, somma ingenuità mia ) ,
Avevo a voce detto
per quanto riguarda il primo aspetto e per iscritto per quanto riguarda
il secondo aspetto, che l’ascolto delle registrazioni doveva essere
effettuato elevando di almeno 27 Db il
livello sonoro , mediante programma apposito (indicato )
. Precisai anche più volte a voce che fondamentale era l’ascolto
diretto, la contestualizzazione delle frasi cui
solo io potevo evidentemente contribuire e,
che molte persone comparivano nelle
registrazioni, indicandone SOLO alcuni nomi che si udivano,
infine che ero in grado di fornire ipotesi di riferimento a persone (
chiamati eufemisticamente “sospetti” nella denuncia e la
valutazione per così dire doveva essere effettuata interpretando anche
le anomalie di atteggiamento /vocali della donna (
audio di cui al punto 28 dei
brogliacci su DVD, indicato
solo a titolo di esempio, richiamando ora la
vasta letteratura sui profili inerenti il trattamento/condizionamento
adottato e la dissociazione mentale gestita in certi settori e segmenti
di attività "anche"criminale : vedi oltre )
Nel
frattempo con dolcezza e senza in alcun modo allarmare il
minore che era in casa ,
in occasione di un’uscita in macchina per fare la spesa, il giovedì 20
Novembre 2008 suddetto rammento che avevo illustrato la situazione alla
donna, che alla contestazione di frasi precise , quelle dell’ultimo
lunedì fece un racconto della parte
delle cose di cui era consapevole parzialmente reticente. Anche questo
racconto non mi fù mai richiesto dagli organi competenti e mi riservo
di riferirlo a richiesta della a.g. . Poi feci
sentire quanto
sopra indicato mediante il PC fisso di casa, dove era rimasta la sola
ultima registrazione, direttamente alla donna, che trasalendo confermò
il racconto sottolineando che non era completamente consapevole di aver
pronunciato le stessa frasi, a lei foneticamente riferibili senza
possibilità di errore , e che non riusciva a riconoscere ed attribuire
a persone le frasi altrui, forse mentiva ma ancora oggi non sono
affatto in grado di affermarlo, sembrava stordita e in parte stupita da
quello che sentiva. . Ed era solo la registrazione
dell’ultimo lunedì ( 17 Novembre 2008 ).
Lo stesso avrebbe scritto
molto più tardi con una lunga mail IMPORTANTE epperò significativamente
contraddittoria, riferendosi all’intero brogliaccio
ed alla estrazione di singoli spezzoni operata .( mail all
4 ) . L’indomani
aveva deciso di negare tutto affermando che non era in grado di
riconoscere la sua voce ma soprattutto quella degli altri, ( aveva
detto che aveva paura di loro, non so se ad colorandum, ma
certamente alluse con vistosa preoccupazione , a “quello che le
sarebbe comunque potuto
succedere”). . Andai a lavoro ( era il giorno dopo il
turno arrestati)
dopo averle detto che lei doveva pensare a sé ed al figlio e le
dichiarai che in quel contesto non sarei tornato a casa .Allusi alla
circostanza che avevo registrato anche quanto da lei
raccontatomi, maindico tale
elemento perché la stessa era convinta di ciò e sarebbe
naturalmente portata a riferire l’esatto racconto , se richiesta ,
Non so se le fu richiesto né se lo fece, , nessuno a mè ha chiesto cosa
raccontò.. Posso solo supporre come
immaginò di sottrarsi al racconto o ne rinnegò la veridicità, e quali
pressioni, condizionamenti e altro abbia subito (Peraltro
la
registrazione di una telefonata fattale poco tempo dopo, verso il 5 di
Dicembre , lascia ascoltare un uomo in sottofondo che con voce violenta
ed arrogante pretendeva dal di lei marito separato le chiavi di casa …
e che venisse portato via il mio camper .. “ Attilio .. Attilio ..
quello là, qui sopra .. “ si lasciò scappare la donna. Verso la fine
della telefonata . .
Feci anche una telefonata al
volo al marito separato (F) OMISSIS MARITO
Antonio ,,
21 Novembre 2008 ore 13 c.a. ma non sono sicuro dell’ora, chiedendogli
a bruciapelo se sapeva come era vissuta negli anni della separazione
2006 e 2007 e se era a conoscenza di fatti del 2002-2005, preso di
sprovvista disse solo “ io sapevo di quello che era successo quando
aveva tra 20 e 24 anni “ poi si fermò .. rifiutandosi di parlare e
disse “ ne parlerò solo con Sabrina“. Chiudendo la comunicazione dopo
soli tre minuti più o meno .
Non è vero che
in precedenza ero in una fase di stress lavorativo e non
è vero che si interruppe il rapporto personale con
la donna, ero determinato ad aiutarla unitamente al figlio , e
avrei mantenuto rapporti ispirati a tale finalità, pertanto non è
vero anche che ebbi una reazione derivata
dalla “fine” del rapporto (
si veda oltre quanto inerente alle deduzioni che dovetti firmare
durante la prima procedura per dispensa dal servizio)
Passai il venerdì pomeriggio e
sera a studiare i file , chiamai il padre della donna, (G)
OMISSIS Alfonso e gli feci ascoltare le sole frasi
suindicate , lui ascoltò soprattutto i dialoghi con Katia dell’ultimo
lunedì , rimase stupito , e poiché QUELLE FRASI le
percepì ESATTAMENTE si
allontanò commentando che, nonostante l’evidenza , ne avrebbe parlato
con la figlia .. Disse che io non ero il marito e non avrei dovuto
scoprire quelle cose. Convenni per cortesia, ( la distinzione è
irrilevante sul piano giuridico e morale oltrechè capziosa, atteso il
contesto ) spiegando che lo avevo fatto perchè intuivo fondatamente una
grave situazione anomale ed anche per tutelare Emanuele. Arguisco dal
testo della archiviazione dell’originario procedimento senza alcuna
possibilità di affermarlo con piena certezza, che sulla
circostanza non abbia riferito o abbia riferito in modo diverso, ma
non ho letto le sue dichiarazioni . . .
Nel frattempo attivai un
avvocato " di fiducia della Procura
" (H) AVV Petrucci Luca e
chiesi a lui di trovarmi uno psichiatra ed una psicologa
per la donna .
. Allo psichiatra intendevo anche affidare il compito di interpretare
il contesto e di come dovessero spiegarsi le sequenze di cui ai punti
suindicati ed altri e alla psicologa una attività di sostegno per la
donna , che mi aveva dichiarato di aver subito
pressioni a suo tempo e nuove minacce ( aveva parlato dell’auto e del
bambino ma io avevo intuito che in qualche modo era ricattabile ).
. ... Questo avvocato era anche per un caso della storia un compagno di
impegni giovanili , negli anni dela politica studentesca ....36 anni
prima .. tanti .. troppi .. troppo era avvenuto nel mondo della
"sinistra" perchè vi fossero ideali e valori comuni ancora .
Decisi, ripeto, di
allontanarmi
dalla casa ma di rimanere in contatto con la donna per aiutarla e
sostenerla invitando anche la famiglia con apposita telefonata alla
madre ( I) Luciana, a non lasciarla sola. Fui
io a chiedere alla OMISSIS di cambiare le chiavi di casa prima
di andarmene ( a me risultava dall’ascolto dell’audio
potenziato nel volume e ripulito artigianalmente che svariate
persone “usufruivano” liberamente della casa sempre entrando con
la chiave e che spesso la donna
era in stato di relativa o vistosa passività ed assoggettamento seduta
in salone dinanzi al portatile o accanto, postazione del pc fisso,
..mentre le persone entrate si comportavano i in modo vistosamente
anomalo, spesso all’inizio parlando sottovoce, non salutando,e solo
piano piano entrando in comunicazione con la donna infine parlando
anche a voce normale in altri casi , il primo lunedì 10/11/2008 però
la OMISSIS
preoccupata obiettava all’ingresso immediato a distanza di soli
23 secondi dalla mia uscita , di altra donna com le solite modalità...
obiettava impaurita nò .. , quindi cosciente , in questa occasione, ed
emetteva un gemito preoccupato e di paura mentre la donna entrata
chiudeva a chiave la porta ). .. I
primi
quattro giorni ricevetti almeno tre telefonata dalla stessa , dove
singhiozzando chiedeva in un caso cosa doveva fare dicendo di avere
paura per sé e per il bambino, anzi indicando di aver
paura che glielo togliessero, cosa che per mè era poco
comprensibile al momento ( la frase sembrava riferita
ad un intervento di soggetti istituzionali ) . Una di queste telefonate
più generica fatta di pianto e parole smozzicate fu sentita da magistrato
dell’ufficio (J) dott. Stefano Pesci che
chiamai appositamente, ed ingenuamente , e che sentì
in viva voce la telefonata . Qui devo inserire
il primo duplice elemento di autocritica sul piano psicologico. La
denuncia che depositai fu
fatta in un impulso anche di generosità e per assicurare una tutela ed
un vaglio il più possibile rapido della situazione, senza tener conto
dei possibili riflessi che poteva comportare la mia posizione di
denunciante nell’ambito del mio stesso ufficio e anche senza tener
conto della possibilità delle possibilità , che sarebbe emersa poi
. La prudenza era passata in secondo ordine preceduta
dalla generosità , lo slancio, il senso del dovere morale ( di fatto mi
autodenunciai di un illecito, la registrazione, , ma gli elementi che
avevo in mano e le dichiarazioni della donna aprivano un squarcio su un
contesto valutabile come grave ed anomalo e vi era a monte un supposto
stato di necessità, poi verificato in parte a valle ). E certo non
immaginavo quello che si muoveva di occulto e nascosto accanto sopra e
sotto al mio ufficio, frequentato da quasi tutti i colleghi , certo non
eroi , ma perlopiù bravi carini pieni di stima, apparentemente
sincera.
Per il mio sistema di
valori contava solo la tutela di altre persone e la mia
stessa presa di responsabilità:: ciò faceva parte in buona
sostanza dei miei valori (VEDI
COMUNQUE ALL .5 archiviazione
del procedimento disciplinare, che è stata redatto con una sensibilità
ed intuizione occultata tra le righe , che mi stupì: : ho una grande
stima del magistrato che non identifico né credo di aver mai
conosciuto, e che senza nulla conoscere dei fatti sottostanti , ebbe a
redigere il detto provvedimento in modo acuto e sensibile, quasi
intravedesse la complessità reale della situazione.) . A riguardo
intendo anche precisare che il quadro valutativo che mi si presentava,
fondato su conoscenze di dati e fatti personali e su osservazioni
varie, non sarebbe però stato sufficiente di per sé a richiedere
ed ottenere una UTILE attività formale di intercettazione ,
perchè non ero prima a conoscenza di fatti di reato precisamente
ipotizzabili, ma avevo sospetti non peregrini,
di una situazione totalmente anomala,
Inoltre ormai sapevano e sapeva . Le intercettazioni sono atti a
sorpresa ! !!!
Tanto anomala da non
coinvolgere il rapporto di coppia sul piano
affettivo, intimo e di scambio!!!?
(vedi letteratura
scientifica sui meccanismi dissociativi attivati
in certi gruppi e fenomeni criminali, citata oltre ALL 5 bis ).
Persino questo misi in risalto per sensibilizzare l’inquirente.
Il primo impatto con il
Procuratore ( K ) dott Ferrara Giovanni e con
il collega succitato , coinvolto di fatto anche Procuratore
Aggiunto (L) dott. Nello Rossi fù
chiaro : all’inizio, preso atto del luogo ove si sarebbero svolti i
fatti, sembravano a me dubitare
della mia interpretazione e la allusione diretta a pratiche ipnotiche
poteva, pensavo io nella mia somma ingenuità
, rendere ai loro occhi meno credibile di per sé la
mia fin troppo sintetica denuncia. . A me d’altro canto sembrava che
l’id quod plerumque accidit ( " ciò che accade di solito " ) prevalesse
nella loro iniziale valutazione, in aggiunta al giudizio preconcetto
sulla mia imprudenza nel depositare la denuncia, ( e
pensare che per me era solo un atto di coraggio dovuto) ed
ancora alla scarsa comprensione della mia sensibilità. : C’era e NON
POTEVA NON ESSERCI una risposta emotiva ad
un fatto così delicato, prima facie, ma in realtà poi rivelatosi
suscettibile di ipotesi più grave , e tutto ciò sembrava dominare le
loro valutazioni: non era il fatto a creare una risposta
emotiva proporzionata ma la emotività a creare
il fatto con una possibile, apparente o
deviante inversione a priori della chiave
interpretativa . Le preoccupazioni ovviamente apparivano inizialmente
ancorate anche alla necessità di tutelare l’ufficio,
ma non conosco né comprendevo l’ampliezza e contenuto della “tutela” .
, Ebbi rispetto formale di quella che mi appariva come una svista, dal
punto di vista mia incomprensibile,:
mi conoscevano da troppi anni, e rimasi ad attendere di poter spiegare
analiticamente ciò che si poteva sentire e darne le molteplici chiavi
di lettura possibili .dinanzi alla autorità competente . Poi avrei
scoperto che seguvano un protocollo preciso ed un brogliaccio ben
noto.
Debbo viceversa sottolineare
che la
scelta di non allargare il racconto, di riferire lo stretto necessario
al fine di un avvio delle indagini, e , a mia cautela, la scelta di non
riferire subito moltissimi piccoli o più importanti fatti, dati
acquisiti e indicazioni su persone , mi salvò per così dire, e
questo solo testimonia la mia lucidità :
una cosa era la risposta emotiva e affettiva una cosa era la mia
intelligenza ed il mio rigore. In realtà il primo aspetto poteva “sembrare
idoneo”
a mettere in discussione il secondo aspetto . Lascio solo immaginare
cosa sarebbe altrimenti accaduto in un contesto che avrebbe poi “negato”
in radice la sussistenza di un QUALSIASI fatto.
La improvvisa scoperta di una
imprevedibile realtà sotterranea , inspiegabile nella
sua totalità , comportava quindi una logica reazione : chiesi
ripetutamente di procedere al diretto tecnicamente adeguato e
completo ascolto delle
registrazioni, Sottolineai quanto fosse importante agire rapidamente a
tutela anche del minore,, parlai di pericolo ( di reiterazione del
reato argomentando sulla situazione comportamentale e sulle
alterazioni incomprensibili del comportamento della donna che
erano già ipotizzabili ad un primo vaglio ) e
nel frattempo approfondivo il lungo difficile e
complesso ascolto delle registrazioni.
traendone ipotesi, qualche deduzione concreta plausibile e dubbi su una
realtà più complessa . ( indico a
mero titolo di esempio l’ascolto dell’audio corrispondente alle
frasi di cui ai punti 11, 12, 21, 22 e 26 del brogliaccio su
DVD).cercando
separatamente di acquisire altri elementi di valutazione esterni.. Mi
recai dal Procuratore cinque volte in un mese ,
ma sempre pregandolo di non farsi trarre in inganno
dalla apparenza meno verosimile della storia , e
comportandomi sempre in modo rispettoso.
Qui devo inserire il
secondo elemento di autocritica psicologica. Investigare come
privato, senza ovviamente alcun utilizzo di alcun potere e
solo ricercando persone in grado di illuminare la vicenda mi poneva
nella condizione di “privato” che cercava prove autonomamente ( e
questo poteva indurre alla suggestione che
io confondessi e sovrapponessi in modo confuso due distinti aspetti
della mia personalità, ovvero dare spazio strumentale all’utilizzo
di tale prospettiva di giudizio.) La realtà era molto più semplice e
chiara . Ero un privato “particolare “ spinto dalla necessità di
intervenire ed aiutare, in un contesto che intuivo , anzi mi era stato
dichiarato poi in modo inequivoco e chiaro , era contrario, per ragioni
a mè non note, ad ogni approfondimento ulteriore anche solo mio. . Dopo
pochi giorni mi fù detto “ ma a titolo di battuta che “ la donna era
ben organizzata “ che “ le cose stavano in modo un po’ diverso da come
ritenevo” , infine “ che dovevo togliermi di mezzo da quella storia
“.ed altresì che dovevo smettere di “investigare “. Più tardi quando
evidenziai a voce i fatti più gravi ipotizzabili con
l’ascolto, mi fù suggestivamente replicato “ ma tu vuoi male a quella
donna .. “ . Fui accompagnato alla porta subendo il segnale evidente :
comunque non potevo ottenere come cittadino l’approfondimento
di ciò che pure emergeva come ipotesi non peregrina. . Capivo che
la opinione sull’approfondimento delle
vicende era ormai già formata, , ma andai avanti
nel cercare di acquisire elementi e analizzare i dati a mia
disposizione .
Nel frattempo si era creato alle
mie spalle un contesto che dire
allarmato ( nel senso etimologico di posto in allarme )
sarebbe poco : io avevo solo avvisato la mia ex moglie (M)
Canali Silvia con la quale avevo dissapori gravissimi, ,
( per sue condotte che non intendo allo stato indicare ma note
al Procuratore cui SI RAMMENTI in segreto
avevo illustrato vicenda e fatto vedere relazione consigliato
"paternamente" di optare per la separazione consensuale ). - Lei era
venuta in ufficio, di soppiatto, e la trovai “appostata “ dietro la
porta chiusa della mia stanza , e le avevo detto quello che sapevo, ma
già aveva parlato con qualcuno,. Poi avevo avvisato mia
sorella (N) Ferraro Simonetta , ed
ancor prima il collega che mi affiancava per “amicizia e interesse” ,
ma sostanzialmente si era creato un circuito che chiamerò
eufemisticamente disinformativo, circa i fatti personali che mi
riguardavano . In questo contesto attivissima Canali Silvia, le cui
coolleganze neanche subdoravo . Mia sorella apparentemente divenuta
convinta “che io fossi andato “fuori di testa “, non sapevo da chi e
mediante quali contatti, si presentò al mio ufficio verso i primi del
Dicembre 2008 accompagnata dal marito,( O ) Gianni Nicolosi previa
telefonata , , chiese di ascoltare e leggere, e con aria fortemente
scossa e alterata ( intuii subito che era convinta/stata
convinta di cose negative a mio riguardo
) ascoltò solo tre spezzoncini
in pessime condizioni di ascolto (
computer privo di adeguata scheda audio e di casse esterne , files non
puliti peraltro ) , ed esclamò “tu stai male ,non si sente niente” ( io
imprecai tra mè e mè contro la mia ex moglie) cercai di calmare mia
sorella, , la invitai con il marito in pizzeria , le feci
telefonare dall’ufficiale di pg che a
titolo di amicizia aveva ascoltato ed interpretato, e che a sua volta
le indicò la effettiva esistenza di dati audio e fatti
ipotizzabili e meritevoli di approfondimento. Tutto
era inutile . Evidentemente mia sorella aveva
avuto informazioni alterate ed ingigantite.. Temo
che questa insistente informazione” si
sia protratta con costanza mentre io tra l’altro avevo anche
ammortizzato la prima risposta SOLO AFFETTIVA ED EMOTIVA, e mi occupavo
già solo di capire meglio, ormai intuendo che dovevo difendere la mia
intelligenza, ed identità. Solo ad colorandum riferisco che un anno e
mezzo dopo mia sorella mi disse provocatoriamente che mi tremavano le
mani allora: : una sciocchezza
insensatamente ingigantita e deformata, lei ed il marito
erano seduti davanti al computer , io per storto azionavo
il mouse ostacolato dalla presenza dei due e chiesi all’uno di
spostarsi perché da quella posizione non riuscivo neanche a muovere il
mouse , per mia sorella “ mi tremavano le mani“. …
RIBADISCO che all’epoca .. IO LAVORAVO
NORMALMENTE, meglio, al mio livello di normalità
giudicabile da tutta la mia storia professionale, dormivo
senza alcun problema,, avevo le mie
normali frequentazioni, ufficio ed amici, ed ero solo
emotivamente coinvolto dalla delicatezza della situazione .. che
coinvolgeva un minore anche, spero solo di riflesso psicologico
sulla base delle sue intuizioni . . . Ma non
davo in nessuna escandescenza, mi
comportavo normalmente nell’ufficio, una solo volta visibilmente
allarmato chiamai il collega che “ mi affiancava sul piano umano “
nella vicenda, per la telefonata in corso della donna, disperata e
singhiozzante ( non per il rapporto con me !!!! ) . Ovviamente io non
sapevo e non ho chiesto a quale Pm fosse affidato il procedimento. E
non dubitavo dell’”umano interessamento” del
collega .Ricordo però di averlo visto a coloquio con una eminenza
grigia , uno psichiatra tra quelli “ di fiducia della Procura ,, ed era
lo stesso che inopinatamente mi aveva chiesto verso la fine del
2005, tramite Pietro Saviotti, allora PM e poi
Aggiunto presso la Procura, una relazione-conferenza sul tema diritto
alla privacy e dati sanitari sensibili nel settore medico psichiatrico
in particolare.
La psicologa indicatami
dall'AV Petrucci ( P) dott.ssa
Viggiano Daniela, prima
partecipò ad una convocazione accettata dalla donna presso l’AVV.
Petrucci, medesimo cogliendo, nella saletta di attesa, espressioni e
scambio di frasi tra la donna ed il marito che l’aveva accompagnata che
in parte l’avevano illuminata ( vedi capitolato domande )
. . Poi , umilmente venne il 10/12/2008 ( vedi sms del
9/12/08 ALL TER ) ad ascoltare per oltre due ore e mezza le
registrazioni ,dalle
ore 14 e 05 , essendo arrivata in ritardo, alle ore 16 e 35 ascoltò e
durante l’ascolto allora più delicato ( file non puliti e trattati come
volume ) , confermò con dubbio insuperato su un solo
ascolto le annotazioni dattiloscritte che ebbi
a redigere e corressi insieme a lei e comunque su sua
richiesta e su suo riscontro Ricordò
che nonostante udissimo i file originari , in pessime condizioni
tecnologiche , trasecolò per alcune voci e presenze in
particolare e nel contesto, commentando “ la
cosa è grave .. è chiaro che se ne è
consapevole la donna non parlerà mai “
e mi spiegò le radici psicologiche dell’impossibilità di comunicare ed
ammettere nonché la ipotizzabile preesistenza di esperienze proprie
traumatiche eminentemente in fase prepuberale .della donna ( ascolto
diretto audio delle voci e contesto di
cui ai brogliacci n. 10, 17, 23, 27 e 28 ) . Peraltro non capii perché voleva
perlopiù concentrare l’ascolto alle “attività sessuali “: a quelle,
tranne memorizzare genericamente mugolii e frasi non
equivocabili, non avevo prestato prima alcuna
attenzione analitica, erano elementi di contesto, per così dire, era
altro che
mi appariva necessario di spiegazioni e analisi, e riuscii a
propinargli la prima sequenza suggestiva ed anche una seconda oltre al
resto . . Dovetti passare varie ore ad appuntarmi su fogli a mano
orario progressivo e file e perdemmo due ore e mezzo insieme poi
ascoltando e controllando le annotazioni . . Lei scioccata in una
occasione, io colpito , da ciò che di nuovo in parte sentivo con lei.
Se non sentiva bene ripeteva l’ascolto quattro o cinque volte, su un
caso non percepiva bene la fine della sequenza .. su alcuni pezzi
rimase lievemente incerta , su altri certa, su altri infine
espresse giudizio inequivoco sul contesto . . .
La situazione era
Kafkiana
: da una parte chi aveva ascoltato veramente valutava, ragionava
equilibratamente , concordava, introduceva elementi di valutazione,
dall’altra chi non aveva ascoltato parlava di una mia patologia “grave”
ritengo oggi , col senno di poi.
Curiosamente
il mio “ avvocato di fiducia dell'ufficio” ce assisteva in quanto parte
civile interessata dopo una prima apparente
partecipazione attiva e consenziente rispetto alla valutazione della
rilevanza della questione, avrebbe recitato dalla
seconda metà dl Dicembre 2008 poi sempre lo stesso
schema verbale “ Si sentono delle
cose … bisogna contestualizzare “
, Grazie replicavo, ormai stupito, a questo serve l’analisi compiuta,
singola e sistematica, a questo servono i riscontri, sopralluoghi, le
perquisizioni , le deposizioni. Mi attendevo di essere chiamato per ciò.
Saprò poi solo dopo e
a
distanza di un anno e mezzo che si era creato una sorta di contatto
diretto continuo tra mia sorella, la mia ex moglie che
chiedevano
informazioni o ricevevano informazioni necessariamente
solo da una persona appartenente al luogo in cui vivevo otto ore al
giorno (
lavoro ) e che la prima intendeva “ monitorare “ il mio “stato
patologico” inesistente con una invasione della privacy mia
inaccettabile e attribuendomi una situazione mentale infondata,sin dal
Dicembre 2008 certamente non sentendo chi mi
stava accanto e collaborava comunque per otto e più ore al giorno né
nessuna altra persona diversa da quella unica che
contattava. Infatti
non mi risulta che nessuno fosse in rapporti con mia sorella e tutto
era normale nei rapporti di ufficio e personali con amici, amiche e
conoscenti . che mi frequentavano quotidianamente. Per
certo aveva un solo contatto privilegiato in
Procura. Sempre con lo stesso avrei saputo più tardi si era relazionata
la mia ex moglie. Testimoni del mio stato
personale reale invece tutti
i colleghi, ( non solo quell’uno ) amici e
amiche. Ma loro non contavano anche se mi
frequentavano per tutto il giorno, nessuno
chiedeva loro, nessuno verificava, c’era un circuito a parte, fatto di
pochissime persone, “familiari”! che non mi
vedevano, non mi telefonavano, non frequentavo ….
( salva la madre delle mie bambine , quando le portavo ed andavo a
prendere a scuola il mercoledì ), Stefano Pesci e sopra di lui ,
qualcun altro , silenzioso.
Decisi di interrompere
quel circuito che potevo intuire solo limitato ad un pettegolezzo
familiare sovraeccitatamente
preoccupato od interessato a
mettermi in cattiva luce, micro circuito , dal
punto di vista mia “malato”
od “inquinante “ ( lascio immaginare le dichiarazioni di vendetta
risalenti al 2006-2007 di una moglie in separazione possibile per sua
colpa, poi da me convertita in consensuale ) e non intrattenni rapporti
telefonici con mia sorella, ( sul cui stato e sui precedenti personali
non intendo entrare per rispetto della sua privacy ) sorella che mi
cercò una volta perché secondo lei nel febbraio 2009 dovevo andare da
una psichiatra ( !!! ?? ) , non avevo poi rapporti telefonici né
alcuna frequentazione con mio fratello ( Q)
Marco Ferraro per dissapori familiari SUOI di
antica data che in una occasione mi aveva raccontato come oggetto di
lunga terapia presso uno psichiatra o psicologo ( SUA TERAPIA ) .. oggi
credo solo di intuire chi fosse ma ho solo riscontri dei familiari
rapporti nel 2010, per ora. Trovai e cercai nel Dicembre rapidamente
una casa in locazione e proseguii la mia vita di lavoro e sociale. Ma
decisi di allentare i contatti con questa strana
famiglia passando
il Natale, ad evitare screzi ed altro, con una affettuosa famiglia di
anziani abitanti al primo piano della villettina dove abitavo. Nel
frattempo curavo anche gli
approfondimenti necessari a capire la situazione: Dopo qualche giorno
dalla denuncia tutto appariva APPARENTEMENTE fermo ed immobile, nel
frattempo l’atteggiamento della donna, che era tornata a casa sua dopo
essere tata ospitata a casa dei genitori SU MIO INVITO (
telefonai appositamente alla madre ) , era radicalmente cambiato. .
Faccio espressamente
presente che
la mia decisione di registrare telefonate e altro fù presa alla luce
della incomprensibile situazione che mi circondava: troppo non
quadrava in
questa curiosa ridda di equivoci, disinformazione etc. … Con tono più
sostenutamente sicuro che duro, al telefono la OMISSIS disse che nelle
registrazioni si sentiva solo una donna che “scola i broccoli e che
canticchiava felice”. ( sms vari e Clip audio 27.wav nella
directory del DVD dedicata a registrazioni audio tra presenti e di
telefonate ricevute e fatte ) . Non so chi le avesse dato questa
notizia e perché. Ma ricordo una telefonata del terzo
o quarto giorno, credo, dal deposito della denuncia con Massimo
dell’arma dei CC che mi diceva che avevano ascoltato “ con le
cuffiette” e non si sentiva niente (?!?! ). Replicai come
è dato immaginare , dato
che avevo precisato condizioni tecniche presupposti tecnologici
dell’ascolto .. forse alzai un po’ la voce .. ma non tanto . . Nella medesima
telefonata che feci alla donna,mercoledì tre dicembre (Clip audio
27.mp3) appena risposto si sentiva sullo sfondo la voce
stentorea ed arrogante di un uomo .che pretendeva “le chiavi ..
voglio le chiavi “
e alludeva poi al mio camper parcheggiato nel cortile condominiale. Le
chiavi della casa erano state sostituite. L’ex marito tornato
provvisoriamente a casa con tono palesemente intimidito opponeva un
“ calma .. ragioniamo “.. Di certo
l’atteggiamento dell’uomo non era quello di un solerte e rispettoso
amministratore di condominio. Né la scusa inventata al volo dalla
donna imbarazzata e lievemente
impaurita, che tentava di sovrapporre la sua voce per confondere la
situazione, “ è il capo scala “
era credibile: conoscevo il nuovo caposcala, un signore per bene di
bassa statura dalla voce educata e che mi era apparsa , una volta
quando mi fù presentato dinanzi all’ascensore, completamente diversa .
per atteggiamento, modalità di comportamento, impronta
vocale .
Continuavo a stare da lontano
vicino alla donna nonostante tutto e lei mi scriveva sms e poi mail
in
cui diceva anche di amarmi .. Nel frattempo a pochi giorni di distanza
dal deposito della mia denuncia Massimo , amico carabiniere, mi
comunicò che gli avevano vietato di parlarmi ed
interrompemmo ogni rapporto telefonico. Non avrebbe saputo più nulla di
tutto ciò che di nuovo accadeva .. già dal Dicembre 2008.
Nei primi dieci giorni di
dicembre
feci verso le 10 e 30 una telefonata a lei da casa dei miei, di
risposta ad un suo sms: mi rispose con la stessa tonalità di
voce di cui al file corrispondente al punto 7 del
brogliaccio dicendomi con voce insensatamente flautata e in
contrapposizione “la sètta non
mi ha mai fatto del male“. Trasalii .. alla parola
sètta, improvvisamente quadravano le molte frasi che mi sembravano
caratterizzate da anomalie linguistiche , da intonazione
anormalmente musicale o con cadenza metrica
anormale , e due
frasi ascrivibili ad un linguaggio medievalistico (si
ascoltino a titolo solo indicativo i file corrispondenti
numerati 3, 4, 11, 12, 20, 21, 25, 36 e 15 sui
brogliacci in DVD).
Ora si spiegavano anche le presenze e la
“partecipazione” nel contesto che sentivo emergere
dall’ascolto dei file corrispondenti ai
punti 10 , 17, 23, 27 e 28. dei
brogliacci (ascolto audio NECESSARIO come sempre, perché la
trascrizione nonostante la descrizione delle tonalità, impronte foniche
ed altro NON E’ SUFFICIENTE) .
Peraltro si noti che la mia prima trascrizione era “artigianale” ,
incompleta e tale è rimasta. (ulteriori analisi si sono poi sviluppate
con i file 133 A, B, C, D.
E
si NOTI che dal file audio 26 si evinceva il fondato
sospetto di qualcosa di ancor più grave , meritevole di riscontri
agevoli ( nell'era della polizia scientifica , del LUMINOL e dell'altro
.. che immagina chi conosce i nostri modi di procedere .... ) .
Consiglio l'ascolto con cuffie di qualità ... a tutto volume .. a
partire dl min 3 e 20 .... dello stralcio apposito ...
Comunque ipoteticamente si
valutassero le frasi, voci e situazioni suindicate, quelle ulteriori a
struttura indicabile come di sospetto carattere ipnotico o condizionamento
precostituito ( vedi solo a titolo di esempio l’audio
corrispondente nei brogliacci
ai n. ulteriori 2, 16, e 25 )
e le frasi che potevano sembrare pronunciate con tono di
comando cui rispondevano sì di tipo àtono ( vedi solo a titolo
di esempio l’audio
corrispondente nei brogliacci ai n 5 e. 18 )
o il “contratto” da rispettare, , Il sospetto che ci
fosse ancora di più, emergeva dall’ascolto. , . Sempre ad un attento e
difficoltoso ascolto.
Tutto confermava
l'inquadramento
sintetico da mè effettuata con un appunto ... stringente e
logico,
all'ascolto dei file .. già stilato all'inizio di Dicembre 2008.
-
Ogni
volta usando le chiavi in casa entrano da un minimo di due donne e due
uomini a tre donne e tre uomini più presenza bambini
-
l’ingresso
avviene tra 19 sec ed al più 3 minuti dalla mia uscita
-
il
tutto avviene di nascosto
clandestinamente ( vedi file abr 10 e dialogo iniziale esplicito con
Katia ma normalmente non vi è interazione con le persone entranti )
-
il
comportamento dei vari
soggetti è anomalo ( frasi sussurrate , parole e procedure ripetitive
del tutto anomale ) Sabrina di norma non interagisce con i presenti e
si trova posizionata al computer in attesa , i presenti spesso parlano
a voce bassa e insinuante sinoa achè progressivamente le voci delle
persone si fanno più incisive
-
emergono
attività e commenti e emissioni di suoni connessi ad attività sessuali
-
emerge
Inequivocamente uso di sostanze liquide o sniffate
-
vi
è presenza e partecipazione di minorenni
-
Le
modalità di attività sono
ripetitive come secondo un modulo (preparazione del tavolino,
preparazione della panca, rapporti orali e non in salone
prevalentemente davanti al computer )
-
il
connotato delle attività
sessuali è atipico e non vede partecipazione emotiva ma mera attività
professionale nei modi ed accenti ( anche le fasi più espressamente
sado maso sembrano recitate e non coinvolgenti ,e vengono sempre
espletate in presenza di uomini esterni che interagiscono parlano e
chiedono come meri clienti … vedi il Fabio del giovedì )
-
-
Non
vi sono toni esplicitamente
minacciosi se non i “ bevi” e ’”hai capito “del sabato 8/11/2008 e le
fresi assertive volte a condizionarla del tipo “ ti sbagli “ riferite
ad un temtativo di sottrasi a d attività “ ha finito “ “ nò ti sbagli “
-
viceversa
nel file ultimo del
lunedì la Sabrina lamenta pressioni ricevute e dice testualmente “ mi
volete proprio costringere .. mi volete rovinare .. “.
-
La
organizzazione perfetta del
tutto non lascia mai tracce fisiche in casa se non in due occasioni la
cenere di sigaro che riconduce all’inquilino di sopra
-
Le
modalità e procedure dei
comandi e sequenze di apparente condizionamento della Sabrina emergono
in tutte le registrazioni. In quella del martedì pomeriggio anche in
uscita dalla casa . Particolare il piglio organizzato e la sequenza
degli ordini ultimi, e la organizzazione esterna con avviso immediato
del mio ritorno.
-
Proprio
il martedì pomeriggio si sentono comandi assurdi e anche il comando “
ah bedèlta dai “ e
il bevi con la Sabrina che indica anche il contenuto della bevanda ( si
recepisce chiaramente solo la fine della parola … “...ina “ )
-
Ai
fatti partecipano con certezza persone
abitanti alla casa corrispondente al piano superiore ed alla casa al
piano sottostante, nonché nella palazzina a lato dx..
-
Il
condominio è militare e vi è presenza di ufficiali dell’esercito e
personaggi militari "vari " .
-
Sabrina
fa in tre sequenze
distinte un racconto sempre più analitico e riscontrabile anche
successivamente MA impostato sul “ mi hanno ritrovato “ ( ?!?! ) con
particolari sulle minacce e paura relativamente convincenti ma poco
chiari . Peraltro tutti i dati suindicati sono compatibili con il
taglio e l’apertura del racconto.
Ovviamente mi permetto
di fornire solo alcune indicazioni
specifiche, perché ormai confermate
per iscritto da professionisti e persona che hanno proceduto ad un
ascolto diretto ed approfondito più volte ed una con con mezzo IDONEO.( ALL
5 QUATER ). Non indico altri amici e conoscenti cui chiesi un parere
per verificare la possibilità di un mio errore
valutativo, a loro tutela, visto
quello che è accaduto
a me. Feci la
stessa cosa sempre a titolo di amicizia con
un magistrato. di cui avevo particolare
stima, che mi confermò, pur ad un ascolto su pc radicalmente inidoneo,
una pur generica valutazione di interesse e peculiarità dei fatti
e di possibilità di utili approfondimenti,
Ma preciso che su di lui
sarebbe poi personalmente intervenuto l’altro collega succitato
segnalandogli un mio stato presunto ed invitandolo a prendere atto .che
dall’audio non si sentiva nulla ( me lo confermò il sopra
detto magistrato nell’ottobre 2010 ) … i. fatti erano
frutto della mia fantasia.
Il quadro dal punto di vista
mio , di magistrato, che aveva semplicemente utilizzato metodo
logico induttivo fondato su analisi dei dati fonici, implementato con
le conoscenze personali, accresciuto
con dati documentali sms s e mail , arricchito
con informazioni culturali subito approfondite sul fenomeno e sulle sue
caratteristiche (
a titolo di mero esempio allego un breve appunto su TIPOLOGIE DI
RICERCA SUL FENOMENO e Articolo che descrive tra l’altro le caratteristiche
del controllo mentale utilizzate nelle sette oltre
ad altri profili tutti riscontrabili come ipotesi di lavoro all’ascolto
di dati audio , non disattento ALL
5 ter sopra rrichiamato ) , infine culminato
con la acquisizione di circolare del Ministero dell’Interno istitutiva
della SAS ( squadra antisetta) ( VEDI
ALL 6).appariva giustificatamente configurabile, quantomeno
come seria e riscontrabile ipotesi di lavoro ( a volerlo sminuire
). . Ciò che si sentiva, era analizzabile singolarmente e
globalmente , contestualizzabile utilizzando anche le
dichiarazioni di un magistrato con trenta anni di esperienza ,
e corrispondeva alla qualificazione indicata nella circolare con dovizia
di ipotesi di reato analiticamente indicati. .
L’elenco delle fattispecie è tale da riempire varie pagine di un nostro
registro generale informatico Pensai quanto sarebbe stato cosa buona e
giusta che anche solo chi aveva scritto quella circolare ( da mè
scoperta successivamente) avesse ascoltato le registrazioni mie.
..e ne avesse valutato la possibile rilevanza.. .
A tacere della pur secondaria
circostanza non eccentrica e generica, .. indicando essa solo presenza
in loco di persone ,” magari occasionale “ ( ed ironizzo
sulla potenza costruttiva
o distruttiva della logica indiziaria :
ogni elemento isolato è di per sé non significativo e non
eziologicamente riconducibile agli altri , …ed è questa una nota
tecnica difensiva opposta alla tecnica dell’accertamento
logico induttivo di norma utilizzato da chi voglia effettivamente
cogliere inizialmente la specificità concreta di un insieme di dati )
circostanza verificabile semplicemente digitando i termini relativi su
INTERNET unitamente alla parola-zona “ Sette sataniche a Cecchignola “
……….. Era stata riscontrata la presenza di resti di rito satanico ,
all’aperto, vittima una povera volpe, rito denunciato ed accertato dal
comando dei vigili urbani locali, e rito eseguito su collinetta a
distanza di cento metri dalle palazzine di via dei Bersaglieri : chi
accertò il solo rito dichiarò di essere stato fortemente impressionato
( ALL 6 bis ).. Inoltre, ragionavo,
molti estranei potevano sapere, e le voci non potevano essere
non arrivate alla locale stazione CC: .
inoltre conoscevo perché indicatami due volte dalla donna una signora
bionda carina, sulla quarantina con figlio sui dodici anni, “ che
veniva indicata come giù appartenente a comitiva della
donna ( comitiva di amici a mè sempre rimasta ignota, perché con mè
frequentava altre persone a loro volta ignare della comitiva ) , da
questa letteralmente odiata. Fù tra l’altro oggetto di attenzioni a
mezzo lettera proprio tra l’Ottobre ed il Novembre 2008 particolare che
semmai fosse ritenuto utile, anche al fine di individuare la donna,
riferirò a suo tempo. So che la donna abitava in una limitrofa
palazzina c.a. 50 metri più in là su via dei bersaglieri. .
Il giorno sabato
tredici dicembre 2008 ( ALLEGO
documento che oltre ad individuare numerosi profili attinenti il
fenomeno delle sette sataniche addirittura indica perché il giorno
sabato 13 dicembre sia duplicemente elettivo per
la effettuazione di riti "satanici" (
sia chiaro chi scrive da laico non indulge in alcuna credenza e la
parola indica la "autoprospettazione " di coloro che fanno simili
incredibili delinquenziali baggianate gravi a coloritura "satanista "
.. ) ALL 6 TER )
dopo aver ricevuto alle ore 17 e 15 un sms tranquillo ( ALL . 7 )
ricevetti alle ore 18 e 06 ,c.a. l’sms (all. 8 ) di cui di
seguito riporto il testo
“Io
vilipesa, data della putt, stordita, dimagrita, spaventata, ci ved
luned¥ @.@l@u@n@e@d@¥"
sms CHE
SI COMMENTA DA SOLO, (e la cui analisi
psicologica, psichiatrica, logica, sintattica,
collegata alla conoscenza dei dati necessari per valutare , affido
all’intelligenza del lettore, con riguardo anche all’uso duplice e
volontario (nei cell del 2008 il simbolo era raggiungibile con una
doppia operazione coi tasti) di particolare simbolo
grafico ¥ LA
CUI VALENZA è IMMEDIATAMENTE PERCEPIBILE. Girai l’sms all’avvocato
succitato (ALL 8) ed alla psicologa , mi recai a casa
della donna, dall’esterno
tutte le persiane erano abbassate completamente , sentii all’interno
dell’appartamento ( la cui porta esterna aveva una soglia rialzata di
almeno 4 cm ed era di consistenza ordinaria, tanto da consentire
ascolto diretto di ciò che accadeva nel salone fungendo con appoggio
auricolare quasi da cassa di risonanza e tanto da far notare che
all’interno del salone vi era solo una luce bluastra bassa ) e
riconobbi il contesto la presenza di più persone,e voci già ricorrenti
, ciò cui erano presumibilmente intente ( la descrizione accurata la
riservo alla autorità giudiziaria semmai interesserà ) , mi allontanai,
avvisai con cellulare la psicologa, che invece di attivare solo
l’avvocato chiamò anche la donna, me ne dolsi con la psicologa, . .
vidi anche le persone uscire in fretta dalla casa e tre di esse dal
portone esterno. Io dopo la telefonata mia alla psicologa mi ero
riposizionato accanto alla porta in ascolto e sentii risposta della
donna al telefono , la comunicazione della donna al gruppo di persone
presenti ( “è passato qui sotto “ con
il tono innaturale che emerge dalle registrazioni ).
Il gruppo si apprestò ad uscire di corsa ;
mi riposizionai sulla svolta delle scale tra il primo ed il secondo
piano, e vidi uscire alcune delle persone due delle quali avevo in
precedenza individuato. Ma avevo sentito distintamente prima di
allontanarmi dalla porta la voce femminile di una donna
autorevole che rassicurava “ stia
tranquilla .. signora .. è
tutto a posto “. A lungo mi sono interrogato
sulla portata della rassicurazione .. apparentemente di amplio
respiro..
MI scapiccollai dalle scale ed andai all’esterno avendo rischiato sino
all’ultimo di essere visto dal gruppo ( avevo intravisto l’uscita dalla
porta di casa di almeno quattro o cinque persone ). Assistei
all’esterno ad un piccolo corteo composto dalla donna che aveva
pronunciato anche la frase suindicata ( uscita per prima dalla
porta della casa ) e due uomini giovani uno da mè visto in precedenza,
, che le camminavano silenziosi con contegno rispettoso a distanza di
due metri ad ala diretti verso altro edificio del condominio., potevano
essere anche i figli, penai , nonostante le vistose differenze
somatiche .
[ Uno dei due visto la sera
della
prima registrazione letteralmente appostato al primo piano mentre
uscivo e mi stavo allontanando dalla abitazione . Era quell’uomo con
capelli medio lunghi di colore castano marrone, vestito con un loden ,
fermo immobile dinanzi alla porta della casa del piano di sotto
spalancata, quasi intento solo ad ascoltare all’esterno, che non mi
aveva neanche curato di uno sguardo. Nelle registrazioni del primo
sabato a distanza di quaranta secondi dalla mia uscita di casa si
sente donna che, all’interno della casa, formulò flautato e musicale /
il “ si può “ di cui all’audio
corrispondente al
file estratto n. 1.. L’altro era molto robusto capelli corti spalle
molto larghe alto più o meno un metro ed ottanta . La donna capelli
biondi medi fisico intorno ai 50 anni, vestita con un completo
giacchetta e gonna di colore chiaro . . Il trio lo avrei rivisto il
giorno che il mio avvocato “ di fiducia” sotto
Natale mi aveva accompagnato a ritirare il camper. e con l’occasione
avevamo verificato se per caso ci fosse qualcuno in casa della donna ,
ben sapendo che lei era andata via lasciando le chiavi del camper sul
vetro esterno del parabrezza Segnalai la presenza dei due
uomini nell’androne della palazzina , e quella della donna seduta in
auto al posto di guida su auto nel cortile dinanzi alla porta della
palazzina , , che li attendeva , mentre caricavano, ma
dalla palazzina ove avevo abitato,
borsoni pieni .. di oggetti rigidi, notai, vista le impronte i sul
tessuto del borsone blu in mano a uno dei due). quale il contenuto ?! )
, ma il mio difensore di fiducia…. apparve
semplicemente disinteressato al tutto, aveva solo il
compito/fine di farmi portare via il camper.]..
Nel frattempo,
avevo individuato, anche sul presupposto del rinvenimento di un biglietto da
visita nella casa da cui mi ero poi allontanato nel 2008 , una
psichiatra ( R) dott.ssa Canale Marinella che
aveva con quasi certezza avuto conoscenza diretta della donna ( si badi
anche alle espressioni usate da lei una notte “ mi hanno visto tanti
psichiatri e psicologi ma non ci hanno capito niente “). Allo studio
della psichiatra ero giunto poi per caso, andando a trovare una mia
cugina , che la aiutava in una mostra di oggettini d’arte autogestita
nel periodo natalizio. . A questa psichiatra mostrai la foto, mi
confermò che si trattava della stessa donna ( portatale nel Gennaio del
2006 da un amico/cliente di lei perché sofferente ) con alta
probabilità ( al 90 % disse,con
riferimento ai lineamenti del viso, alla forma del naso etc, non
potendo essere sicura, salvo condizione di vedere la donna di persona
od in foto che la raffigurava come le si era presentata due anni prima),
donna
che all’epoca portava treccia con capelli scuri e aveva
occhi molto azzurri.
L’impatto con lo
psichiatra (S) dott. Cancrini Luigi a
me noto come di fiducia dell’avvocato difiducia
dell’ufficio ( nel senso che difendeva ed aveva
difeso spesso e volentieri magistrati dell’ufficio a Perugia )
fu invece inspiegabilmente e
letteralmente disastroso., più che disastroso esplosivo , fatto di
radicale supponenza, tanto radicale da farmi subito insospettire .
Io argomentavo su dati fonici interpretabili, la
cui inesistenza ed inattendibilità era presunta da
lui. . Indicavo conoscenze e dati acquisiti sul passato e presente
della donna e venivo smentito o non curato da lui ,
,. Facevo telefonare alla psicologa dall’ufficiale
di pg che aveva originariamente ascoltato le registrazioni e
il tutto veniva “eliminato” dallo psichiatra mentalmente. Persino la
psichiatra che generosamente si era attivata telefonando a più persone
fù liquidata con un “ si era sbagliata “,
inattendibile, in re ipsa: che verifica era stata fatta ?!. A
questa, rammento , ero arrivato sul presupposto del ritrovamento di
biglietto da visita nella abitazione della donna, in una borsa aperta
risposta in vista in un armadio che stavo rassettando per inserirvi i
miei vestiti ( nel Maggio 2008 ) e la stessa psichiatra aveva detto che
sarebbe stata in grado di riconoscere con certezza la donna solo di
persona o solo con la foto nella quale portava i capelli neri a
treccia. Poi facendo mente locale avevo capito che l’uomo che
l’aveva
accompagnata era con tutta probabilità Giulio
Cavedali,
nel 1996 venditore di prodotti farmaceutici, abitante in Pomezia e
frequentante per l’appunto ragionevolmente il limitrofo ospedale dove
lavorava la stessa psichiatra. e non il pugliese, poi individuato
ad
altro titolo che non aveva le fattezze fisiche invece perfettamente
rispondenti al detto Giulio).
L’atteggiamento
dello psichiatra mi agghiacciò non si trattava solo della
tecnica argomentativa volto a contestare razionalmente affermazioni,
per valutare la plausibilità e la permeabilità mia alle critiche (
c’era un atteggiamento che chiamare “preconcetto” o meglio negativamente
preconfezionato è un eufemismo,
ed una valutazione persino dei fatti e rapporti attuali con la
donna in radice erroneo, certamente
cioè non corrispondente al vero .
Continuavo a sentire quest’ultima , la visitavo anche sostenendola
e lei mi
pregava di nascondere la circostanza allo psichiatra ed alla psicologa.
.VEDI SMS E MAIL ALLEGATE IN DVD ). Con lo psichiatra un primo incontro
con la donna sola tre incontri a due con psicologa presente
ammutolita disastrosi. Ero allibito.
Avevo scelto fidando delle
indicazioni datemi lo psichiatra senza
verifica ulteriore,
raccontavo anche di fatti e scenari plausibili, sulla base delle
dichiarazioni della donna, dichiarazioni che però ora smentiva (
durante il racconto confessione negli anni 2004, 2005, , in cui aveva
ceduto a pressioni “subite” , aveva alluso ad una sua attività
“politica “, in “rifondazione comunista” ma poi in un gruppuscolo
“Lotta Comunista”, mentre aveva raccontato di “essere stata
ritrovata “ ( ?!)
nell’Ottobre del 2008, periodo in cui si era iscritta al partito IDV.
Citare questa curiosità mi rendeva forse meno credibile … io ragionavo
in termini di dati audio da ascoltare attentamente e con mezzi
adeguati, facevo analisi ordinate logicamente in quadro indiziario, ma
in quel caso parlavo solo di scenari
la cui ipotetica plausibilità avrebbe potuto essere verificata, , alla
luce delle frequentazioni specifiche che ho indicato, .ovviamente
fatti tutti da verificare.
Spazientito dissi che avrei avvertito anche Di Pietro se non uscivamo
da quello insensato stallo era una battuta provocatoria . Ed una cosa è
un processo, una cosa una verifica psichiatrica richiesta sullo stato
di una donna e sul/sui ruoli che possono
aver inciso sulla sua vita, una cosa è una mera
illazione logica da verificare;
Fu
quasi drammatico lo scontro con Cancrini che non solo non gradì
la
circostanza che la sua allieva psicologa era venuta ad ascoltare
l’audio, ma prima negò la circostanza … a scena aperta davanti alla
psicologa che taceva , intimidita, poi feci vedere allo psichiatra
l’sms che confermava l’appuntamento, indi cercai di far dire alla
dott.ssa tutto ciò che aveva sentito , e lo psichiatra lo impedì. !!! A
quel punto la mia invenzione colpo do genio da quattro soldi .. la
psicologa aveva in mano il dattiloscritto da lei controllato e
stampato, ma aggiunsi che avevo registrato tutto l’incontro, lo
psichiatra storse la bocca , impedì alla dott.ssa di
parlare, ma sono rimasti convinti che io
registrai l’incontro. Metto in risalto la
circostanza perché
la psicologa sentita analiticamente su tutto ciò che sentì e mi disse e
che io ho memorizzato attentamente e propongo come domande da fare, dovrà/potrà
esser ragionevolmente confermato così come la circostanza poi appresa
direttamente da me in seguito, che
effettivamente la psicologa relazionò allo psichiatra.
E se relazionò, relazionò di contesto sessuale e, attività anomale,
presenza di non adulti .di espressioni vocali e sonore anomale .. di
una mia convinzione che vi fosse qualcosa di inspiegabile nel
comportamento vocale anche, apparentemente dissociato, della donna .
Quello che diceva io …e sul
quale concordava .. avendo anche confrontato la voce normale della donna , ma
che per lo psichiatra non doveva esistere , non esisteva e non sarebbe
esistito quando avrebbe “proposto” un TSO, su
pressioni e proposta di qualcuno ?! A mè
disse poi nel Novembre del 2010 una cosa
concreta e grave e c’era davanti l’avvocato
mio “ di fiducia “ : negheranno ma era chiaro
quali contatti e quali pressioni erano state esercitate..
lui non poteva non sapere che
la quasi totalità di ciò che affermavo era riscontrabile e veridica …
il resto erano ipotesi .. ma fossero state giuste pure quelle ?! O
ragionare di ufficiali in missioni brevi, in una area urbana in cui è
arcinoto chi ci abita è arbitrario per un magistrato ?! Non
lo è , salvo che abbia intuito, capito, indiziariamente suffragato
qualche cosa che non doveva accertare ..
Persino la descrizione
dello stato dissociato della
donna poteva trovare le varie spiegazioni scientifiche degli esperti
del settore, bastava consultare …
Terminai i tre incontri
congiunti
con la donna verificatisi tra Dicembre 2008 e inizio Gennaio 2009,
mi
allontanai dal professionista , rampognandolo indignato
per la sua condotta, precisai
che mai mi era capitato che fossero messi in discussione/negazione
totale a priori fatti verificabili , audio ascoltabile, certo possibili
diverse interpretazioni e risultati, , e indicazioni precise mie su
quanto da me trovato, visto e a mè raccontato. Me ne andai segnalando
con un tòno deciso al professionista che aveva
commesso, allora ritenevo, uno
dei più gravi ed inqualificabili errori della
sua carriera professionale, allusi anche ad un caso di “errore” suo a
mè noto, e che di questo ne avrebbero patito la donna
ed il figlio. ..
A mero titolo di esempio cito un
confronto con il detto psichiatra che a mio avviso indica o
la sua scarsa conoscenza del metodo logico induttivo quotidianamente
usato nelle attività di indagine , e nella formulazione delle ipotesi
investigative da confermare, ovvero indica ben
altro ..
A mè per conoscenza diretta
risultavano (oltre ad esperienze passate “suggeritemi” con
larvati
cenni riferiti "ad altre") i seguenti dati: A) la
ipotesi di assunzione di
bevanda IMPOSTA ALLA DONNA ed una successiva sequenza del tutto tipica
, con voce innaturale e comportamento omologo della donna, desunto dall’ascolto
diretto dell’audio corrispondente alle frasi di cui ai
punti 4,5 e 7 ; B) IN
altre parti non estratte
con singoli file audio la ipotesi non peregrina di uso di sostanza
sniffata …ed in entrambi i casi era alla donna che veniva dedicata la
“attività” ; C) In occasione dei miei
rientri a breve distanza , il sabato 8 ed il martedì pomeriggio
successivo, una apparenza normale della donna, ma una caratteristica
strana , una rilevabile difficoltà di adeguato coordinamento motorio
nel camminare , strusciava leggermente le gambe e si muoveva con
andamento insolitamente ondulato ; D) dall’analisi
dell’audio risultava spesso una sorta di estraneazione della donna, e
questa pur integrandosi poi progressivamente con i presenti, poneva in
essere una condotta verbale e comportamentale talmente tanto
vistosamente inaderente alla sua personalità ordinaria da lasciare
interdetto me, che la conoscevo bene, ma ritengo, chiunque
volesse ascoltare con attenzione ( si confrontino la voce
NORMALE di cui al file corrispondente al punto 24 del
brogliaccio, ultima parte del file, al rientro mio e del bambino, , ma
anche l’audio iniziale di ogni registrazione ( files originali da
trattare ) e l’audio delle registrazioni originali del Sabato 8 dove la
Donna parla due volte ad alta voce al cellulare , poi
con altra donna a voce di volume medio ( ma anche più volte a bassa
voce e dinanzi al microfono,con più persone , (
con buona pace del perito fonico del sottoscritto e della contro
valutazione sul livello sonoro e sulla “udibilità” formulata da organo
tecnico. ) ; E) Più volte la donna mi aveva
accennato a lunghe sensazioni di tunnel buio e improvvise sensazioni di
piacere e da ultimo ne aveva riparlato i primi di Novembre E) Appena
conosciutala avevo notato una sua caratteristica , quella di alzarsi la
notte sino a dieci volte per andare al bagno .. avevo chiesto se avesse
problemi di infezioni ed altro e mi rispose che non ne aveva ;G) Il
giorno 12 Luglio 2007 mentre ero in vacanza in camper con le mie figlie
, mi aveva fatto una telefonata allarmata , dicendomi che avrebbe
potuto morire, che si era ritrovata semiparalizzata sul letto e che ci
aveva messo più di un’ora per riprendersi; H) un
uso abnorme e quotidiano di cioccolata, da parte della donna, del tutto
particolare. Illustrai la mia ipotesi allo
“psichiatra”: uso di chetamina ,
assumibile sia in forma liquida che polverosa, ( punti A e B) sostanza
tipicamente “enteogena” schizofrenizzante e dualizzante utilizzata per
indurre trance e possessione ( vedi capitolo SSC di cui all’articolo
allegato ( punto D) , usata peraltro in ambiti facilmente ipotizzabili,
sostanza ad effetto rapido e quasi immediato, protraentesi solo per
c.a. 30 minuti ( punto C) , sostanza neurotossica altresì ( nonostante
il vasto incosciente uso in ambienti che sono facilmente immaginabili )
; sostanza comportante danni all’apparato urinario con sintomatologia
identica al punto E,) sostanza comportante correlate lievi alterazioni
del sistema neurologico, transitorie, e rivelabili tramite il
comportamento fisico del soggetto ( punto C suindicato ), sostanza che
in sovradosaggio comporta blocco parziale del sistema predetto, con
situazioni simili a stato di paralisi risolte di regola in tempo medio
( punto G ). Sostanza che comporta o il cui uso coincide con un
utilizzo massivo della cioccolata come alimento , e per motivi di
natura chimica ed organica su cui non mi soffermo.
Sostanza infine che in capo a
soli pochi anni di utilizzo ininterrotto può comportare
danni ai reni . Nel 2009 la donna
mi avrebbe comunicato a voce, ma non solo, il danno grave o non
funzionamento di un rene.( MAIL ALL 8 bis).
La replica del “professionista“
fù la mia irrisione, la negazione
che la chetamina possa essere assunta in forma liquida (
ALL 8 ter) e il commento sulla assurdità di quello che
dicevo. Anche questo ed altro dovetti sopportare, ma
era nulla rispetto a ciò che ho poi subito.
Debbo far presente che nel
frattempo avevo anche depositato presso la Procura la prima
perizia fonica circa il SOLO PRIMO
POMERIGGIO di sabato 8 Novembre 2008 ( ALL 8 quater ) perizia
data in copia anche allo psichiatra ,
perizia che corrispondeva in parti essenziali alle mie prime
trascrizioni , ascolto diretto dell’audio corrispondente alle frasi di
cui ai punti 4,5 e 7 (NON
AVEVO CHIESTO AL PERITO DI RIELABORARE I DATI
FONICI MEDIANTE LA NECESSARIA EVIDENZIAZIONE
DEL LIVELLO DI VOLUME, TRA L’ALTRO, E CONSEGUENTE RIELABORAZIONE
DELL’AUDIO CON SALVATAGGIO FINALE DEL RISULTATO FONICO).
Ripresi la mia vita ordinaria
e rintracciai il 16 Dicembre 2008 però altra persona ( T) Nicola
Miraglia titolare
della società BBC in via di Villa Torlonia ) che aveva avuto una
breve relazione con la donna nel Giugno 2006 che mi fece il racconto di
una sua soggezione ad un uomo, casi della vita, mi disse si chiamava
Paolo, che la imbottiva di ciò che è facile immaginare ed espresse
considerazioni sul suo “ assoggettamento “ , impressione ricavata
dai racconti di lei.
Parlai per un’ora con una
amica della donna ( U ) Maria Grazia e
venni a sapere anche che tal Katia, ricorrente
il nome e la presenza nei file audio, era una conoscenza della OMISSIS
, professione ufficiale estetista, con cui nel recente passato aveva
rotto i rapporti , più o meno , proprio agli inizi del 2006. Altra
notizia, che confermava una non voluta antica indicazione della OMISSIS
:L nel Novembre 2006 era stata tanto male ……… ( a mè la OMISSIS
aveva detto che vedeva animaletti sulla mano sinistra c che si feriva
alle mani .. allora … ) .
Nel frattempo cercavo di
informare dei fatti e della analisi dei dati audio il Procuratore,
e rimasi allibito. quando il R.I.S. ( fu
il Procuratore ad invitarmi ad acquisire copia
della informativa ALL 8 quater/2 )
con riferimento al solo file ABR4.waw, relativo al sabato pomeriggio,
unico sentito , a confronto, si ricaverebbe dalla relazione, scrisse::
“ stante la pessima qualità del segnale audio a disposizione, che
non consente di effettuare misure strumentali atte ad attribuire con
criteri oggettivi e quindi “certi” le frasi trascritte ai vari
parlatori e considerando inoltre la “soggettività” della percezione
uditiva , non si può esprimere un giudizio di coerenza “certa “ tra
quanto trascritto e quanto “realmente “ udibile ai più, quindi la
trascrizione prodotta è da considerare, nella misura in cui la qualità
lo permette, come una interpretazione prettamente soggettiva , ma non
può certamente essere considerata a tutti gli effetti, specchio fedele
della conversazione di interesse intercettata”. . Molte
frasi erano distintamente pronunciate ad alta voce anche
, dinanzi al microfono, e
in qualche caso si poteva anche abbassare il volume .
E ciò si ripeteva anche negli altri files. . Il tutto mi sembrava
inspiegabile, ivi compreso il concetto di specchio fedele , ma da
quando in qua un indizio utilizzabile in vari modi deve essere uno
specchio fedele ?! Se è poi vero che una parte della registrazione era
riferita ad ambiente diverso del luogo di posizionamento del PC
portatile, è pur vero che si poteva tecnicamente elevare il segnale e,
con varie manovre di pulizia, almeno tentare di sentire ciò che era
nella registrazione vergine difficilmente udibile .. od udibile in modo
incerto, o per niente . . Sarei trasecolato (
ALL 8 quinquies ) invece
poi , quando in occasione della procedura per dispensa dal servizio nei
primi mesi del 2010 lessi l’archiviazione che aveva chiuso il 17/3/2009
il procedimento a suo tempo aperto. In essa si legge ancora oggi “
….nessun elemento può trarsi dalla stessa…e ciò anche all’esito
della attività di filtraggio …. Da un’attenta
operazione di ascolto effettuata
dai Carabinieri del Nucleo Operativo Trastevere dei
files contenuti nel CD agli atti, emergono frasi, parole e rumori
riconducibili alla normale attività quotidiana di
una persona all’interno della propria
abitazione “. .Ma allora si sentiva la registrazione e
c’era una persona, all’interno della
propria abitazione, intenta alla normale attività
quotidiana( ?!.
E non è dato sapere a me se l’ascolto diretto si riferisse su dati
audio già filtrati . La tempistica, e la telefonata di Massimo,
indichano di nò ma non ho alcuna ipotesi concreta praticabile a
riguardo, non avendo letti gli atti.
Non posso sapere se il RIS
procedette su delega alla trascrizione integrale dell’”udibile”,
suppongo di nò, né se lo fece su tutto il materiale audio né infine se
procedette alla elevazione sonora da me “suggerita” come necessaria
accortezza tecnica,
prima del filtraggio, che per altro, per tecnica adeguata và o può
comunque essere effettuato caso per caso, adeguandolo alle caratteristi
foniche del punto, mentre un filtraggio “massivo” produce effetti
incontrollati ed incontrollabili. Si passa dalla non ascoltabilità
idonea, originaria, ad un effetto globale finale, cioè, quanto
utile ai fini di una meditata comprensione … è dato immaginare.
. Sò per esperienza tecnica diretta che il filtraggio massivo e globale
di una base audio a basso volume, oltre ai rumori di sottofondo,
elimina di norma tutto ciò che è riferibile alla voce umana sussurrata,
bassa od a voci e rumori di qualità sonora omologa qualitativamente al
sottofondo.
Nel frattempo la donna alternava affetto negazione
radicale e mi comunicava che si batteva per me (?!)
per TUTELARE LA MIA PERSONA. (dell’8 Gennaio “
OMISSIS . un giorno lei saprà dottore
dove mi èro recata stamanit x tutelare la sua persona ,piangendo, ,”
Non capivo neanche che
significassero quelle parole .. tutelarmi (?!) dove
si era recata l’8 Gennaio 2009 , poi avrei saputo dai CC. Avrei
capito tutto dopo il 21 Maggio 2009 e poi oltre fino al Luglio 2010. Ma
oggi codesta ag. potrà richiedere alla donna, da che mi
tutelava …. E forse ciò
farà più luce su questa VICENDA mia, INCREDIBILE. .
Come poteva l’8 Gennaio la donna porsi un problema siffatto ?! .
A suo tempo avevo prestato,
anche “gentilmente pressato” in tal senso, acquiescenza
alle decisioni della Procura e NON richiesi la riapertura delle
indagini e non avevo insistito neanche quando con SMS la donna
aveva ammesso una versione edulcorata dei fatti ( ALL 9).
Precisando con successivo sms che la verità mi mandava al
Santa Maria della Pietà ( ALL 9 bis ).
Io replicai seccamente con altro SMS che lei doveva solo e sempre dire
la verità solo la verità ALL 9 ter ).. Oggi
capisco finalmente il significato rovesciato della frase era il mio
conoscere la verità che mi avrebbe mandato al Santa Maria della Pietà,
la verità che anche lei sapeva e che io non dovevo sapere ( io
avevo invece interpretato la frase normalmente ..
come una ritrattazione , invece .. era una chiaro avviso .. scordati la
verità finchè sei in tempo ) Il primo sms apriva comunque il
vaglio dì contesto, presenze, situazioni più
specifiche che avevano fatto trasalire anche la
prima psicologa , né
quando poi nel maggio 2009, , dinanzi alla mia consegna alla donna , in
casa sua, dei primi (e ultimi, non li avrei più ripresi in mano)
brogliacci quasi integrali con CD audio delle frasi
più significative estratte,ed ascolto in comune, lei aveva inviato, a
sua volta la mail SIGNIFICATIVA da più punti di vista ,
del pari allegata (ALL
4 ter già citato)
Lascio ogni riflessione a riguardo a chi leggerà la mail, ambivalente e
ripeto, significativa nella sua ambivalenza .
. Tra Aprile e Maggio nei ritagli di tempo pomeridiani avevo con attività
faticosa e complessa finito di estrarre infatti solo
alcune frasi e dati audio SIGNIFICATIVI, ma al solo
scopo dianalisi ulteriore ( non ho mai avuto certezze non verificate, e
di aiutare la donna e di darle elementi di
valutazione circa la possibile gravità della situazione.( rectius
della parte della situazione che lei con probabilità non conosceva nei
suoi dettagli ).. Per un ascolto adeguato ci
volevano mesi di lavoro :
il mio stesso impegno artigianale era ancora incompleto e provvisorio.
Ma nessuno aveva fatto ciò che serviva per capire e ascoltare al meglio
tecnicamente possibile, pensavo.
Tralascio la ulteriore analisi
incrociata tra alcuni dati audio, dati documentali e dati
testimoniali
a mè noti , appresi personalmente, riservandola alla aventuale
richiesta di codesta a.g,
Il solito collega che si “interessava umanamente“ alle
mie vicende negava che si sentisse alcunché ma controllava
se approfondissi la situazione con varie richieste (
Ma hai dato incarico al fonico di trascrivere e filtrare anche tutti
gli audio ?! Non hai raccolto firme di persone che hanno sentito
l’audio ?! ). Non posso sapere cosa lo spingesse a sapere cose
specifiche, era un monitoraggio “puntuale “ non .su “ se
facessi”
( quello ben si spiegherebbe con una ipotetica preoccupazione su un mio
intignare su una cosa infondata e assurda) ma proprio su
cosa di specifico e concreto facessi e su quali risultati in ipotesi
raggiungessi,
Ho poi creato per verificare
la analisi dei dati, e ridurre il più possibile la ovvia possibilità di
errori,LA GRIGLIA DI
CLASSIFICAZIONE che ho riportato, uno
strumento logico atto a sgombrare il campo dalle impressioni globali o
sensazioni complessive , che costringe
alla analisi di ogni singolo dato audio, il primo
dei passaggi del metodo logico induttivo che applico costantemente AL
MIO LAVORO (All 10) . Si noti, per
correttezza del metodo la voce “audio non classificabile").
Io ero poi sempre all’oscuro
di ciò che accadeva alle mie spalle.
I miei due fratello e sorella
avevano preso di nascosto e
ancora non so sulla base di quali informazioni apprese né da chi ,
contatti con lo psichiatra Luigi Cancrini sopra citato , e con lui ( ma
non sono in grado di essere preciso attesa la totale
reticenza dei mie fratelli e la genericità delle
indicazioni di mio padre ( EE) Ferraro Gino avute
da lui solo nell’Agosto 2010) effettuato più incontri probabilmente
nel Gennaio Febbraio e forse primi di Marzo 2009:.. oggetto la mia “malattia
mentale” , come mi è stato poi confermato da mio padre, allora
all’oscuro dei fatti poi conosciuti..
Ricordo solo un particolare
SIGNIFICATIVO : il dott. Cancrini accennò ad una telefonata di mio
fratello , io dissi che era la cosa più sbagliata che potesse fare e la
OMISSIS , a mia tutela rinforzò la dose , spiegando chi fosse mio
fratello secondo lei, e che rapporti ci fossero. Ricordo un sorriso
altrui .. non benevolo … ma compiaciuto . In quella sede mi
ricordai che in una delle tre telefonate dei primi giorni la OMISSIS ,
singhiozzando aveva detto, quasi balbettante “ non
credere , non credere a quello che dice tuo fratello “
., Frase genericamente comprensibile ma non sapevo cosa dicesse , a tre
o quattro giorni di distanza dalla mia uscita di casa.
Nei primi giorni del Marzo del
2009
( ed a poca distanza di giorni dall’sms della donna che
indicava una
ammissione edulcorata, avevo poi subito “interventi” sul
camper di mia proprietà, , privato del blocco dello specchietto
anteriore sinistro aperto e svuotato di vari oggetti. Sulla polvere
esterna del mezzo tracciati forse a dito segni identici anche a quello
oggetto dell’sms succitato (
croci a braccia rialzate verticalmente e non orizzontali e segni di
tipo vario cerchi con linea trasversale , etc ) : Non denunciai ( per
mia fortuna )
, ma riferii il mero danno alla mia ex moglie , pensando tra mè e mè
che potevo essere stato oggetto di una provocazione da
me trattata come irrilevante. Nel
Marzo 2009 andai a trovare la donna, che aveva fatto in precedenza una
prima allusione alla parola “ Santa Maria della Pietà “( ALL 9 bis
appena citato ). La donna seguiva un filo logico comune
a tutto quello che accadeva
a mia insaputa,
ma al contempo è lecito ipotizzare che non potesse in alcun modo avere
rapporti con nessuno dei diretti protagonisti del circuito disinformativo così
da mè eufemisticamente chiamato , Era in perfetto
allineamento salvo due vistose eccezioni, e
mezze verità ammesse. NON SI SOTTOVALUTI TALE ASPETTO.
E che l’opinione formatasi in via dei bersaglieri era parallela
e coordinata temporalmente è UN FATTO.
Nel maggio del 2009 portai le
trascrizioni e l’audio selezionato alla donna, ( selezione
PARZIALE)
all’ascolto rimase molto colpita, e/o molto preoccupata riconoscendo
varie frasi sue e cercando di riconoscere o fingendo di voler
riconoscere frasi altrui ( oppure riconoscendole )., Nell’ultimo e
successivo incontro questa mi disse con aria ingenua “ che
cos’è un TSO ? “. Non diedi importanza alla domanda
che per me non aveva senso riferibile ai presenti , , anche se
in precedenza ma non so memorizzare il periodo esatto avevo
sentito nominare il termine casualmente, mentre mi recavo a prendere
l’ascensore in ufficio..La frase da me ascoltata casualmente e
proveniente da stanza chiusa limitrofa all’ascensore era
“ Sì TSo, va fatto, subito , o ci pensate voi .o poniamo
noi rimedio alla situazione “.. .
Addirittura in quel caso non
considerai mentalmente che una “frase” del genere potesse
essere
riferita a me,. Rimasi solo perplesso salendo sull’ascnsore , per il
tono imperativo e duro dell’autore della
telefonata,(non c’era risposta di interlocutore presente, ma più di
qualche secondo di intervallo silenzioso, il tempo di
arrivodell’ascensore ) , . Mi riservo di indicare alla autorità
giudiziaria, se riterrà rilevante il punto, autore della stessa, da
me riconosciuto ed eventuale numero di telefono fisso 0638703772 (
qualora non usasse il suo cellulare , ammenochè usasse quello della
moglie il cui numero ignoro ) . . Varie ipotesi possono
essere effettuate circa la natura dell’interlocutore telefonico
all’altro capo e la destinazione della telefonata , ma di telefonata si
trattava, ragionevolmente.
Tutto ciò accadeva comunque
più o meno nell’epoca in cui anche il mio difensore “ di fiducia” aveva
sentito nuovamente gli stralci dei files. ultimi, sapeva
aveva letto le prime ammissioni della donna e aveva
invariabilmente commentato con la solita litania neutra “ vanno
contestualizzati“.
PRECISO POI che tutti
i dialoghi sms e mail con la donna furono reciproci, protrattisi
sino al Maggio 2009 quando decisi di troncare anche questi
definitivamente . Mia decisione. Questo
peraltro riguarda il procedimento presso la Procura di
Perugia nei miei confronti per “stalking” in assenza
di querela ( vedi acute valutazioni nel provvedimento
archiviazione del procedimento disciplinare , che sottolinea
anche la rapida archiviazione del procedimento di Roma (ALL .5 già
richiamato).
Alcune mail .della donna erano
ingiuriose ed irate, altre normali, altre amorevoli e
tenere.
Tutto il materiale viene da me
scaricato sul DVD che allego in
copia alla presente, e che contiene ii files originali,, gli stralci
effettuati con adeguata rielaborazione del volume i da
me a scopo di valutazione ed analisi, tutti gli sms e tutte
le mail,, nonché LE
registrazioni audio tra presenti e di telefonate ricevute o fatte
oltreché la copia digitale di tutti documenti da me presentati
Denuncia, memoriale etc ) ) materiale distinto in sei
directories adeguatamente individuabili. Allego altresì nella busta
relativa la distinta dei files audio originari ). Il pathos delle mail
a me attribuibili e l’affettività e bisogno di portare aiuto che
comportavano, fa parte della mia partecipazione emotiva ed affettiva
alla vicenda . e della ragionevole valutazione FONDATA
SU DATI CHE POTEVANO ESSERE ALMENO VALUTATI E CONNESSI IIN MODO
CONCORDANTE A SUA VOLTA VERIFICABILE . Situazione
, che certo non potevo trattare come un fatto “procedimentale “,
peraltro io non sono per natura cinico e partecipo anche interiormente
al mio lavoro. . Rivendico la mia sensibilità
ed umanità a riguardo. .
Concludo semplicemente
osservando che
la logica attendibilità del quadro indiziario, o comunque la
possibilità di una ricostruzione aderente ad esso, tenuto conto delle
stesse ammissioni della donna, e della esplicita
contestabilità di fatti, frasi e e presenza ricavabili
dall’audio ( il cui ascolto e corrispondenza nonché possibile
interpretazione è oggi confermata da più persone) nonché
di fatti riferiti in ipotesi dal sottoscritto, utili, non è che
dovesse allora necessariamente portare
alle conclusioni ipotizzate tramite una o più condanne ., e
lascio ogni vaglio sulle indagini effettuate , a codesta a.g. Ma una
cosa è una divergenza interpretativa sempre possibile, una cosa è stata
la mia esplicita acquiescenza del provvedimento di archiviazione,
, ed una altra cosa è aver subito
ciò che in seguito indicherò. E
ora so che non era la sua verità che mi portava al Santa Maria della
Pietà, ma la vicenda i contorni e i retroscena che la mia ricostruzione
indiziaria richiedeva almeno di verificare.
Vi sono poi una miriade di dati e fatti nuovi che meritano una "riflessione" (chiedo perdono per l’ennesimo eufemismo).
Debbo poi infine mettere
in risalto un dato che appare secondario.
Non sono in grado do conoscere
il
contenuto del fascicolo a suo tempo aperto presso la Procura di Roma.
Non so se o meno la donna abbia ed in che modo giustificato la
vicenda,
se abbia o meno inventato circostanze o fatti atti ad avvalorare la sua
sopravvenuta recisa e totale negazione del tutto. Né posso sapere
ancora se essi ledano la mia immagine e reputazione.
Ho solo notato queste tre
circostanze. Innanzitutto la
donna aveva ricevuto istruzioni dallo psichiatra che avevo investito
dell’aiuto alla stessa e dalla psicologa ( che con un curioso
revirement sembrava aver omologato la sua posizione allo psichiatra) ,
di non frequentarmi e non telefonarmi o scrivere. Ovviamente accadde
tutto l’opposto, ma la donna si guardava bene dal farlo sapere. Ero io
ad accompagnarla da un altro o psicologo presso Piazza Re di Roma, io a
darle passaggi in auto, io che cercavo dolcemente di farla aprire. Ebbi
anche una volta relazioni intime e lei si aprì nuovamente con due frasi
.. come al solito incomplete e parziali . Ma non racconto se non
richiesto espressamente cosa mi disse.
In secondo luogo la
donna mi raccontò di tre esami
testimoniali (o meglio dichiarazioni rese) uno lunghissimo e
registrato , ma in particolare di una serie successiva di domande
intime o legate alla mia vita, al mio rapporto
con le mie bambine, alle mie abitudini e
così via. E’
lecito ipotizzare che almeno uno di questi esami fossa una raccolta di
informazioni non ricollegabili ad attività giudiziaria o di pg ?! Presumo
di sì , mera ipotesi ..
non peregrina credo. Non fosse altro perché dopo aver negato tutto non
c'era motivo di sentirla per altre volte .e conosco bene le modalità di
lavoro dell’a.g. . In quelle domande riferite c’era qualcosa di strano
, non le fa un PM:e non credo che le possa
aver fatte un PM. ( richiamo ancora l’allegato 8 sexies ..
come traccia interpretativa e percorso di sviluppo delle indagini )
.
Ho letto poi in una missiva
della
Procura alla IV Commissione disciplinare che la donna
dinanzi alla pg
della Compagnia Trastevere avrebbe alluso nel Giugno 2009 a comportamenti
inquietanti ed allarmanti del
sottoscritto , (MAI AVUTI ) quando
fece un curioso esposto temporalmente posizionato in
modo tale da accavallarsi alla vicenda che esporrò nel successivo
capitolo.
In terzo luogo lo
psichiatra sopra indicato che la aveva dal punto di vista mio portata
per mano a negare ogni cosa, anche le più evidenti ( si
badi che lo
stesso era stato relazionato dalla psicologa ed
ho ancora in possesso la relazione con lei verificata ) intrattenne a
sua detta e a detta della donna che mi teneva aggiornato (?!)
una serie di scambi mail, in cui illustrava credo tra il Gennaio ed il
Febbraio 2009, una mia personalità distorta a mio
avviso ed una sorta di identikit psicologico letteralmente appiccicato, attribuendomi
tare paterne ( tema caro alla situazione psicologica di mia sorella,
che il padre non vede da anni e che non cerca , salvo lontane eccezioni
natalizie; come fosse stato trasferito il
tema a mè … non posso saperlo … e non lo sò, ma penso possibili, varie
altre diavolerie armamentario manualistico, astrattamente
formulate come ipotesi, senza avermi mai sentito su
nulla di tutto ciò, , senza
aver avuto alcun incarico professionale riguardante la mia persona, violando
la mia privacy e
intrattenendo per molteplici sedute i miei due “familiari”, forse e
senza forse , coinvolgendo alla fine anche due miei figli del primo
matrimonio. Possibili ipotesi furono formulate a voce anche
dinanzi a mio padre,condotto in incontri del Giugno 209 ma
non ha saputo/voluto essere più preciso.
E qui è d’uopo sottolineare che all’epoca fù fatta la scelta precisa ,
nel Gennaio , Febbraio, Marzo e Aprile e Maggio 2009, di non avvisarlo,
sentirlo . E non è una scelta da poco. .
A parte nelle debite sedi
illustrerò i danni cagionati all’equilibrio interiore delle persone
coinvolte e altro. La donna lungi dal prendere atto del “diavolo” in
mano a cui era capitata continuò a cercarmi e vedermi ( di rado ..
Sembrava però prestare formale ascolto al sopra detto professionista .
in due o tre mail Da quelle conosco il quadro di riferimento
valutativo “propostole” dallo psichiatra.
Quando
mi vedeva la donna curava ossessivamente che non mi vedessero i
“condomini” del palazzo ..rectius quindi anche i
protagonisti
delle vicende . Rammento che nelle registrazioni
l’ingresso nella abitazione delle persone avveniva a distanza di pochi
minuti , ed in un caso di 23 secondi dalla mia uscita. Era una sorta di
occupazione pressante e continua … ( vi è a riguardo una spiegazione
plausibile ……coerente con il quadro, e come al solito basta leggere ..
accertare .. conoscere .. e studiare ..
INTERNET è oggi un grande strumento .. e la Procura di Perugia LO
SA’ USARE ) ( credevo n.d.r nota
successiva ,,, ).
Vi
è poi il caso del martedì 11 Novembre 2008 pomeriggio che
meriterebbe
una apposita riflessione a sè, ben più articolata .Mi ero allontanato
solo per 35 minuti c.a. . In quel caso, oltre ad una sequenza
legittimamente ipotizzabile come ipnotica o di condizionamento mentale
(vedi audio corrispondente al file 16 del
brogliaccio) c’erano il solito utilizzo di canto musicale
dettato e accompagnato, riferito a canzone degli
anni 20-24 della donna e
le anomalie vocali e comportamentali della donna ( l’ipotesi della
regressione guidata come utilizzo tipico nelle sètte non è mia è
un dato indicato dagli specialisti del settore ).
Dopo un ingresso delle persone
dopo 5 minuti, emerge
come il gruppo,
avvertito del mio arrivo, si allontanò infine dalla casa di corsa,e mi
apparivano emergere frasi pronunciate da cui
si ricavava una ipotesi di organizzazione,vistosa, una
ipotesi di posizione passiva della donna ( vedi audio al punto 24 delle
trascrizioni) oltre all’uso di frasi tipiche tutte valutabili nel
contesto , quali possibili conferme di tecniche di pressione.
condizionamento e pregresso trattamento. Il file del martedì pomeriggio
è l’unico caso di
integrale registrazione della presenza del gruppo, dall’inizio alla
fine .
Preciso infine per quanto
utile che per mia scelta nel periodo marzo-maggio 2009 mi recai da uno
psicologo ( V) dott. Paolo Capri con
l’incarico esclusivo di sottrarmi alla situazione affettiva che mi
legava alla donna, avendo io scelto per ovvi motivi di allontanarmene, consapevole
dei rischi che per pura generosità potevo
correre. .
Lo psicologo ravvisò uno stato di preoccupazione significativo, seguì
la storia, mi confermò di aver confermato che solo di uno stato di
ansia-stress accumulato si trattava, condivise e accompagnò la mia
scelta poi definitiva di non continuare a battermi per salvare una
persona da lui definita “ pericolosa “, gioì per la notizia che avevo
deciso di avere una nuova compagna, . poi avrebbe detto che null’altro
aveva riscontrato, comunicandolo per telefono al consueto solerte
psichiatra che invece “al volo” cercandolo gli aveva
“diagnosticato” in mia assenza, , in assenza di incarico
professionale riguardante la mia persona, , in assenza di riscontro dei
dati OGGETTIVI da me indicati, e dopo non
avermi più visto e sentito per cinque mesi , che di
delirio e psicosi si trattava. e impose il
suo pensiero diktat al suddito psicologo (
qui ironizzo sui rapporti “ para gerarchizzati” tra le due categorie
professionali ) .. Il tutto riferitomi dallo psicologo
suindicato, da me interpellato di recente, avveniva
un giorno prima del fatto o in concomitanza del fatto , oggetto
del capitolo. subito dopo ..
Se ce ne fosse ancora bisogno
chiarisco in modo univoco, deciso ed
equilibratamente consapevole che la “ VICENDA A
MONTE” certo indiziaria all’inizio, ma con indizi audio ,
di contesto e testimoniali ( Paolo Ferraro ) già concordanti
avrebbe forse, in ipotesi potuto oggi
essere così titolabile “ CONCLUSE LE INDAGINI
SU SETTA NELLA CITTADELLA MILITARE, IN PALAZZINE CIVILI ABITATE DA
UFFICIALI DEL’ESERCITO E MILITARI DI VARIA APPARTENENZA“. Ma
non è questo che ora interessa. nè interessa il fatto che quelle
registrazioni costituiscono una obiettiva testimonianza audio, di
rilievo anche scientifico valutabile . Interessa che la NON
notizia, accuratamente segretata a “tutela della mia privacy” e non
uscita mai era “ACCERTAMENTI AMMINISTRATIVI SU MAGISTRATO DELLA
PROCURA DI ROMA CONSEGNATO ALLA PSICHIATRIA
(DEVIATA)“.
Resta un tema oggi . . Perchè
una
psico-setta pseudosatanica non doveva o poteva esistere
proprio lì, nel
cuore della cittadella militare, dove erano state trovate tracce all’aperto di rito,
dove persino la circoscrizione aveva denunciato una sparizione sospetta
di animali e gatti da altri associata a questa presenza inquietante di
cui si vociferava ritengo, in modo preoccupato , in una città
dove ne sono state monitorate almeno cinquanta , Perchè la presenza
di ragazzini nel contesto che si
ricava dall’audio doveva essere inesistente?! Perchè un magistrato che
conosceva personalmente la donna, , che ne sapeva individuare la
completa alterazione vocale e comportamentale, che aveva raccolto
decine e decine di indizi e prove , audio documentali, dichiarazioni
della donna, indicazioni su possibili persone che avrebbero potuto
testimoniare, doveva essere/diventare un
visionario pazzo ?!
.Ma oggi so che questo è anche un clichè imposto ad adepti sottrattisi
e che “ Il Santa Maria della Pietà “ è uno strumento anche, un
potere piegabile e strumentalizzabile, sulla mia pelle..
oggi organicamente "arruolato " .
II.
LA DENUNCIA CIRCA IL FATTO SUBITO E LA "PROPOSTA" DI TSO ILLEGITTIMO
IMMEDIATO-PREMEDITATO. . L’ACCOMPAGNAMENTO COATTIVO AL SANT’ANDREA: il
sequestro di persona di un magistrato di cassazione che sapeva e
poyteva capire troppo.
Come sopra indicato la mia
vita era
regolare, normale, fatta degli impegni di lavoro e professionali
ordinari . Avevo una normale relazione con una signora , cercavo solo
ancora per un po’ di aiutare la donna ed il figlio.
E qui faccio la mia
terza autocritica psicologica, che stupirà chi legge. Anche io
mi ero arreso, per la prima volta e spero ultima in
vita mia , non richiedendo come la mia
coscienza imponeva la riapertura delle indagini.
Poi mi arresi alla impossibilità di tirare fuori dalla situazione in
cui si trovavano, due persone cui volevo anche bene.. Scrissi una lunga
mail, in data 15/5/2009) di addio alla donna , dedicandole anche una
poesia . Era la mia dichiarazione di finale impotenza e
contemporaneamente il manifesto della mia sensibilità.( ALL
11). Sarebbe stata presa poi come argomento a
conferma di un mio stato patologico . Peccato che da
tutto ciò che scrissi trapelava
sensibilità ed affetto che la poesia ( un acrostico, per la precisione
) racchiudeva una conoscenza profonda dello stato della donna ed un
segnale finale di amore ( ormai cristiano ) disinteressato, a fronte di
una quantomeno ragionevole attendibilità
delle mie conoscenze e della mia ipotesi di ricostruzione.. Anche
questo ho subito . La manipolazione dei miei
sentimenti reali e aderenti ad una realtà correttamente ipotizzabile ,
( si badi che la donna di sètta aveva parlato
espressamente al telefono ) la manipolazione del
reale rapporto generoso e di aiuto che avevo mantenuto con la
donna, oltre a varie inaccettabili manipolazioni della mia
identità ..
Dopo la mail, passati pochi
giorni, il martedì 19 Maggio del 2009 mi recai al lavoro
verso le 10 e
30 ( avevo impegno di spesa da adempiere prima, e tornai verso le 15 e
30 dal lavoro. . Salendo per le scale che portano al secondo piano
della villetta in cui abitavo, , al primo piano una gentile coppia di
signori anziani, appena arrivato sul terrazzo grande su cui dà la porta
della mia abitazione, notai la sdraio da me utilizzata il giorno
precedente per prendere un po’ di sole, completamente incenerita .
Subdorai da chi poteva essere arrivato il “pensiero”, chiesi alla
signora del piano di sotto , se ed a che ora avessero sentito odore di
bruciato. Mi comunicò di sì verso le 12 e 30. Decisi questa volta di
andare alla locale stazione CC e feci una mera denuncia
anòdina ed equilibrata (
ALL 12 ) senza neanche alludere a possibili riferimenti. Precisai solo,
insospettito dalla circostanza, che risultava sottratto e non bruciato
l’asciugamano posto sulla sdraio, su cui mi ero poggiato senza
maglietta per prendere il sole il giorno prima. Appena
tornato a casa giunse un colonnello, credo, della Compagnia Cassia,
accompagnato da due ufficiali, che, di sua iniziativa, avvisato sempre
di iniziativa dalla stazione CC Prima Porta., intendeva effettuare un
sopralluogo. Accolsi la gradita iper-tempestiva visita, : effettuarono
sopralluogo, rilievi fotografici e repertamento della sdraio
integralmente bruciata. Nel recarci all’esterno trovammo insieme
sull’altro lato del terrazzo un sigaro posizionato o comunque situato
esattamente al centro di mattonella . Non l’avevo visto prima né io né
lo avevano visto gli stessi operanti . Anche il sigaro fù repertato. Io
nel frattempo mi ricordai che conoscevo nella palazzina da dove ero
andato via persona che fumava spesso, vistosamente all’aperto proprio
sigaro che mi sembrava di quel tipo, . MA nonostante la associazione
mentale vi fosse stata, nonostante il fatto seguisse di pochi giorni la
conoscenza dell’audio estratto da parte della donna e di qualche giorno
una mail di “saluto” tutta da leggere .. . non ne parlai al
colonnello, volutamente, anzi mi guardai dal farlo,
perché il fatto, , più che come una intimidazione o minaccia, mi
suonava curiosamente più come una provocazione finalizzata ad una mia
reazione. Il
colonnello entrò in casa mia , da me invitato, vide che ero incerto e
preoccupato sul parlare o nò del “sigaro”, insistette cortesemente, io
più volte non portai a compimento alcun discorso sul punto, infine con
una intuizione o colpo d’ala, mi chiese diretto “ lei
ha mai avuto a che fare con sètte sataniche “ , io
non risposi esplicitamente , , dissi che potevo solo dire
che avevo scelto di allontanarmi dalla abitazione di via …dei
Bersaglieri ……… otto mesi prima, e che avevo denunciato “ fatti” alla
Procura di Roma , non creduto ( questo era il
mio convincimento).
Nel frattempo decisi di far
sentire
l’audio a mio figlio Fabrizio, con cui avevo tentato di far
capire in
due telefonate precedenti la storia, e comunicai per telefono prima
alla mia ex moglie e poi a mia sorella il pomeriggio del giorno dopo il
fatto. . : Da parte di mia sorella trovai incredulità e fastidio, due
telefonate dei mesi precedenti avevano evidenziato un atteggiamento
simile . NON ALTRO. Nessuna allusione ad
altro, mio figlio solo manifestò una incredulità tale da impedirgli di
ascoltare anche ciò che era ascoltabile con il rudimentale strumento
del lettore CD di una auto.
Qui debbo fare la mia
quarta autocritica psicologica.
Cercavo di far capire la situazione, non riuscivo a capire perché
non
comunicassi su quel piano, cercavo forse comprensione affetto lealtà da
chi poi ha dimostrato tali sentimenti nel modo che appresso dirò.. Far
partecipare e sentire i miei parenti era diventato importante
perché mi sentivo negato nella mia
identità storia e realtà . Una reazione psicologicamente debole.?!
Forse , certo, ma comprensibile..
.
Il mercoledì mattina
successivo mi recai in ufficio e avvisai del
fatto Procuratore ed aggiunto che era presente , ,
dissi con tono un po’ irruento, ma non aggressivo, che quel sigaro
aveva un possibile nome, che feci anche, che ora mi era successo un
fatto in casa, che la ipotesi di attribuzione a quelle persone del
fatto era probabile ( anzi per tentare di aprire una disponibilità
manifestai una “certezza momentanea “ …. ) e che
quelle persone ( ne avevo individuato, tra nomi e voci, un numero
oscillante, tra 11 e 12 di vario sesso ed età dall’audio che la donna
indicava di non poter ricondurre a volti concreti .
(VEDI MAIL citata), sapevano bene che le potevo conoscere
in parte ed anzi avevano sentito ormai le loro voci registrate fatto
RISALENTE AL MAGGIO 2009 (confesso
che la consegna dell’ultimo CD era intenzionalmente anche un po’
provocatoria , sapevo che potevano uscire allo scoperto, non
immaginavo però come).
Che le perone indicate fossere bn presenti nella vita della donna lo
ricavai abche da due meil , di cui mi sono riservato di parlare a
richiesta di codesta Procura . . . . Mi allontanai dicendo che ora
dovevo pensare a tutelarmi, non senza aver fatto leggere la denuncia al
procuratore. Poi parlai con l’aggiunto indicato e l’altro PM che
seguivano “affettivamente “ la vicenda , ripetei senza tentennamenti ed
in modo deciso , che ora dovevo andare a far presente la possibile
situazione a Perugia e che poteva uscire all’esterno
la storia, allusi ai giornali e precisai .. “ non sono scemo ..
non mi esporrei mai personalmente “ e intendevo
dire che mi stavo solo sfogando della situazione
nella quale mi ero infine trovato.
Il pomeriggio mi recai dalle
bambine, le portai a casa all’uscita della scuola, una non trovata
all’uscita perché la madre si era letteralmente dimenticata di
avvertirmi che era in gita scolastica. Le telefonai OVVIAMENTE
ALLARMATO , mi rispose inizialmente “ come, non c’è ?! “ io confermai
più allarmato non c’è .. poi mi disse “ ma stà in gita “ . Tutto
questo sarebbe divenuto in un racconto fatto
da non so chi e poi riferito così . Io avevo detto
che mia figlia era stata rapita dalla sètta satanica. Una
oscenità falsa , inventata probabilmente in uno stato
di isteria o in mala fede da
qualcuno . Io non
avevo mai pronunciato quelle parole, e neanche per
un istante avevo pensato una scemenza simile !!!!!
Il
mercoledì sera comunque due miei "amici" (Fabio ed Angela) su mia
richiesta telefonarono alla mia ex moglie e gli esposero che si sentiva
quello che dicevo e che quello che mi era successo il giorno prima era
semplicemente vero. Questo perché cercavo solo di far capire ai
miei presunti “familiari “ una realtà RIFIUTATA e perchè
ovviamente presumevo una pur assurda "buona fede "
loro.
La sera verso le 20 e 45
mentre ero
in macchina fui raggiunto telefonicamente da mia sorella
che cercava
insistentemente di sapere dove fossi. Ricordo ancora il
tono insistente e falsamente vellutato delle
domande . Doveva assolutamente sapere dove mi trovavo in
quel momento, a distanza di un giorno dal FATTO VERO
REGOLARMENTE DENUNCIATO REGOLARMENTE ACCERTATO e di sette
ore dal mio riferire suindicato.. Dissi semplicemente la verità (
stavo andando a trovare un amico ), non senza essermi chiesto
il motivo di quella insistenza..
Il giorno dopo andai
regolarmente
in ufficio, ma ricordo ancora cosa mi disse il Procuratore
a tù per tù
il giorno precedente alle ore 13 c.a. con tono durissimo
ed aggressivo “ è stato uno zingarello”..
Allibito non risposi salutai e tornai in ufficio. La sera del Giovedì
avevo un appuntamento a cena con la mia compagna di allora.
Alle ore 15 e 21 dal
suo cellulare al mio numero di cellulare,
mi aveva telefonato la ex moglie dicendomi che voleva sentire
anche lei
le registrazioni ; in fondo, pensai, le avevo stimolato la curiosità ,
forse si era rotto quell’incomprensibile muro di silenzio e rifiuto. Mi
ritelefonò poi in ufficio dopo un’ora circa ,
questa volta dal numero di studio a chiedendomi la conferma della mia
presenza in casa alle ore 18 e 30. Mi richiamò una terza volta alle
ore 18 e 10 al mio numero di casa dal suo numero di
cellulare per assicurarsi che fossi in casa ad attenderla . Sono
preciso sugli orari perché li trascrissi nelle condizioni e
nell’ambiente che indicherò, subito, i primi due giorni , mentre
scrivevo una prima bozza di atto, per quello che avevo subito.
Alle 18 e 45 in lieve ritardo
arrivò a casa la mia ex moglie (i cui rapporti con me ho già
precisato). Chiese di sentire le registrazioni, .posizionai un CD di
file non
ancora definitivamente puliti sul lettore cD, iniziò ad ascoltare, FINGENDO INTERESSE,
dopo pochi minuti sentii suonare alla porta.
Erano due infermieri, due
vigili
urbani, un medico, una psichiatra mai vista, il figlio Fabrizio del
primo matrimonio (anche lui coinvolto ?! perché ?!) .
Entrarono,
aperta la porta ed io allibito capii che stava succedendo
l’impossibile. La mia ex moglie si defilò in silenzio, senza salutarmi
e strinse però la mano alla psichiatra con un saluto di intesa
( !!!) .
Rimasi calmo, nonostante tutto, anzi ricordo che pensai istantaneamente
“ se è quello che penso non ho alcun modo giuridico di difendermi. Ma è
tutto assurdo ed illegittimo”. Ripassai mentalmente le mie nozioni
teoriche sulla privazione della libertà mediante la procedura del TSO e
dissi, dopo aver salutato tutti i presenti con educazione, . per prima
cosa ai due vigili urbani “ vi prego di rilevare che io
sono perfettamente sano, tranquillo , equilibrato, e di annotare tutto
ciò”..
Poi dissi che avrei voluto immediatamente illustrare una querela
facendo cadere il discorso, subito ( come facevo in quelle
condizioni a motivare in fatto, non sapendo nulla, e il diritto mi era
chiaro già in quel momento ). Chiesi di poter fare una telefonata a mio
padre, che trasecolato ( ma solo perchè l'iniziativa non era passata
per lui ) cercò a mia richiesta, a sua volta, di chiamare il 112
senza riuscire a trovare un interlocutore solerte, peraltro era
del tutto giustificabile la
indicazione di una impossibilità ad intervenire in un contesto così
come descritto da mio padre al telefono,. . Un infermiere robusto mi
aveva seguito mentre mi muovevo compassato e rispettoso, fino al
telefono, con atteggiamento vagamente duro e pronto ad intervenire
( in caso di inghiottimento subitaneo della cornetta, mi
si passi la battuta ...). .. Poi mi sedetti al tavolino
del salone ,e con calma,
chiesi alla dott.ssa le ragioni della sua cortese visita , di
declinarmi cortesemente il suo nome per averne conoscenza. Ricordo che
disse De Minnis o qualcosa di molto simile .
Alla medesima dissi solo “ Le
assicuro che sono perfettamente compos mei, non ho nulla, non ho fatto
nulla. Non ho mai avuto nulla. Sono calmo e sereno, attendo la mia
compagna per andare a cena fuori. Sono in perfette condizioni di salute
fisica, privo di qualsiasi patologia che possa giustificare in alcun
modo un TSO, non ho mai avuto alcun disturbo, dormo e vivo
regolarmente, .. lavoro tranquillamente ” , poi pensai
alla denuncia di due giorni prima integrando le mie dichiarazioni con
la frase “ guardi che io ho solo denunciato due giorni fa
un fatto vero ai Cc, ecco la denuncia “ che le porsi:
non la guardò se non per un istante. Poi stilò sul
momento un certificato.
Una “diagnosi” fatta dall’ ascolto
compassato di un uomo colto e calmo che parla per poco più di di due
minuti. . , fondata sulla non conoscenza mia e su
qualcosa che evidentemente le era stato detto da
chi, come, perché non lo potevo sapere,..
A fronte di una “chiamata “ al 118 priva di senso. Gli infermieri e i
vigili urbani, per la verità un po’ intimiditi dalla strana situazione
, , pronti ad intervenire in caso di mia opposizione o
resistenza. Discesi le scale di casa affranto, in silenzio,
umiliato subii
l’accompagnamento coattivo e
ravvicinato dei due infermieri, uno dei quali proprio il robusto
controllore diretto, era divenuto già dubbioso, quasi affettuoso.
Entrai in una autoambulanza e fui trasferito al reparto psichiatrico
dell’Ospedale Santandrea .contro la mia volontà, e non potevo oppormi,
sapevo bene quali pericoli ulteriori potevo correre . Poi avrei saputo
a distanza di tre giorni che ero atteso al San Filippo Neri, ma non vi
erano al momento posti disponibili. In stato di costrizione, vioè
contro la mia volontà coartata , rimasi in sala di attesa dell’ospedale
con tutto il corteo che mi aveva “ gentilmente accompagnato “.e che
ormai neanche più mi controllava . Tanto ero composto e tranquillo
fuori ( dentro disperato dalla incomprensibile situazione ) che lo
stesso infermiere indicato prima, mi disse, “ non ho mai
visto una situazione del genere.” poi “ stia
attento. La dott.ssa ha insistito per farle dare il codice rosso .....“.
Lo ringraziai con dolcezza.. Gli chiesi anche di
ricordarsi tutto e di dirmi il numero della autoambulanza. Poi
da me dimenticato, perché non annotato subito. Ma lui di me si ricorda,
certamente ..
Verso le 21 erano in fila
davanti a
me a distanza di dieci metri c.a il fratello che non
sentivo da anni ,
mia sorella che avevo sentito per telefono poche volte nei precedenti
mesi , la mia ex moglie e mio figlio Fabrizio Attendevano che fossi
effettivamente ricoverato mi guardavano da lontano e comunque non mi
parlavano. Ricordo solo uno sguardo ad un certo punto che non
dimenticherò mai più ed una mossa ed un sorriso che non oso definire ...
Verso le 22 piombarono disperati
la mia affettuosa amica di allora (
W) Angela (
che , per inciso, aveva ascoltato e valutato gli audio, rabbrividendo
alle presenze riscontrate ) e un mio amico . (
X) Fabio Ravagnani da me informati al
cellulare. . Parlavano con me . Gli altri, in particolare mia
sorella, li guardavano con DISPREZZO vistoso. . La mia
compagna di allora mi raccontò poi l’atteggiamento da lei
subito, ad opera di mia sorella.
Continuai a rimanere calmo, cercando di capire la situazione, raccontai
allo psichiatra dell’accettazione che tutte le persone familiari
presenti, ad eccezione di mio figlio, avevano gravissimi antichi dissapori
loro e problematiche loro , e
che io non ne avevo con loro e che non sapevo che cosa
poteva essere successo..
Lo psichiatra dell’accettazione annotò che prospettavo come nemici i
familiari ( ?!?!?! ) . Non conoscevo la logica psichiatrica dire che
non avevo problemi io con i mie fratelli ma loro con mè era dire che li
vedevo come nemici miei .. Una equazione arbitraria, a mè parve., io
non avevo mai provato alcun sentimento negativo nei loro confronti ,,
il loro grave conflitto psicologico nei miei confronti non mi
coinvolgeva , ma era arcinoto, persino alla mia ex
moglie . Verso le 23 e 30 infine entrai nel reparto
psichiatrico DOPO e costretto a convertito a mia
tutela il sequestro subito in
proposta di TSO "volontaria",..Quale
volontarietà ci fosse in quella situazione è dato
immaginare a CHIUNQUE. : era una scelta necessitata (
nonostante la avanzata giurisprudenza amministrativa sul punto
.).
I
miei “parenti” si erano allontanati un’ora prima certi del mio
ricovero. I miei amici mi accompagnarono alla porta
disperati e
sconvolti. Io dissi loro di stare tranquilli. La verità sarebbe emersa
prima o poi.. A distanza di due giorni dalla denuncia di
un fatto e di un giorno dalla mia comunicazione del fatto
, venivo di urgenza ricoverato, privato della mia
libertà per oltre tre ore coartato ad
usare un “ ricovero volontario “ a fronte di una mera proposta di TSO
RADICALMENTE INFONDATA ED ILLEGITTIMA, e dopo tre ore e più di
privazione della mia libertà non giustificata dalla mia libera
decisione né dal mio stato.
Richiamo solo le seguenti
circostanze: IL TSO può essere
ordinato dal Sindaco solo, in presenza di due certificazioni
mediche che attestino che : 1) la
persona si trova in un stato di alterazione tale
da necessitare urgenti interventi terapeutici 2) gli interventi urgenti
e necessari siano stati in
precedenza proposti ed espressamente rifiutati 3)
non sia possibile adottare tempestive misure extraospedaliere . La
proposta deve essere concretamente motivata
ex ante, poi.
Io ho subito una
coercizione , in assenza di alcun contatto con
psichiatri o medici, in costanza di
una mera frequentazione per assistenza psicologica di uno psicologo che
unico a frequentarmi e per il solo scopo sopra indicato, ha ribadito
per telefono l’esclusione di patologia psichiatrica di un qualche
possibile rilievo, indicando solo uno stato di ansia Ammenochè si
ritenga non equilibrato affermare “ ora debbo informare
Perugia del contesto cui può essere in ipotesi ricollegato l’ultimo
fatto e tutelarmi.”. Non sapevo concretamente chi
attivò il 118, chi preparò la cosa, in
che modo , sulla base di quali elementi,, sapevo solo che era
stato effettuato in forma di blitz immediato e
che avevo saltato la cena in pizzeria con la mia compagna.
Ma dopo avrei cercato
di capire, dopo tutto quello che ho poi passato.
I primi due giorni e
mezzo, tanto era grave la mia situazione, passavo
tutta la giornata fuori del reparto a
chiacchierare all’esterno dell’ospedale serenamente con i miei
amici, nulla mi fù dato, ,
mi chiesero se volevo un sonnifero, risposi che dormo, ho sempre
dormito e avrei dormito. Decisi di fare domanda di congedo
ordinario (non per non aggravare
l’ufficio, come si legge nella
dichiarazione che mi fù “proposta “ per
difendermi nell’ambito della procedura per dispensa dal servizio, ma
per tutelarmi, perché NON avevo bisogno di interrompere il flusso delle
ordinarie assegnazioni e perché all’inizio presi letteralmente la cosa
come una breve vacanza obbligatoria “non
gradita ).
Fu un mio ritenuto amico
(Z) Fabio
Sirgi che
addirittura mi accompagnò in macchina per prendere i vestiti: i miei
fratelli che mi volevano tanto bene erano spariti e la documentazione
che pensavo indispensabile a chiarire ogni equivoco. Ritornai
all’ospedale addirittura con la mia auto.
Mi venne a trovare il personale
che lavorava con me (AA) dott.ssa Alessandra Carloni, Amedeo
Gnocchi, Antonio Vitello, Goracci Donatella ) stordito,
stupito scioccato da quello che accadeva.
Venne inopinatamente e di
nascosto presso la struttura la mia ex moglie che chiese
sempre di nascosto da me “
la mia certificazione “ per portarla in ufficio “:: così aveva motivato
al medico chiamato all’esterno.. IO avevo chiesto le ferie. Spiegai
brevemente al medesimo medico credo, che mi aveva comunque avvisato,
che non potevano accedere ad una tale richiesta e gli chiesi di
“respingere al mittente la richiesta
“ segnalandogli la necessità di ricordarsi della richiesta
orale fatta . . .
Ricevetti addirittura una telefonata dal marito di mia sorella, che mi
invitava a produrre la certificazione medica che serviva all’ufficio.
Lo trattai con sussieguo e distacco . Perché insistevano
così tanto su una cosa del genere ?!
[A distanza di dieci mesi
circa la mia ex moglie sbottò in una frase che mi lasciò
esterrefatto , “ pure al procuratore hai fatto vedere
la relazione degli investigatori quando ci siamo separati “
e solo due mesi fa ammettendo la sua partecipazione al blitz, peraltro
evidente , “ me lo chiese una persona autorevole “
. Non so da chi abbia saputo che in
effetti feci vedere quella relazione .investigativa che la riguardava ]
Mi venne poi il
giorno dopo a trovare inaspettatamente un
collega .( Y ) dott. Filippo Vitello Nessuno
sapeva nulla , tutto era stato tenuto
accuratamente riservato, a tutela della mia privacy (?!). ma
il collega aveva saputo che ero ricoverato …e “alternativamente “ dove,
non lo vedevo che di rado in ufficio se non una o due volte a
settimana, , di solito dinanzi alla macchinetta del caffè o quando
l’uno o l’altro avevano bisogno di tabacco per la pipa o di accendere.
. Al collega che era venuto il giorno dopo la mia ex moglie, raccontai
brevemente la assurdità della situazione e forse dissi
qualcosa di più sulle ipotesi che andavo facendo.
Il nome del collega compare in
una missiva che fa parte del fascicolo per dispensa “ Ho
saputo dal collega Filippo
Vitello che … “ ( ALL
17 ).
Il venerdì parlai con lo
psichiatra ( BB ) dott.
Paolo Girardi responsabile della struttura, spiegai
che gli unici input aderenti alla realtà potevano provenire solo da
chi mi frequentava effettivamente nell’arco delle quattordici ore di
veglia. ,
che sarei stato sereno, se non mi fossi trovato lì, senza capirne il
perché, scherzando sulla pizza persa il giovedì sera, raccontai la
storia a monte in una sintesi di non molti minuti, forse concitata, ma
più per lo scarso tempo a disposizione che per la situazione in cui mi
trovavo, , precisando “ la mia disgrazia è che si tratta di una
storia non ordinaria e che se non creduta non accertata, almeno nei
suoi fondamenti oggettivi indiziari o di prova, si presta a varie
supposizioni o manipolazioni “. Neanche immaginavo ciò che risulta
accaduto a molti testimoni di fatti analoghi …non conoscevo la
letteratura a riguardo e non avevo cultura investigativa sullo
specifico settore criminale.
Il sabato venne un altro psichiatra ( CCC
) dott. Ferracuti Stefano appositamente
chiamato ( me lo aveva preannunciato il primario, dicendomi
che era meglio affidare a lui la valutazione per la sua specifica “storia
professionale” ........ ).. Dinanzi a lui ed altri psichiatri
della struttura spiegai con preciso
ordine logico, cronologico e sistematico i fatti essenziali, ogni
volta mostrando la documentazione corrispondente . Perizia fonica, mail
della donna , mio allontanamento, fatti ragionevolmente udibili e uditi
anche da altre persone, fatto subìto
il 19 Maggio, incomprensibilità della situazione in cui mi trovavo,
conflitto implicito con la procura che aveva archiviato il fatto,
e che qualificai come valutazioni contrastanti ( lì
peccai di diplomazia .. ma che forma patologica è quella che si
concreta in una espressione eufemisticamente conciliante ) .
Parlai con equilibrio vigore verbale normale, come sono sempre solito
fare e con le caratteristiche e presenza che sono note della
mia figura e persona. Ancor oggi sono perfettamente
in grado di rifare il racconto di allora .. identico,.. più sintetico,
come lo fù.
Non farei più l’errore di mostrare una mail di addio fatta di
sensibilità e sentimento umano, ad una platea di non “credenti ” in
mala fede od ottusi utili non consapevoli (vedi mail citata
sopra).
A distanza di dieci giorni
vidi sul tavolo delle riunioni e lessi (anche perché giravo come un
libero cittadino nel reparto) , la relazione stilata dal solo
psichiatra con " storia professionale adeguata "
e rimasi “ pacatamente terrorizzato “: veniva
stravolta la analisi del mio periodare, la coerenza logica e
cronologica di quello che dicevo veniva caricaturata in
astratto con formule linguistiche trapiantate
da etichette psichiatriche precostituite. Non
un giudizio concreto,
non un riferimento concreto a quello che in concreto avevo detto, non
una analisi concreta legata al mio pensiero od alle concrete modalità
espressive ( ESEMPLIFICATIVAMENTE:: : questo passaggio logico è
arbitrario per questo motivo, , quella circostanza riferita appare
inverosimile per questi concreti motivi, quella consecuzione del
racconto è inadeguata sotto il profilo logico o cronologico perché ….
Qui manca il nesso causale .. e così via ) . Solo frasi che poi da
me immediatamente imparate a memoria ( tanto ero
psicotico o stavo male ) avrei ritrovato nella descrizione di patologie
di varia gravità
Le valutazioni solo
astratte formulate
ritrovate nelle descrizioni delle patologie. Quello che dicevo,
come lo
raccontavo, come lo analizzavo incompatibile assolutamente con le “
etichette astratte “. “ manualistiche “. Capii
allora per la prima volta che c’era qualcosa
di veramente grave , “forse” nel
metodo psichiatrico ........
Il giudizio formale ed
astratto formulato non si ancorava né si poteva
ancorare a esemplificazioni ed indicazioni concrete . Vizio
metodologico ?! Ma tolto il mio nome e cognome come si potevano
riferire a me formulazioni astratte pedissequamente ripetute ..
?!?!
Mi ERA INVECE stato indicato a
voce
lo stesso giorno, da quello psichiatra, che dai test che
avevo
compilato, emergeva uno stress non particolarmente
significativo, due tracce sopra la riga mediana.
Replicai semplicemente e un pò seccamente “ ma lei al posto mio, in
questa situazione come starebbe , come ,vuole che io stia pacatamente
sereno anche dentro ?!” ). Fuori e nel comportamento lo ero, visibilmente
. Ricordo
ancora che un infermiere si fece scappare una battuta a riguardo sulla
mia situazione e sulla stranezza della mia presenza nel reparto, , fui
quasi corteggiato da una simpatica addetta al reparto , certo non
avvezza a ciò con i malati che a loro volta mi chiedevano
esplicitamente perché uno che si comportava come me stesse lì. NON
SAPEVANO CHI ERO E CHE MESTIERE FACEVO, lo dissi solo dopo quindici
giorni a due di loro, apparentemente meno gravi sotto il profilo della
salute mentale, a mio giudizio ). ,
L’avvocato di mia “fiducia” e
“ di fiducia dell’ufficio“ (sopra ho chiarito
la dizione)
si era riunito con il primario e lo psichiatra suddetto, ma
l'oggetto
ed il contenuto della riunione a me rimasto ignoto, ed intervenne poi su
un nuovo tema sopravvenuto, sostenere la causa anche mia che ormai era
non utile che fossi trasferito al San Filippo Neri . Vi
era infatti una esplicita richiesta, mi si disse, di
trasferimento presso quella struttura ospedaliera reparto psichiatrico ,
, motivata per ragioni territoriali,., ma un
infermiere anzi credo il caposala mi avvertì dicendo, che qualcuno
aveva detto che lì mi conoscevano bene.
. Non posso sapere se ciò fosse vero ma presumo che fosse attendibile
l’indicazioni fornitami per mera stima dal lavoratore . ( VEDI richiesta
di sequestro di ogni documentazione esistente presso quella struttura. )
. Io lasciai l’avvocato solo, a perorare la causa
generale ,
Ma mi fù confermato che non disse una parola su ciò che aveva
ascoltato, non sprecò una parola sulla corrispondenza tra il trascritto
e l’udito, non spiegò nulla dei fatti a monte che non compresi o
manipolati erano l’unico possibile appiglio, E
certo non erano “stati contestualizzati . ” per assenza del
contestualizzatore da sequestro di persona in costanza di mera coattiva
proposta di TSO, violata ogni regola sostanziale e formale, , e
successiva necessitata, coartata e e non libera,
"conversione" in TSV.
E
sia chiaro, avrei il giorno successivo subito indicato che non
intendevo rimanere ma la equazione , che mi si ripetè più volte era
consenso al TSV revocato = TSO al volo : il sequestro di persona
continuava ...
Lo strumento del 118
era passato apparentemente per
una parte della mia disastrata famiglia. L’Abele buono ,
bello,
intelligente, stimato , purtroppo idolatrato dal padre ( qui la radice
principale dei “problemi famigliari “ unitamente alla distanza di età
dai miei fratelli minori e vari altri problemi LORO ) era in ginocchio
e non sapeva il perché. .
Ricordo un particolare un
fatto, che mi incuriosì: l’avvocato di mia fiducia più
volte mi chiese “ ma lo psichiatra .. l’ha mandato
l’ufficio ?! “ voleva a tutti i
costi sapere la mia opinione. Non
certo le mie conoscenze a riguardo . E’ ovvio .. che potevo sapere io
.. poi era uno psichiatra destinato anche al Sant’Andrea oltreché al
San Filippo Neri , dove sapevo ero atteso per competenza
territoriale ?!
Il
secondo particolare era ancora più curioso. Mi disse che lo psichiatra
autore della valutazione surriferita gli aveva chiesto uscito e
reicontratolo “ non avrà mica registrato quello che ha
detto?! “ e ricordo che il mio avvocato di fiducia per
due volte ripetè la domanda a mè “ ma
non hai registrato, vero ?! “ . Risposi nò. E come potevo
.. Allora pensai ingenuamente che si cercava una mia patologia
investigativa .. …. Curioso
però, perché avrei dovuto pensare di investigare su professionista
appartenente ad una struttura pubblica, solo su uno poi, e perdipiù
registrando quello che dicevo io ?!
Bah ?!
Venne mio padre a tentare di
parlare con la struttura, tardissimo, stravolto ;ricordo un
particolare ,; disse che aveva ricevuto , una telefonata (!!!)
pervenutagli di mattina verso le 10, credo.(
fatto riscontrabile dai tabulati ..
) . . Una signorina lo aveva convocato , , ad una certa ora, credo le
13, presso il San Filippo Neri indicandogli che il primario di tale
struttura lo attendeva. In autobus perse ore intere , arrivato lì
aspettò credo due ore , nessuno sapeva nulla, nessuno lo aveva cercato
.Riuscì a ritornare al Sant’Andrea con gli autobus alle ore 18 e 30 e
parlò , convinto di far conoscere la verità su mè ed i fatti, con uno
studente barbuto solo medico di pronto soccorso , credo al terzo anno
di specializzazione, in psichiatria. . Ovviamente della “convocazione “
nessuno sapeva nulla, neanche al Sant’Andrea. E chiese
ripetutamente lumi a riguardo,
Debbo qui rammentare che mio
padre
era in parte vergine portatore di conoscenze maturate in 54
anni di mia
conoscenza , nulla ( credevo ) sapesse di ciò che era accaduto alle mie
e sue spalle in quei mesi , NON conosceva lo psichiatra
degli incontri “ clandestini “ con i miei fratelli io credevo . Ma
sarei stato eclatantemente smentito dai fatti (e da un suo
" diario " da me acquisito nel Dicembre 2011 : aggiunto oggi il
dato) .
Solo successivamente sarebbe
stato portato dinanzi al suddetto, per “incontri familiari”, mi
raccontò.
III. Il ricovero
“volontario” (?!) da me subito al
Sant’Andrea.. La indignazione e stupore di tutti coloro mi conoscevano.
Una "terapia" per una patologia che non potevo avere. Uso di farmaci e
effetti primari e secondari. Il controllo permanente sulla storia.. "
se la ricordavo e se ne parlavo.."
La sera del Sabato o forse la
sera
della Domenica la imposizione della prima terapia a base di
antipsicotico orale , consigliato anche per i casi di schizofrenia , in
dosaggio iniziale forte . Subii, non avevo scelta, fui docile e
collaborativo ( gergo psichiatrico ) solo dicevo ripetutamente “ non ho
nulla, stò bene , , non datemi farmaci che incidono sulle mie facoltà
mentali, . Tutto ciò che ho ipotizzato ed argomentato risponde a dati
verificabili in mio possesso. Non ho mai creato artificiali
ricostruzioni di fatti inesistenti, erroneamente percepiti,
erroneamente interpretati, erroneamente ricostruiti. Dormo ho sempre
dormito, lavoro e lavoravo regolarmente “. Non potevo difendermi
( e l'avvocato di fiducia dell'ufficio era stato l'ulteriore inganno
che mi aveva travolto ) .
Cercai di far sentire poi le
registrazioni audio non pulite, facendo visionare i pochi
brogliacci a
disposizione , recuperati a casa. Lì l’ennesima sfortuna, i computer a
disposizione della struttura non avevano che un sistema primordiale
forse ancor meno dei meri chip audio sulla sola scheda madre, e non
avevano casse Tentai di far ascoltare con l’uso di due casse
rudimentali . Era tecnicamente impossibile … Lì
ammetto , pensai, così mi sono solo delegittimato. All’ascolto
distratto dei primi sette file .. la reazione era di estraneità ed
incredulità., in effetti si sentiva poco … ma quel poco o il di più non
avrebbero avvinto comunque la platea tardo pomeridiana di tre giovani
psichiatre, una carina, e del barbuto specializzando.
Nel
frattempo con pochi fogli ed una penna,, annebbiato e rallentato dai
farmaci scrissi i primi cinque fogli di appunti che concernevano la
richiesta di accertare , ricostruendo i fatti. Mi resi subito conto che
troppo poco sapevo e che uno scritto in punta di pur
patente illegittimità formale non
poteva essere utilizzato utilmente e tempestivamente da un ricoverato,
era un tentativo disperato. . . Scrissi anche una breve memoria sul mio
stile di vita, sulle persone che potevano confermare tutto, sulla mia
normalità assoluta. Rinunciai a presentarlo, ma ho conservato gli
appunti stilati sul momento a penna. Per ricordo. . Ero un paziente con
una patologia: se avessi scritto la Divina Commedia sarebbe stata solo
la prova di un delirio, se avessi scritto un manuale di diritto sul TSO
sarebbe stato un atteggiamento “ deliroide a sfondo giuridico “ , se
avessi argomentato sulle certe false informazioni e sui pessimi e
deviati rapporti con i mie “ parenti” sarebbe stata la conferma di in
“complotto” , una ossessione fatta di persone viste come nemici. Per
definizione in quel tipo di psichiatria che ho conosciuto
allora un parente vuole
bene: ( è il certificato anagrafico che conta , non
come lo vuole , se lo vuole, come stà, .se è in preda ad ansie
immotivate, ingigantite, ad informazioni falsate , vista la totale
mancanza di frequentazione diretta ,ovvero ad una psicosi sulla psicosi
altrui, ovvero perché in ipotesi non
vuole bene o perchè appartenga ad un coacervo di poteri ed interessi
non certo omologhi a quelli che ispirano il magistrato di
Cassazione Paolo Ferraro ) : dire la realtà più complessa
di rapporti e la loro storia, i fatti e problemi altrui è inutile.
Diventi automaticamente uno che inventa o vede nemici . Chi lo fa è un
“paziente “ che sproloquia.. Io in vita mia neanche
l’invidia ho mai curato . L’indifferenza sì .. …
Le medicine che prendevo
ritardavano i miei processi mentali, ero sempre più
affaticato nel
tentativo di non perdere la mia identità mentale ed umana, cercai di
spiegare tre volte a tre distinte professioniste fatti, e quant’altro,
ricordo ancora la gelida sensazione che provavo dal loro atteggiamento.
. ( con una significativa e "moretta" eccezione).
Rientrato in ufficio, subito
dopo
aver portato i panni sporchi in lavanderia, la stessa mattina delle
dimissioni, lavorai dal primo istante, poi portai al mare le mie
bimbe per una settimana, in camper, facendomi aiutare, anche per
cucinare,.. dalla loro baby sitter. Pur bombardato dalla sostanza
addetta a farmi dimenticare il fatto e/o la sua interpretazione e
ricostruzione e comunque a impedirmi di fare qualunque utilizzo “patologico” laziale
o umbro che
fosse, dei miei ricordi . Ritrovai una mia amica Cristina, lì al mare,
stetti molto bene con le bambine. Il ricovero mi aveva già fatto
perdere la festa di compleanno della mia adorata piccina.
Tornato a Roma , parcheggiato
il
camper, in vacanza andavo in piscina con la mia amica, e uscivamo la
sera , io ero pieno di interrogativi, troppe cose, troppo violente e
inspiegabili erano accadute. La mia amica resisteva bene anche al mio
essere diventato un bambolotto di plastica ,
privo di una sfera intima, .. quella che contribuisce alla
affettività.. Segnalai oltre al solito problema generale ( io
non avevo avuto mai niente di alcun rilievo tantomeno psichiatrico .. )
il problema collaterale all’ospedale, ed il primario con
atteggiamento munifico mi fece dotare di un certificato addetto
all’acquisto di un noto prodotto che interviene solo sul meccanicismo
della sfera annichilita dal prezioso altro prodotto anti-psiche
infestata da ricordi NON GRADITI.. Dall’acquisto
in quadri dose, ricavai previa ingestione di due pillole, ed a distanza
di 20 giorni , due idoneità strumentali a
mantenere il legame affettivo legato alla corporeità della mia
compagna. Io non provavo nulla , e nei due casi, mi sentii
generosamente dedicato a lei. Solo.
Ripreso lavoro e vita sociale
come
al solito normale, pochi amici scelti, i miei collaboratori, persone
scelte a suo tempo, (e fui fortunato) , frequentazione ulteriore delle
mie bimbe, solo di mio padre e mia madre e di rado di mio figlio grande
e sua sorella. Proseguendo l’interruzione “atavica “ dei rapporti con
i miei " malati " (ma pericolosissimi) fratelli.
Nel frattempo continuavo a
seguire/subire incontri settimanali, e poi
quindicinali, con una psichiatra teutonica, (DD ) dott.ssa
Iginia Mancinelli nel
corso dei quali ultimi veniva rinnovata somministrazione cutanea.del
simpatico prodotto denominato RISPERDAL in versione long act,
"morigerata " . Solo dopo avrei compreso che gli psichiatri del
Sant'Andrea non erano organici alla stessa masoneria deviata , e che
addirittura " la temevano " . . Unico tema di dialogo , se stavo
bene , chi frequentavo e qui e là , se ricordavo la
storia e se avevo cambiato opinione a riguardo. All’ultima
insinuante domanda dolcemente pressante rispondevo, solo con sguardo
tra il dolce, l’offeso e l’indignato. Avevo scelto
questa tattica. .
Fui
controllato e trattato così fino al Marzo 2010, più o meno.
Prendevo
contemporaneamente anche un prodotto orale destinato alla stabilizzazione
del’umore, così raccontavano , a mè, che in tre secondi avevo
controllato su INTERNET effetti controindicazioni e natura dello
stesso . . Rimanevo infatti stabilmente indignato e
stabilmente accorto. Ma
non potevo non prendere cià che mi veniva propinato perchè facevano
analisi e controlli continui e perchè, questo lo spiego a beneficio
ella collettività, non prendere un farmaco imposto equivale a
sottrarsi ala terapia e quindi a integrare il presupposto per un
ricovero coattivo . Continua a subire il
controllo “terapeutico” senza nulla obiettare ma osservando il
comportamento dlla psichiatra addetta al mio controllo.
Il collega non sapeva che io,
recandomi a prendere ascensore in piccolo corridoio
laterale e
limitrofo a porta chiusa , , avevo casualmente ascoltato
una piccola porzione della sua telefonata del 2009 sul TSO auspicato,(
e glielo tenni accuratamente nascosto,
sarei rimasto gratificato significativamente dal suo sguardo perso ed
arrabbiato, quando effettuai studiatamente la prima piccola discovery
nell’ottobre 2010, mi sembrò una conferma : ero io il
destinatario della pressione affettuosa ). Tremai alla notizia,
attesi la notifica , mi fù fatta dal Procuratore accompagnata dalla
battuta “ sai sono un po’ burocrati “. Non
so perché non sorrisi alla battuta.ma intimidito dalla situazione dissi
solo “io ho cinque figli .. “
L’altro aggiunto NELLO ROSSI preparò
la "mia" controdeduzione,
( allego copia della mail di trasmissione,
da lui a me, ( ALL 14 ) sulla trasmissione del file e deduzioni “mie”
stampate) non il collega difensore, che suggerì qualche modifica .
. Le “mie”
deduzioni falsificavano ed alteravano la realtà in vari punti ( “mio”
inventato stress lavorativo, “mia”
reazione successiva alla " fine di un rapporto", in realtà tenuto in
piedi, per altruismo e solo alfine di aiutare dall'esterno la donna ed
il figlio , “mia” decisione consapevole di
non incidere sull’attività dell’ufficio
presentando a suo tempo domanda di ferie ( !?!?!?! ) . Il fatto che io
compiaciuto seguissi ,( non subissi,)
una "terapia" “proficua “.( per me?!). Ma
il capolavoro fù l’abiura costruita con una arte menzognera
a me ignota
e da me impraticabile : “ E’ in tale contesto che va collocato lo
scritto del 23 novembre 2008. Uno scritto che è il frutto di tensioni e
suggestioni emotive avvertite, in quel momento, con eccezionale
intensità ma limitate ad una fase circoscritta nel tempo e che oggi
possono dirsi completamente superate ( così come è oggi assoluta e
totale la distanza dalle affermazioni a suo tempo fatte in tale
scritto).
Tale superamento è scaturito
dalla
esatta percezione delle grandi difficoltà derivanti dallo stato di
stress psicofisico e dalla scelta, meditata e responsabile”.
( e qui la maestria si fa
arte pura)
“ di intraprendere un percorso terapeutico comprensivo di un breve
ricovero volontario in una struttura pubblica.”. E già la proposta di
TSO la sua organizzazione a blitz, la mia costrizione e la
impossibilità di uscirne fuori non dovevano esistere. Ma perché?! in
fondo erano “alcuni” i mie “parenti” gli autori, ipotizzavo (senza
certezze ...)
Quando lessi le deduzioni”
propostemi mi illuminai dentro : c’era una "verità" da allineare
. Forse sarebbe bastato questo . Firmai con il cuore l’anima e la
sensibilità infrante.subendo la pressione della situazione senza difese
.. sapevo troppo poco .. ) Dovevo dire di mè ciò che non
pensavo e che
non corrispondeva alla verità dei fatti , e anche alla logicità di dati
ricostruibili …. ( e mi guardavo bene dal dirlo ………. Ero un leone
ferito a morte e coniglietto silenzioso mi finsi o se volete “ mi ero
fatto giunco “ seguendo un antico insegnamento … mentre la tempesta
imperversava.)
Le deduzioni non
bastarono, la
struttura del Sant’Andrea doveva certificare il mio stato
di idoneità
attuale e ancorarlo alla specificità della mia attività lavorativa,
chiesi il certificato consapevole del mio stato di completa salute
psichica ma mi fù sempre ancorato alla certificazione della forma
psicotica di “ eccitazione reattiva “Ero sempre un “malato”
(necessitato) sotto stretta sorveglianza..
La procedura di dispensa
andò al
plenum e fù richiesto da un membro politico, un generico
"approfondimento".. Lì ebbi poi la conferma della giustezza del mio
ragionamento . Fatta l’abiura, certificato il fondamento patologico
della mia denuncia, originaria, e santificata la mia inattendibilità
sul caso (ne ero l’unico accreditato analitico e credibile testimone)
nonostante il colpo di coda comunque non era più utile infierire su di
mè., così mi auguravo.
Seppi poi che con lealtà
necessitata
(vi erano un parere ufficiale coi fiocchi indiscutibile, emesso mentre
avrei dovuto star male e due anni di lavoro indefesso e normale ..
il Procuratore avrebbe detto di mè in commissione, “ Il dott.
Ferraro Paolo è un magistrato preparato, attento, scrupoloso, molto
affidabile. Ha sempre lavorato con attenzione, con scrupolo ed ha
esaurito sempre bene i suoi compiti. Ho portato le statistiche
comparate del 2009 e 2010 che sono il periodo che interessa. Etc
etc. E
la procedura fu archiviata dal plenum alla unanimità ( ALL 15 ) ma
“allo stato “. .
Peccato che uno in stato di
psicosi
reattiva non può lavorare, non può dormire, non ha contatti sociali di
lavoro e di vita regolari … La verità ufficiale si prendeva a cazzotti
da sola … .tutte e due le cose insieme non potevano essere vere .. ma
era vero quello che aveva dichiarato il Procuratore .. infine. E ormai
avevo la prova che tutto era stato ordito in ragione di ciò che avevo
scoperto ma anche che se avevo scoperto , in quella situazione non mi
potevo essere cacciato da solo . Difatti ero fuori gioco anche nella
certa progressione professionale, messo fuori gioco e sotto
permanente ricatto ( io che non avevo mai subito neanche un "ah " ).
A lungo mi sono
interrogato poi su
qual era il mio dovere di magistrato, il mio dovere morale, ben
consapevole dei rischi che correvo . Avevo passato trepidante le ferie
del Luglio 2010 , fatte a Roma, pronto a difendermi sul piano
amministrativo, ma con la paura di costruire argomentazioni che
avrebbero consentito in quella sede di pormi in in cattiva luce
strumentalmente. Disarmato . A fine Luglio la notizia, positiva
auspicata .. In famiglia passava la voce che ero stato “ miracolato “,
vista la “ mia malattia “. Come mi potessi sentire io dinanzi a tale
versione .. lo lascio immaginare e argomentare alla opinione altrui.
Ad Agosto 2010 tornato al
lavoro,
dopo trenta giorni passati a studiare la mia difesa
ed in
attesa, predisposi un vero e proprio piano di lavoro appuntato a penna
e depennato , passo dopo passo.
E studiai su INTERNET i
pericoli che
potevo correre sul piano “psichiatrico” .. valutazione critica
permanente = Delirio permanente.
La libertà di pensiero val bene
la
distruzione di una intera vita e di una professionalità. A parte altri
valori che neanche indico, ben più generali e a cui ho votato la mia
scelta di fare il magistrato . , Forza non puoi soccombere, mi dissi,
ci sono altre poste in gioco oltre la tua dignità.
I conti non tornavano più in
alcun
modo: inquadrare tutto come un errore colossale a catena
lasciava ,
quello sì, aperti “troppi buchi “, anche a voler prescindere da ciò che
avevo toccato e scoperto ; la somma delle artefatte e superficiali
valutazioni tecniche, le informazioni soggettivamente alterate dei mie
parenti non frequentantimi, ( magari caduti nel vortice per un male che
si portavano dentro loro ma anche questo non tornava ) giudizi od
informazioni loro pervenuti, la forza della negazione della parte
offesa donna “impaurita” ( chi aveva usato l’argomento ti facciamo
togliere il figlio ?! ) , l’eccesso di zelo psichiatrico da parte di
professionisti che fanno i CTU su incarico presso la stessa Procura ..
, la difesa dell’ufficio, la difesa di mè , sia pure in una “ forma
incisivamente falsificata “ poco compatibile con il concetto di
sostegno affettuoso , attuata, da chi, come, chi se ne fosse preso la
responsabilità visibile, se ci fossero state altre responsabilità. non
lo sapevo . ….
E il ridicolo della
situazione era
che mio fratello e mia sorella assumevano essere i miei salvatori … i
miei monitorizzatori , ed in prospettiva . altro ….. (che non oso
immaginare).
Sulla “fede” del primo
psichiatra
occulto e del secondo venuto il Sabato al Sant’Andrea avrei messo le “
mani sul fuoco “ , e c’era troppo che non quadrava, nel comportamento
paternalistico del primario. La teutonica psichiatra era,
credeva lei,
impenetrabile.
V. LA
DECISIONE NELL’AGOSTO DEL 2010 DI CAPIRE E APPROFONDIRE CIÒ CHE MI ERA
ACCADUTO.
Finita la tempesta andai a
salutare
il procuratore Capo, non lo vedevo dal Giugno del 2009,
salvo un
cortese incontro per le scale. Un po’ non ce ne era stata occasione.
Gli portai un fascicolo, ne
parlammo, mi accompagnò alla porta e poi,a bruciapelo mi chiese “ ma
perché quella donna ti voleva male ?! “
.. la domanda era visibilmente volta a misurare la risposta . Agii di
impulso scegliendo la risposta che lo avrebbe fatto “aprire“, Dissi
beh può essere che non abbia gradito la
consegna del CD e dei brogliacci … oppure
perché la ho lasciata “. La risposta del Capo fù chiara :
“ tu non stai bene, si vede”.. Tornai il giorno
dopo e dissi, “ premesso
che non so perché lei mi ha detto che quella donna mi voleva così male,
penso possa essere anche solo perchè la ho lasciata “. La
soddisfazione che provai alla sua risposta fù enorme “ oggi
si vede che stai bene, si vede che stai meglio … “. .
Io sapevo un po’ di più e anche
il Procuratore era contento di sé , della sua capacità persuasiva o di
verifica psicologica. Come faccia poi uno a stare bene o male a giorni
alterni , manifestando un suo pensiero legittimo, logico, aderente al
contesto, su fatti che anche lui conosceva de visu .. non
l’ho ancora capito .
A. Prima
decisi di mettere affettuosamente sotto torchio il mio
anziano padre,
che ormai sapeva , ritenevo, molte cose, anche lui assolutamente
reticente.
Capii dalla sua bocca che era
stato fagocitato psicologicamente dalla diagnosi
extraterritoriale dello psichiatra
psicoterapeuta ed ipnoterapeuta. che a lui aveva
affermato sontuosamente negli incontri di fine Maggio-Giugno “
ALT signor Ferraro , la responsabilità è mia “. . ( si
veda audio allegato VN870021.MP3 della
conversazione tra presenti in data 21/1/2011 ) Rimanendo nell’ombra ….
o aveva scritto qualche cosa ?! Per me era impossibile accertare tracce
scritte .
. Seppi quindi , ma con notizia non dettagliata eccessivamente, degli
incontri con i miei fratelli nel Gennaio e Febbraio del 2009, mi fù
indicato e poi nel Maggio. .
Ora avevo una prima tranche di
notizie utili ad inquadrare la vicenda (poi avrei
avuto a distanza di un anno e mezzo in mano un diario di mio padre,
sconvolgente , che confermava tutto ciò),
B. Presi
in mano gli incartamenti delle procedure per dispensa e acquisita la
archiviazione del procedimento disciplinare , via mail, studiai con
cura gli atti..
Innanzitutto dalla
archiviazione
ultima indicata emergeva che la donna fece un esposto il
19/6/2009,
quando io ero uscito dal SantAndrea allegando alcune mie mail a lei
( ribadisco che il nostro era uno scambio paritetico di missive e
non conosco la selezione delle mie che è stata fatta ) , ed
evidenziando la assenza di richieste punitive concludeva “ Voglio
solo che sia adeguatamente curato e
non faccia del male a
nessuno “.(
?!) . Una tempestività a dir poco sorprendente , in assenza di rapporti
con me interrotti già si era determinata a fare un atto privo di
conseguenze giuridiche . Era questa la “strana richiesta” di chi sapeva
come stavano le cose, "in parte" ( io mai, ricordo, avevo scritto “per
niente").”. L’esposto urgentemente trasmesso alla Procura di Roma, del
pari urgentemente ritrasmesso al CSM ed alla Procura di Perugia., Nella
"ineccepibile" missiva al CSM , Comitato di Presidenza , (ALL 16) si
legge con riferimento all’esposto che “ In esso è raccolta
documentazione dalla quale pare possibile potersi desumere che il dott.
Ferraro Paolo non sia “ compos sui “ nei rapporti con la OMISSIS “.
.e poi “ Ho
saputo che recentemente il dott. Paolo Ferraro- formalmente in ferie –
è stato ricoverato per alcuni giorni all’ospedale S. Andrea – reparto
psichiatrico ed ora stà seguendo una
terapia “. Niente anomalie dal punto di
vista lavorativo ascrivibili allo stato di salute.del dott . Ferraro .
La pratica fu archiviata dal
CSM (procedura 404/2009) niente era poi successo di nuovo. Tranne la
mia
uscita in “libertà provvisoria vigilata” a vista settimanale e poi
quindicinale dall’ospedale.medesimo.
La
nuova procedura fu aperta col numero 571/2009 richiedendo
una nuova
missiva alla Procura di Roma. La nuova missiva ( ALL 17 ) richiesta era
solo analoga alla precedente. ( trasmessa in data 2 Settembre 2009,
esordiva sottolineando che perplessità sullo stato di salute del dott.
Paolo Ferraro erano sorte dalla lettura della
denuncia in
data 24/11/2008. e indicando espressamente “ Successivamente il dott
Ferraro Paolo si è posto in ferie nel Giugno 2009, ma ho
appreso dal dr. Vitello che
era invece ricoverato presso il reparto psichiatrico del Sant’Andrea .
“ ( Da chi lo avesse saputo il collega non è dato sapere … i miei
"fratelli" non li frequentava certo … ).. La detta nota riassumeva la
vicenda confermando la assoluta normalità della mia attività
lavorativa, sottolineando che non esistono certificazioni sanitarie, ma
indicando che la donna aveva reso alla compagnia CC Trastevere
dichiarazioni “ con le quali adombrava comportamenti
anomali ed inquietanti del predetto “. Procedibili, ,
quali, , inventati come, come mai indicati
solo nella seconda nota .?! Non lo sò. Di sicuro inventati.
ed indicati immediatamente a valle di un caso particolare di coattiva
proposta di TSO eseguita in forma di sequestro di persona
tramutatasi in “ricovero volontario coatto” sotto permanente
minaccia.
La nota succitata,
invece, in penultima frase sottolineava .
“Si potrebbe ipotizzare che la rottura del rapporto con la OMISSIS
abbia inciso in modo profondo nell’animo del collega
“.
Ma come:?! avevo avuto
un’altra
compagna, dall’aprile 2009 stabilizzata, il rapporto
scritto con la
donna era finito nel maggio 2009, io la avevo sostenuta standole vicino
fisicamente sino al marzo 2009 ( portandole persino la
cioccolata di cui era “tossicodipendente “ a mezzi chili alla volta ?! )
, La rottura del rapporto dove
si ubicava ?! . Una versione allineata a quale verità ?!. La versione
poteva coincidere con quella falsa del primo psichiatra “ occulto “ che
ignorava persistenza del rapporto , prove scritte sms e mail di tutto
ciò, e semplicemente chi ero e che facevo, ipotizzai,.i … . Il
Procuratore invece sapeva perfettamente che io
stavo vicino alla donna ,
stando il più possibile accorto, che avevo in animo di tentare di
aiutarla sino all’ultimo, che io avevo scelto di allontanarmi per
poterla aiutare fuori dalla “ situazione . ambientale “, aveva
letto sms e mail in cui la donna si apriva o tentava goffamente di
aprirsi proteggendosi , in modo significativo, sapeva degli
audio estratti e della loro ascoltabilità dichiarata per scritto
persino dalla stessa donna.
Questo allineamento delle
versioni ad una verità semplificata era diventato eclatante
poi nelle deduzioni ( non ) “ mie “. . E
questa è l’unica abiura a mè attribuibile , non avevo
scelta.. E’ stata e sarà l’ultima abiura in vita fatta
da me, altro
sono ovviamente le autocritiche e le correzioni degli errori. Che fanno
parte della mia cultura, del mio metodo e della mia professionalità (
come tutto il foro di Roma sa e chiunque mi abbia conosciuto men che
superficialmente).
C. In terzo
luogo misi letteralmente sotto lenta insinuante e accurata “dolce”
pressione il
collega che mi aveva “ seguito affettuosamente “ nel 2009 e l’aggiunto
Nello Rossi, Entrambi si erano mossi ( ben sollecitati dolosamente da
.... me ) in direzione di una "mia" "difesa tecnica"
. .. Sarebbero quindi stati ben lieti di sapere quanto non
assolutamente fondate all’epoca fossero le “ valutazioni cliniche “ su
di mè. . E che grazie a varie valutazioni avrei voluto far
rivisitare la pur arretrata diagnosi. Più dicevo al
primo, e più specificavo le cose che sapevo, più la reazione dello
stesso era visibile.
Quando in una cena a due, da
mè appositamente organizzata, gli parlai premeditatamente della
ricostruzione della situazione ambientale e del ruolo dei singoli, di
persone concretamente individuabili, di preesistenza di traccia nota a
l pubblico e forse ascrivibile al gruppo, e della natura
dei condomini, delle
mail della donna che non aveva letto lui ( ma solo il Procuratore )
cominciò ad essere in crescendo più aggressivo e diretto. Il tema era:
di questa storia non devi parlare con altri . con lui
sì.. curiosamente, ma forse voleva
che io mi sfogassi nell’assoluta non conoscenza degli altri,
per tutelarmi .Le reazioni meno
dolci emersero
quando con un piccolo trucco verbale, sottoposi a lui ed all’aggiunto
la situazione strana …di chi era stato o stava per essere riabilitato
sul proprio stato di salute retroattivamente .
Era ancora, solo, un piccolo banale trucco .. ma, introducendo io una
ridicola e furbesca richiesta di intercessione con l’aggiunto Rossi (
potreste spiegargli a Cancrini che non ho mai avuto niente ?”) dopo una
prima incauta ammissione “ io tenevo i rapporti con il CSM
.. i rapporti con Cancrini li teneva Pesci, vedi con lui …
. “ la successiva reazione verbale che subii alcuni giorni dopo , mi
lasciò perplesso . .
“Di questa storia
e di te non devi parlare con nessuno .. puoi avere ragione al 100 % e
sappiamo bene che stavi bene e che stai bene se nò non rimanevi in
Procura .. guai a te se ne parli con psichiatri, psicologi, parenti e
altri .. non ne devi parlare con nessuno “. La frase
fa ripetuta con violenza due volte la seconda
eliminando il riferimento positivo al mio stato di salute
“l’ hai presa in … e
se ti muovi ti farà più male“ ( so che è
incredibile .ma fù questa l’espressione prescelta . quando parlai di
rivisitazione della diagnosi al collega che "amorevolmente" mi
seguiva).
“ Di questa
storia non ne devi parlare per due o tre anni .. “
. . a che era ancorato il dies a quo .a prescrizione di reati nò
.. ed
il dies ad quem a decorso dei termini per richiesta di tabulati .. . o
era un calcolo approssimativo sulla mia età pensionabile ?!
In un caso mi si intimò
violentemente addirittura “non ti devi difendere a
Perugia, lo farai solo se occorre .. “ ..e
la preoccupazione circa una difesa anticipata e facile , dal punto di
vista mio, in un procedimento per stalking senza querela dove si poteva
dimostrare la ragionevole attendibilità dei fatti solo depositando
brogliacci, audio estratti e mail della donna , nonché dimostrare la
reciprocità delle mail che escludeva in radice il fatto. , mi lasciò
un tantino interdetto.
Tanto premeva il silenzio su quello che era accaduto a
mè e sulle vicende a quo, ma di più premeva che io non
fossi dichiarato guarito .. tanto più mai malato .. una
preoccupazione dei mie due angeli custodi… Ma "giuro"
ho continuato a pensare (dubbioso debbo confessare)
che fossero aggressivamente preoccupati
per me e che mi pressassero con aria non
volutamente intimidatoria ,per
la preoccupazione che
qualcuno potesse sbagliare sul rivisitare la diagnosi o per la ansia che
metteva loro il mio stato di salute ufficialmente (
poco ) pregiudicato … . ….
Nel frattempo io riparlavo con
i
miei fratelli dei fatti a loro integralmente ignoti e delle
novità del
comportamento dei miei due colleghi .. cercavo di dialogare per
aprirgli gli occhi .. reazione loro sempre più aggressiva ..
io ero costantemente appellato come malato, implicitamente o
esplicitamente … .. ogni nuova cosa che riferivo avvenuta ….. inventata
.. ogni mio tentativo di avvicinamento per spiegare … rigettato. Decisi
di continuare a telefonargli ugualmente .. alternavo telefonate in cui
si parlava del tempo a telefonate in cui tentavo di introdurre qualche
concetto .. tipo .. “ma possibile che conoscendomi da quaranta anni non
avete pensato che fosse possibile che .. “ ed altre facezie che
tentavano di perforare un muro psichico di cemento armato e prima a
gocce, informazioncine e ed altro. . .. A nulla servì un finto riavvicinamento
di mia sorella .. mi chiese a sua volta di spiegargli tutto .o comunque
acconsentì . ed io raccontai dati, loro condivisione con terze persone,
possibili interpretazioni e ricostruzioni possibili, scenari
ipotizzabili i ( qui richiamo la distinzione già fatta sopra ) ..
Pensando .. ma vorrà sapere o .. (?!) … . mi sembrò anche irridente e
distratta.: cosa abbia fatto del mio racconto o delle telefonate in cui
prima mi chiedeva di sapere e poi si faceva spiegare, anche il giorno
successivo, non lo sapevo .. ipotizzo qualcosa .
A distanza di un giorno
riemergeva disvelato, un suo eburneo,ostracismo ma troppo
aggressivo,. Ero
perennemente irritato da questo atteggiamento tanto insensato ma certo
da essere provocatorio, troppo sicuro e duro per non lasciare emergere
la legittima domanda , “ ma possibile che .. senza valutare fatti,
dati, altro ?! ”.
Sò solo che sempre in
parallelo avevo richiesto alla struttura ospedaliera di effettuare
questa “rivisitazione critica “ ripartendo
da tutti coloro che non avevano voluto sentire prima ..e leggendo a
voce un documento appositamente predisposto in
cui illustravo perché la diagnosi di allora non potesse che essere
sbagliata., certo dal punto di vista mio. Avevo saputo, una
piccola spiata, che mio fratello e mio figlio, su
consiglio di chì non so ,
( ma è facilissimo saperlo in epoca di comunicazioni
cellulari ) avevano chiesto un appuntamento di
nascosto da mè, con
la teutonica psichiatra. Partecipai all’incontro avendone svelato la
trama per telefono, con la forza ed il rigore che mi contraddistinguono
da sempre. . . . mio fratello recitò la parte abominevole di chi mi “
ringrazia per aver accettato l’incontro “propostomi”..
Indignato non interloquii sul punto Mio figlio suggeriva “aggravamenti” della
terapia, / l’espressione era sua ) o confermava quello che mi aveva
detto per telefono , Sarei stato un “simulatore di reati “……
malato. ( anche questa contenuto suo, , espresso al telefono .) .
Intendevo portare varie
persone ..
due solo furono sentite .. per tre minuti,da sole, . poi mi si disse
che non servivano i testimoni di allora. Fui riconvocato per un lunedì
presto ed il primario alluse simpaticamente ad
una nuova terapia, .. io spiegai lui quali strane novità si aprivano
nell’atteggiamento intorno a me, .. allusi al contesto
ambientale della storia a monte ..
e che troppe cose non quadravano .. poi tre settimane di dialogo con la
struttura la preghiera di ascoltare ciò che fuoriuscito dalla “ palla
di vetro “, già magicamente si prospettava udibile . Spiegai che
della storia non mi interessava personalmente ,
anche per ovviare i consueti equivoci “psichiatrici “
ma della verità sul mio stato di salute di
allora sì. Intanto facevo mente
locale .. sulla portata di quello che era successo e di quello che
avevo capito.
D. Nelle
more decisi di rimettere a confronto , con qualche abile accorgimento,
il mio ex difensore di “ fiducia “ dell’ufficio e lui, proprio
lui, il primo psichiatra, psicologo ipnoteraeuta esperto in
tecniche "utili " . Dovevo capire .
Primo trucchetto: feci
finta
di voler far risentire le registrazioni all’avvocato avendo vincolato
il CD al contenitore e segnando anche la posizione rispettiva con dei
piccoli tratti a matita allineati. . Lasciai il CD all'AVV Petrucci
.
Poi chiesi all’avvocato di
accompagnarmi dall’illustre psichiatra cui "avevamo"
conferito l’incarico di aiutare la donna..
Preparai la cosa con due
visite nel corso delle quali mi occupai di smentire
ordinatamente ciò che aveva
inventato sul
mio presunto passato remoto ( il professionista neanche si accorse che
citavo le sue mail alla donna e che gli fornivo dati e testi che
potevano smentire ogni punto. ) , poi volutamente lo aggiornai su dati
e su ciò che era successo tra il Gennaio 2009 e il maggio 2009
fermandomi alla nozione di sequestro fattomi incomprensibilmente dai
miei parenti, nozione assai rassicurante.per lui. Leggeva le mail
della donna e non tentennando sorvolava con la solita tecnica, leggeva
di dialoghi che si sentivano e di mail di amore della donna a mè nel
febraio del 2009 e si rabbuiava .. ma restituiva le carte senza dar
loro peso .. gli mostravo l’sms del 13 Dicembre 2008 indicato nel cap.
1 e gli chiedevo come mai all’epoca non ne avesse considerato struttura
caratteristiche ed inquadramento nell’ambito di un rapporto di ben
altro tipo ( vedi sms tranquilla pervenutomi poco tempo prima citata
sub capitolo 1 ) rapporto che in realtà permaneva con la donna e
l’esimio professore “ cincischiava “ ( all’epoca aveva detto
che era un normale sms tra fidanzati che si sono lasciati ..e sono
violentemente arrabbiati, e addirittura accreditato la versione della
donna improvvisata e palesemente illogica , che le funzionava male il
cellulare sic !!!!! ). Gli
chiedevo spiegazioni solo oggettivando la vista di fatti e documenti.
Cercava di raccontarmi che lui aveva aiutato la donna mandandola da uno
psicologo e io che la accompagnavo settimanalmente gli indicavo
indirizzo delle stesso , vicino piazza re di Roma,. ... Fece anche l’errore di
ammettere che era stato relazionato dalla psicologa di
quello che si sentiva, ma
i presupposti dell’errore risalgono all’incontro del Dicembre 2008 in
cui era presente la stessa, lui la premeva, impedendole di prendere la
parola , come io richiedevo , perché non parlasse . Io raccontai allora
della ( inventata ) registrazione dell’incontro con lei
e del suo sms e della redazione comunemente verificata di una scheda
promemoria. .
Finì l’ora ultima, invece,
esausto e un po’ rabbuiato rinviando al terzo appuntamento
Lì accadde un minuscolo colpo
di
scena .. avevo incastrato l’avvocato di ex fiducia a venire.
Recitò la parte male .. invece di dire ho sentito e verificato ,
cosa
falsa che aveva detto ahimè., . diceva si sentono “delle cose“, il
solito schema .
Lo psichiatra cercava di farmi dire che io nel Gennaio Febbraio 2009
non dormivo ed io lo smentivo recisamente .. cercava di provocarmi
dicendo che nelle registrazioni i sentiva solo la televisione .. e io
non reagivo .. entrava lui in argomento ed io zitto. Affermava che
nelle registrazioni si sentiva tutto di normale , ma anche l’avvocato
imitandone l’espressione mi guardava e annuiva.
Facevo un ping pong continuo per controllare le rispettive espressioni
.. finchè accadde che tra i due in perfetta ironica intesa uno
stimolato da mè con future previsioni apocalittiche circa la mia
permanenza in magistratura , chiedesse all’altro degli accordi
all’epoca presi con il Sant’Andrea e l’altro impallidito girò la testa
verso sinistra dicendo “ non c’è problema non c’è problema .. lo dice
lui “.. ma non era lo psichiatra che parlava.era l’avvocato che
rispondeva .e non si parlava del mio sventato trasferimento.
Il quarto incontrò fù il più
divertente dal punto di vista mio. Avevo preparato la scena
necessaria. Poiché nell’ultimo incontro anche lo psichiatra aveva fatto
finta di accettare audio e trascrizioni per verificarne il contenuto.
Per calmare le acque al
Sant.Andrea
avevo anticipato alla psichiatra teutonica che avrei
strappato le
trascrizioni e fatto venir meno la mia richiesta di verifica . Dinanzi
all’antico psichiatra “occulto” dopo una lunga premessa sulla mia
professionalità e la mia storia, con DELICATEZZA
studiata e lentezze a dei movimenti strappai i
brogliacci .. ( cui lui ambiva .. perche la carta senza
audio è di per sé manipolabile come prova di un
deliquio . ), feci una breve analisi di come sarebbe
potuta andare la storia procedimentale di quei fatti , e
ripreso il CD audio ( che peraltro conteneva brani musicali di
Eric Clapton appositamente rinominati intendevo prenderlo in
giro e verificare s avesse sentito il CD ) .. volli studiare le sue
reazioni che non mancarono. .
Mi rifece finte domande sul
mio
sonno di allora che si tramutavano in sue affermazioni recise “sei
tu
che mi di dici che non dormivi e poi non potevi dormire .. stavi male“
( curioso argomentare alla rovescia e assurda asserzione , suonava come
una minaccia ) . Usò una frase insinuante compatibilecon
un’atteggiamento psichiatrico “ ho telefonato ieri allo psicologo della
donna , perché tu mi dici che è in pericolo “. replica mia immediata
all’epoca parlavo di reiterazione dei fatti e di pericoli, che
riguardavano anche il minore , in non le ho mai detto questo oggi . ..
Terminò irritato dicendo “ nò tu lo hai detto”. .
Nel salutarmi appariva solo poco poco risollevato .. intravedeva una
nuova diagnosi utilizzabile .. troppo coerente troppo lucido e convinto
, troppo preparato e sereno ero , lo schema doveva ricomprendere la mia
identità …. La targhetta giusta da reinventare ..
E la minaccia .. incredibile .. "l'elettroshock " .. in perfetto stile
nazi-Komunista .
E quì inizia la vicenda ironica
dell’’ IPERLUCIDO con delirio di riferimento …
che avrebbe tentato di sussumere il primario del Sant’Andrea , prima
di ammettere una altra versione ed entità della “vicenda”
e i retroscena …a lui noti e
di chiedere "tutela " .. Salvo poi incauto colpo di
coda.”intellettuale“. . …
Nel frattempo una telefonata
blitz
all’avvocato di ex fiducia e di fiducia "dell'ufficio " aveva ottenuto
l’effetto di sbalestrarlo e di farlo cadere .... colto di sorpresa
e debitamente trattato con decisione , aveva poi ammesso che
sapeva bene in che “vespaio ad alta tensione “ mi
ero cacciato .. espressione sua .. .. .. Gli dissi duramente " ora
vai a dire al S. Andrea tutto quello che sai ..
“ Rispose sì con voce colpevolizzata e puntualmente il giorno dopo era
entrato subito in contatto con il collega “ amorevolmente interessato “
.( questo me lo disse poi quest’ultimo , con aria minacciosa) .. Il
giorno dopo l’avvocato mi scrisse vari sms di smentita e allusivi .. ..
ovvio .. aveva ripreso fiato .. ma ormai sapevo con certezza quale e
quanta fosse la storia e la malafede di chi mi aveva "accerchiato".
VI.
LA MIA RICHIESTA DI RIVISITAZIONE CRITICA CIRCA LA ERRONEA VALUTAZIONE
A SUO TEMPO EFFETTUATA E LA SERIE DELLE REAZIONI E DI FATTI
VERIFICATISI. PISTA
PSICHIATRICO OSPEDALIERA
Restava il Sant’Andrea. Forse
una
porta aperta .. all’epoca avevo intuito che il Sant’Andrea poteva
essere stato un "incidente di percorso" (non vi ero "destinato")… ..
Nel frattempo rapporto
di coppia, ( FF )
dott.ssa Patrizia Foiani, vita
normale, impegno sul lavoro normale , amici etc .. leale e tranquillo
rapporto con tutte le persone che frequentavo .. salvo la tensione
salita da parte dei due colleghh nei confronti miei. . E la mia
consapevolezza che da un momento all’altro poteva partire una reazione
.. più formale.
Continuai a tentare di parlare
con
i miei fratelli, ammetto di aver detto loro che la vicenda
, sarebbe
prima o poi emersa. Provocavo sottilmente, e qualche volte indignato da
una spudorato atteggiamento del tipo, “sei grave .. stai male
.. ti inventi tutto “ etc etc..
Ammetto anche di aver
con telefonate calme, di aver interloquito con mio fratello i
cui rapporti telefonici “ illustri”
ipotizzavo genericamente .. ma teneva un rigoroso silenzio negando
anche l’evidenza. Spesso alludeva a fatti, parole mie, comportamenti
altrui che poteva conoscere solo tramite continuo aggiornamento .. Con
mia sorella si era creato un rapporto di sfida .. io la chiamavo, le
introducevo un tema singolo per sondarne la disponibilità a ragionare ,
lei mi trattava come immaginabile, io la salutavo cercando di non
perdere la pazienza . . Un tassello alla volta , per capirne
la ormai incomprensibile e meramente ipotetica buona
fede , mai mi
disse non telefonare più., Meglio mai salvo due occasioni in cui mi
disse, se dobbiamo litigare è inutile ..tu stai male .. punto e basta
.. hai un “problema di salute mentale “. Poi
successe la cosa strana che per riuscire anche solo a salutare , cosa
che avveniva spesso e volentieri, scattava
subito il fax dopo due squilli .. ed io ero costretto a ritelefonare ..
anche due o tre volte .. un problema tecnico .. perché alla fine mi si
rispondeva normalmente … ( problema
segnalato in telefonata in cui dal relativo marito venni coperto
improvvisamente di previsioni minacciose e insulti vari .. telefonata
che ricordo perfettamente … e con memoria digitale e
che fù ascoltata anche dalla mia compagna dalla registrazione).
Poi una convocazione
all’ospedale
di sabato mattina, anticipata dal Lunedì ed io decisi di fare uscire
allo scoperto il primo dei mie due avvocati “nascosti” che aveva verificato
l’audio , sentito la storia, controllato i
documenti, sentito altri riscontri “ digitali” sottoposto
mè a veri piccoli interrogatori e domande trabocchetto, per capire fino
in fondo ed essere sicuro di non sbagliarsi. Veniva
solo per confermare la assenza di qualsiasi possibile ipotesi di
problema psichiatrico a monte, non essendo la storia niente altro che
ragionevolmente ipotizzabile, indiziariamente significativa , e forse
qualcosa di più ). . Gli dissi scherzando “ vieni
e rischi una proposta coattiva di TSO pure tù.. magari al volo”.
Gli ero e gli sono grato per il coraggio manifestato.
L’incontro durato due ore e
mezzo
fù talmente significativo da sbalordirmi .. Il professore,
accanto la
psichiatra teutonica , presentatosi con la teoria dell’aggravamento
della terapia, necessario perché io riparlavo dei fatti da
mè subiti (
RIPETEVO PER SCRITTO, ORALMENTE, CONTINUAMENTE che della storia non mi
interessava nulla, sul piano emotivo e personale, e che se fornivo
precisazioni era per affrancarmi dalle valutazioni a suo
tempo usate come un macigno contro di me, in realtà tutte poggiate
sulla ufficiale infondatezza della storia. Incalzato logicamente da
mè, ammise la formale ma anche sostanziale
illegittimità della "proposta" coattiva di TSO originario (
l’eventuale problema psicologico non la giustificava,, la prediagnosi
era vistosamente improvvisata ,.. le altre
condizioni mancavano ) solo salvandone con argomento
antigiuridico l’aspetto coattivo anticipato come prassi
.. romana ( sic !!! ) Non
si rendeva neanche conto che infondatezza del TSO = infondatezza del
ricovero . Poi recuperò il valore psichiatrico di un “giudizio formale”
all’epoca effettuato sul mio comportamento .. ed alle obiezioni circa
la distorsione del giudizio formale, la possibilità di ricostruirne il
mio vero comportamento e attraverso chi mi aveva frequentato realmente
e attraverso le mie dichiarazioni , saputo da mè della serie di persone
pronte a testimoniare , e saputo da mè che due erano
già venute ma che ero stato invitato a non farne venire altre , fece il
suo colpo di scena. . La storia era vera ?! ..ma non
contava nulla .. ripetè .. .il giudizio era “formale” ?! fino a quando
per dimostrare la mia patologia .. produsse
con aria trionfante le mie
trascrizioni dell’epoca gettandole sul tavolo dinanzi all’avvocato : … eccola
la prova della psicosi .. diceva il gesto.
Peccato che usava
una trascrizione verificabilmente aderente ad audio veri …
potevo forse sbagliarmi, su qualche parola su qualche
significato fonetico, , ma erano files audio mai ascoltati da nessuno
dei “ convinti” assertori della mia "psicosi reattiva", con la
eccezione non insignificante dell’amorevole
collega afflitto da problema uditivo “dichiarato” che mi seguiva
“umanamente “, con CD rimasto poi nelle mani della psichiatra teutonica
. IL dott. Girardi si trovava dinanzi ad un
professionista, un avvocato, imperturbabile, che
aveva più volte sentito tutto , persino seguendomi
in luogo( casa mia) dove c’era computer, scheda audio e casse adeguati,
per essere sicuro al cento per cento, persona da
mè diversa e che non nutriva dubbi avendo accertato tutto (perfino
una insignificante discrepanza su una frase, superata .
. .)
Arrossendo vistosamente per la
contrarietà, il primario capiva la differenza della
situazione, non
c’era più un giunco infranto e piegato, solo, c’era Paolo Ferraro ed un
primo professionista che affermavano serenamente, il secondo con un
pacato silenzio di palese smentita e dissenziente, la (loro)
verificabile, giustificata equilibrata versione ,. Che spero venga
considerata presto , per consentire la reale ricostruzione dei
fatti avvenuti e di che cosa vi fosse dietro, intorno e sotto i detti
fatti. …
Poco prima, dopo vari
cedimenti
alle mie ordinate e pacate obiezioni motivate, allusione
all’incauto
sillogismo “ da delirio psicotico a deliroide permanente “ , con
declamazione della frase “ lei è un iperlucido “
; adesso l’equazione si scioglieva al sole .. come neve.:.
mancava il punto di partenza .. Io avevo già più volte chiarito che in
gioco era la mia indipendenza, la mia identità e indicazione di fatti
valutabili e verificabili, solo tesa a dimostrare ciò
che mi riguardava.,
A suo tempo, quasi divertito al mio immediato riferire le domande da
suggestive ad affermazioni .. false subite nell’ultimo incontro con lo
“psichiatra occulto “ ed al mio avviso di allontanamento da quella
situazione, con precisazione che avevo concluso la
verifica che mi ero proposto,
disse “ interrompa .. và bene .. “ sottolineando “ bello stress .. è ?!
“ Aveva un’opinione a riguardo, sul collega psichiatra, ma non la posso
riferire; , eufemisticamente concordava con altre opinioni da mè poi
acquisite, talmente meno eufemistiche da riuscire a meravigliarmi.
Quale sarebbe stata la mia opinione su di lui, in particolare dopo l’11
Gennaio 2011 non lo posso dire . .
Il professore era stato
avvisato delle pressioni da me subite verbalmente,
anche, aveva lasciato a briglia sciolta la teutonica
psichiatra con
il compito di verificare a che punto fossi sulla storia .. e che
cosa intendessi fare ..
Curai di riferire fatti e dati, anche a sua richiesta , ( mai li
avevano ascoltati ), la dott.ssa mi aveva lanciato la frase “ ci stiamo
ricredendo “ ( trappola o verità ?! ) Alla
sua decisione di sentire CD, se ne uscì con la asserzione , verificherò
ma occorrono tre settimane per sentire. Ridacchiai dentro
di mè …
era evidente .. cercava solo il tempo “ catecumenale “ per una diagnosi
.. altro che apertura di credito … mi lasciai scappare "nominerò altri
psichiatri .." cosa che ho regolarmente fatto .. Feci anche una
studiata provocazione: mandai alla psichiatra teutonica tre mail
rispettive di taglio anche spiritoso allegando files distintamente
sentiti (in
condizioni ottimali ) dalla mia compagna, e dal mio avvocato , e un
file DELICATISSIMO di inequivoche presenza minorile e contesto, più
adeguatamente ripulito . . La stessa cosa feci ma con due mail con il
collega che mi aveva “ umanamente assistito “ . l’una confermò la
ricezione , in ora di ufficio, dal computer del reparto, buono solo
alla dattiloscrittura o alla registrazione dei dati, , l’altro rispose
con una mail in cui definiva tutto ciò che si sentiva “ brodo acustico
“… confermando il suo particolare problema politico-auricolare ..
Non cercavo di convincere , sapevo di sbilanciarmi e poter mettere in
mani particolari argomento “tematici” utilizzabili . Ma ormai la
situazione era diversa .. tanti deliranti deliroidi .. o nessuno e
tante attività illegali coperte
Il secondo incontro con la
psichiatrica teutonica fù esilarante .. io la aggiornai
solo su piccoli
eventi quotidiani dell’ufficio, ribadii che della storia in sé non me
ne importava un fico secco ( la litania serviva a smontare l'equazione
assurda coinvolgimento affettivo=patologia mentale ) e cedetti la
parola all’avvocato, venuto sempre per il solito motivo . Nel frattempo
era senza apparire, entrato in gioco anche il secondo difensore da mè
incaricato, che aveva sentito e condiviso con il primo l’audio di file
più importanti,definendone un paio con simpatico gergo
romanesco,
sia pure sentiti una sola volta, poi un’altra successivamente , con
portatile e casse non adeguati.. Estremamente cauto e con perifrasi
preparatorie l’avvocato presente illustrò
sinteticamente ed in modo inequivocabile il contenuto di
uno dei file più delicati precedentemente
inviato anche per mail alla psichiatra ,
rimasta ora ( anzi come al solito ) priva di espressione percebile alla
notizia , Chi era lo psicotico ora ?! Le si confondevano le idee …
forse .. ma sempre teutonica rimaneva. … .
Il terzo incontro , richiesto
direttamente al professore, con intervento del secondo
avvocato questa
volta, anche lui ormai perfettamente informato e formato sui fatti, ,
fù invece una sorpresa gradita. . Era dicembre del 2010.
Il professore confermava che
valutando il complesso della vicenda intendeva subito certificare
il
mio perfetto stato di salute psicologico e psichiatrico. attuale ( tema
già da lui introdotto nel sabato suindicato ). E visibilmente
preoccupato, nell’accompagnare alla porta mè ed il mio secondo
avvocato, con porta esterna aperta , rosso in viso, rivelò
di persone
pericolose che affollavano la vicenda,
esternando concetti molto più chiari ed incisivi, con espressione del
viso tra il preoccupato e l’impaurito. Precisò che invocava la denuncia
del mio avvocato, che lo avrebbe messo , si capiva , in condizioni di
sottrarsi alle pressioni implicitamente lamentate. (
disse testualmente che ciò “ gli avrebbe fatto piacere “
.. ) . Già nel precedente incontro aveva eufemisticamente parlato di
vari personaggi “ che gli stavano antipatici e che
affollavano la scena".
Prese tempo, per la
certificazione,
ma in effetti era chiamato ed atteso in reparto, sempre rinnovando
l’appuntamento per finalmente certificare la “novità. “ . i miei
avvocati erano stati ineccepibili, seri, rispettosi, confermavano solo
l’errore valutativo sulla ragionevolezza della mia valutazione circa la
storia oltreché ma solo con il loro comportamento la loro
consapevolezza su chi sono. .
Io avvisai della “buona novità”
il Procuratore Capo personalmente
(e, senza forse , provocatoriamente).
Non aggiungo altri particolari , al momento non
utili. Ma che a richiesta della a.g. riferirò .
In sequenza temporale sono
accaduti i seguenti fatti che mi limito ad elencare
oggettivamente:ed in modo anòdino:
1). Decisi
di
informare delle mie vicende degli ultimi due anni colleghi che mi
conoscevano bene, e aggiunti, che potevano sapere a mio avviso ( girava
una versione strana edulcorata e neutra .. io avrei avuto un
esaurimento nervoso per essermi separato dalla moglie. Quello che ho
fatto con i colleghi che stimo una volta si appellava “controinformazione “.
). . Una autorevole reazione non mancò ;
2) Nella
notte tra il 12 ed il 13 Dicembre 2010 ricevetti alle ore 23, 24. 1, 4,
5 e 7 ( ma ricordo a mente le ore, le telefonate potevano essere di più
) telefonate anonime con persona silenziosa che interrompeva la
comunicazione dopo 20 secondi, presente come
testimone anche la mia compagna e
poi ricevetti altre tre telefonate anonime il 15 Dicembre del 2010 alle
ore 22 e 50, mezzanotte e sei della mattina . La prima curiosamente
arricchita dal rumore di uno sciacquone . Decisi di non denunciare il
fatto per la sua isolata oggettiva
irrilevanza, (comunque un 660 CP c’era , al minimo ) in realtà memore
dell’esperienza del 21 Maggio 2009; e della possibile
instabilità dei dati sulle telefonate … ricavabili anche dai tabulati … (
peccato che per la prima notte c’era una
testimone diretta )
. Comunicai con intenzionale ironia il fatto, particolarmente alludendo
alla non facile individuabilità del tipo di sciacquone, .parlando
sempre con il Procuratore , da solo.
4) il
25 Dicembre 2010 alle ore 9 c.a. a
casa dei miei genitori con cui avevo passato la veglia di Natale
restando a dormire a casa loro, hanno suonato alla porta due
persone così da me viste e studiate per c.a un minuto
allo spioncino ( preciso di avere 10/10 all’occhio
sinistro e sette all’occhio destro ed usai l’occhio sinistro ).Mi ero
alzato di corsa ed il letto era nella stanza davanti all’ingresso .. .
Il primo alto c.a. un metro e ottantacinque cm più cm meno di viso
massiccio e capelli cortissimi, corporatura da culturista imponente ,
indossante una giacchetta verde senza braccia, sotto una magliettina
rosso amaranto, lievemente sbiadito mi sembrò, a maniche corte ,
braccia possenti incrociate, mano detra accarezzante il bicipite
sinistro, pantaloni color verde marcio , posizionato davanti alla porta
a gambe allargate , il secondo di dimensioni fisiche più ordinarie, a
giudicare dalla porzione del torace visibile, posizionato a cavallo tra
l’ultima rampa delle scale ed il pianerottolo, indossante una maglione
color crema, visibile solo in parte, lineamenti del viso, còlti
lateralmente (vedevo il lato sinistro) molto regolari ..
capelli corti.. Vista l’ora il giorno, l’assenza di preventiva
citofonata , e gli sguardi di reciproca intesa che intervallati, si
scambiavano decisi di non aprire. Nel frattempo dalla molto più lontana
camera da letto arrivava lentamente mio padre , 84 anni, con gravi
problemi di cataratta e gravissimi problemi di vista e senza occhiali,
stupito della scampanellata mattutina. Gli dissi , “ se cercano me ..
non ci sono “ ... Mio padre non aprì e allumò come poteva nelle sue
condizioni dallo spioncino . . Poi con espressione di rabbia mi venne a
dire “ ti arrestano” , poi resosi
conto dell’incommensurabile assurdità di
quello che diceva, storcendo il viso dalla paura disse addirittura
, facendo tutto da solo, io non parlavo,
e, con un coraggio che solo la sua età lascia perdonare “ vai
via, vai via .. questi mi uccidono anche a me”.
Debbo precisare a scusante di
mio
padre che da molti anni è affetto da problemi
arteriosclerotici..... . Nel
periodo susseguente nel Gennaio in particolare sarebbe passato dal tacere/sottacere/negare/affermare il
fatto a raccontare versioni una più differente all’altra sui tratti e
sembianze che aveva potuto intravedere, le ultime versioni quasi
ridicole. Ma nella prima versione era stato quasi
ineccepibile.
. Sono costretto a segnalare espressamente che il detto genitore ha
sempre negato di avere rapporti telefonici e personali con il figlio
Marco Ferraro, specie nel periodo Dicembre 2010 Marzo 2011 .e che la
anomalia delle versioni succedutesi è tale, da sembrare non
giustificabile solo con l’età e da necessitare accurata verifica..
"Non potrò mai più sapere se
di
Babboni Natale con vestito fuori ordinanza si trattava , o
di testimoni
di Geova senza cravatta, ipervitaminizzati , oppure di pastoroni sardi
,od abruzzesi, senza pecora o zampogna ". Forse sarebbe stato meglio
che mio padre aprisse la porta forse nò. .. Ma più tardi a distanza di
un anno avrei trovato indizi di una sua "appartenenza" da impiegato del
Ministero dell'Interno poi andato in pensione, ed avuto implicite
e meno esplicite ammissioni ..... ( n,d,r, aggiunta. disse a scusante
: " ma lì si sono anche i carbonai , i fornai " ?!?!??!! )
5) telefonai
credo la sera del 29 Dicembre, dopo l’incontro che di
seguito riferirò
al mio amico Massimo dei C.C. solo per sfogarmi, e perché ero convinto
che lui non sapesse cosa mi era successo e tutto sommato tenevo a chè
lui sapesse, in qualità di amico, con cui avevo fatto cene,
uscita in locale, e cui avevo dato sostegno morale in ordine alla
vicenda della sua separazione. Raccontai cosa avevo subito nei
due anni passati, precisai che il contesto in cui erano avvenuti i
fatti ( cittadella militare e natura delle persone ragionevolmente
appartenenti alla storia ) era un punto di riferimento necessario. R
raccontai dei file estratti, dell’ascolto da parte della donna, a suo
tempo , delle sue mail, del suo sapere del TSo prima , della mia
valutazione che di setta dovesse trattasse, peraltro cosa detta
esplicitamente a suo tempo dalla donna,
confermata come ragionevole ipotesi ora da professionisti e persone che
avevano ascoltato assemblando con metodo corretto gli esiti
dell’ascolto , , dello scenario ipotetico che
si apriva allusi esplicitamente ed incisivamente al tema che emerge
costantemente intorno alle sette, di un certo tipo, richiamando le due
indicazioni più ricorrenti a riguardo ( tonnellate di
letteratura e ricerche di giornalisti specializzati )
, precisai che il Procuratore Generale dell’epoca poteva sapere e
valutare, ( per esperienza , storia e collocazione ) ma che era andato
in pensione proprio quando subivo ciò che ho sopra descritto (cito a
memoria).
Il 29 dicembre, il professore,
convocata la parte della“mia famiglia “ che non vedevo da
tempo, con
l’eccezione di mio padre e dei mie figli ( insomma convocata anche mia
sorella, e venuto anche il marito , proclamò : “ Per me il
dott. Ferraro Paolo stà perfettamente bene da ogni punto di vista .
Parlate voi, chi deve opporsi e dire qualcosa lo dica ora o mai
più “ con citazione di chiaro sapore canonico-manzoniano.
La ridicola bagarre che ne
nacque , io impassibile,
vide mio cognato scagliarsi contro mio padre e me, urlando che tutti i
problemi erano risalenti a mio padre , mia sorella con espressione
visibile ( e valutabile) disse che io l’avevo
infastidita/impaurita con continue telefonate ( quelle
di mero saluto, ricerca di chiarimento o dialogo “ dialogo troppo
spesso sistematicamente incappato in plurimo FAX”attivato al
secondo squillo . .. ) dicendo che di mè aveva paura la
mia ex moglie e
che per questo non era venuta . .. La sera prima ero stato a cena da
quest’ultima dopo aver tenuto le bambine tutto il pomeriggio e la
mattina ( sic !!! ) e mi disse che non intendeva più
mischiarsi a quella incredibile follia familiare., ( era
in perfetta non buona
fede anche lei , ovviamente ) .. A LEI NOTA FIN DAI PRIMI GIORNI
DEL NOSTRO ANTICO RAPPORTO, COSì COME IL MIO TENERE A BADA IL TUTTO,
SEMPLICEMENTE FACENDO LA MIA VITA . , lo dissi la prima parte del
dato, mia sorella storse il viso.. aveva inventato
una bugia costruita .
Il
professore giocò una carta riservata (sapeva della gravità dei rapporti
interpersonali della mia famiglia, e del "lavoro terapeutico" effettuato
dal primo “ psichiatra occulto “.
) si alzò e pregò mia sorella, i miei due figli del primo matrimonio, e
mio cognato di seguirli. Non so cosa dissero, poi tornò, sancì che
occorreva una terapia familiare ( lo avrebbe capito anche un masso,
visto lostato in cui erano ridotti ) , io richiesto risposi con
un “ sì certo è evidente “ che parlava più di un comizio intero. Parlò
poi brevemente con mio padre, che ancora raccontava di come il primo
psichiatra avesse impostato la vicenda, con una apparente ignara
ingenuità imperdonabile , nonostante l’età . A distanza du
un anno è emerso ben altro .
Il prof. mi chiamò. dicendomi
“torna la prossima volta , adesso non ho tempo di stilare il
certificato “…indicandomi data poi rinviata con sms.
Una sola volta mi ero recato
negli
ultimi sei mesi con l’auto da mio fratello e sorella poi,
di domenica
pomeriggio, per tentare di parlargli, mio fratello più accorto, mi fece
parlare per 4 minuti più o meno, salutai serenamente la
moglie ed il figlio e me ne andai. Mia sorella mi accolse come si
accoglie un appestato. Mi fece entrare , ma non parlare , tentai di
dirgli che troppe cose nuove succedevano, che volevo parlare con il
Procuratore Generale, che dovevano almeno provare a capire .. le
repliche furono sì dobbiamo parlare , tu sei gravemente malato .. e
impedendomi di spiegare .. mi accompagnò al cancello esterno dove era
la mia auto, facendo un gesto reiterato dieci volte , la cui assurdità
e “follia “ mi agghiacciò. Mi accarezzava con tratto quasi violento
, nevrotico e reiterato privo di dolcezza almeno dieci
volte la schiena … mi allontanai ancor di più sbalordito …
Un viaggetto inutile ma almeno sapevo una cosa .. le convinzioni di mia
sorella erano tali da darle un comportamento … inequivocabilmente “
patologico “ dal punto di vista mio. . Cosa pensasse e chi continuava
eventualmente ad influenzarla non lo sò. Sò solo che relazionai
subito la psichiatra della assurda situazione (
era il giorno successivo alle telefonate anonime e la
mia compagna mi aveva seguito lì
per confermarle ) .. e che domandai con ingenuità non ingenua “ ma può
essere in buona fede mia sorella ?! “. .. rectius ma vi rendete conto
in che stato è ridotta . o che grave situazione si è creata?!
Nelle more una sola telefonata il 6 Gennaio
2011 alle ore 13 e 27 con mio cognato carica di insulti subiti
(“ frocio,
cacasotto, pezzi di merda ,
riferito a mè e curiosamente anche a mio fratello,probabilmente solo
perché in vacanza si era sottratto all’incontro del 29 Dicembre, credo,
) , minacce implicite ( “stai
con le pezze al culo “ … ) ed una osservazione
sulla intelligenza della
moglie ( mia sorella ) che lasciava, poco poco, solo in ipotesi
evanescente, supporre qualcosa
di intelligentemente realizzato . Tutto” memorizzato ”…( vedi
file audio VN870017.MP3 nella
apposita directory ) . … E sulla rapida pseudo carriera pseudo politica
di mia sorella, impiegata pubblica, vincitrice all'improvviso della
abilitazione per avvocato ( nel 2009 a Dicembre e a 43 anni ) e
convocata come "esperta" in due convegni di magistratura democratica ..
basta clikkare su INTERNET
Poi la nuova convocazione per
la
"consegna del certificato di perfetto stato di salute", rinviata
dal
Sabato al Lunedì mattina 11 Gennaio 2011 ore 8 e 30. .
Mi feci accompagnare dai miei due avvocati., non pensando che forse
avrebbe voluto avere conferme più analitiche sulla ragionevole
credibilità delle mie opinioni sulla storia, ma
valutando ( attrezzati ad una attività lecita registrazione del
colloquio tra presenti ) che c’era
qualcosa che non quadrava . Arrivammo leggermente
tardi non alle 8 e 30 indicate a mè dal prof. , che apparve irritato
dal ritardo e non solo..
Chiese l’autorizzazione a
poter parlare della mia ( avrei saputo “nuova”) situazione.
Gliela conferii
senza battere ciglio. Disse davanti a mè
che secondo
lui la terapia ( due pasticche di litio che ero ancora costretto a
prendere e che mi apprestavo a non prendere più sottraendomi alla
"coattiva " "terapia" eliminando la minaccia coattiva correlata. per
tipo, alla interruzione della "terapia " ) non avevano più fatto
effetto, o che avevo smesso di prenderle , Che occorreva una nuova
terapia , che dopo l’incontro con mia sorella e il marito, era emerso
che io ero "deliroide" , spiegò cattedraticamente IN ASTRATTO la
differenza tra convinzioni giuste, convinzioni lecitamente errate,
all’opposto convinzioni sbagliate ed in mezzo convinzioni deliroidi,
fondate su fatti non accaduti così come percepiti o fatti solo in
minima parte veri ma ricostruiti secondo logica malata ed inaderente. E
pensare che io ironicamente gli avevo appiccicato , tra mè e mè
pensando , la stessa etichetta quando impaurito e rosso in viso aveva
rivelato di “ persone pericolose " ( io sino ad allora non ne avevo mai
parlato e neanche supponevo alcune cose che avrei invece di seguito
accertato) . Disse che la nuova terapia, doveva essere tarata, e
che “dovevo” ricoverarmi volontariamente per
cinque giorni. Io pacatamente replicai ad ogni sua asserzione e poi,
neanche preoccupato dell’improvviso revirement, mi allontanai con uno
psichiatra da lui destinato, avrei saputo dopo, a convincermi della
urgente improcrastinabilità, a coazione psicologica , del ricovero
“volontario “. . Parlai serenamente con quest’ultimo.. Non era al
corrente di niente.
In mia assenza ll primario disse una sequenza
di cose IMPRESSIONANTI, descrivendo
una mia situazione ormai irreversibile, grave ,” questo disastro “ di
pensiero deliroide, di
allargamento a macchia d’olio ( non essendo presente non saprò mai più
se si riferisse al mio parlare con colleghi di cui avevo stima e
fiducia, anche mal riposta, o di allargamento delle mie ipotesi o
scenari, ipotizzabili e scartabili semplicemente inserendo elementi od
indizi contrari , richiamo e rivendico il metodo ) . Peccato che
ho nel PC appunto dattiloscritto e file a suo tempo redatto circa la
analisi dei dati e degli scenari ipotetici , quindi non ero eccitato
attivamente ero deliroide originario .
Parlò di necessità di ricoveri lunghi e molteplici, ,
di terapie pluriennali, di mia presunta ipersessualità (!!! è un
indizio sintomatico di gravi patologie varie, per gli
ignari è un complimento ambito .. ) ed assurdamente di
mia assoluta “solitudine “ (
avevo ed ho una regolare compagna, i mie amici che vivevano e sono in
contatto continuo con me , una vita sociale di lavoro intensa e
soddisfacente, rapporti fatti di stima e fiducia con i colleghi,
la stima
indiscussa del foro di Roma e della magistratura ( anche deviata) a,
interesse alla vita ed alle persone,, una serenità interiore fondata
sulla mia coscienza e sui miei valori, incrinata solo dalla
preoccupazione che la sequenza delle pressioni, non ultima quella in
atto, e nuovi fatti “ da classificare previo approfondimento “ ed
interpretare, sol che qualcuno volesse farlo , poteva legittimamente
comportare).
Il prof. arrivò a parlare di “ricovero
volontario” per 15, 20 giorni … a mia insaputa,
e illustrò altra prassi, suggestivamente impostata come tema
generale, l’appoggio
necessario al CIM (
si rinvia sotto tale
profilo alla richiesta di sequestro probatorio indicata in denuncia )
che procede per altro , a sua volta come da prassi necessitata , a
continui ricoveri e TSO ( “bum TSO bum TSO “ disse
suggestivamente , a far immaginare la sorte di mè destinato al CIM, e
la "pubblicità" che ne sarebbe derivata. , Precisò varie sfumature
sulla presunta gravità della mia situazione definita “questo
disastro “ , parlò di
presunti buchi del mio
pensiero, quali non lo disse, , solito vizio “metodologico “,
indicò la necessità di un ricovero lungo almeno 15 , 20 giorni e di
terapie pesanti pluriennali. ( un antipsicotico da elefanti giganti ,
presumo, vista la mia memoria e la mia refrattarietà alla chimica
autoritaria ) pregò “caldamente “ i miei
avvocati, vista la assunta quasi irreversibile gravità della
situazione, di convincermi.
Soddisfatto del risultato
ottenuto
il prof. si allontanò per un impegno , , , stravolto e
scioccato
l’avvocato buono e sensibile, interdetto e sbalordito l’altro avvocato
di più antica esperienza e forza, costruita su prove di vita e
professionali, sempre persona sensibile.. …...
I due avvocati mi raggiunsero
visibilmente scossi nella saletta dove per due ore e trenta
vi fù un
colloquio lucido e sereno da parte mia, con lo psichiatra neo
"addetto" al mio ricovero “volontario“. Sempre attenti
solo a confermare dati .. ma lo psichiatra non li curava .. . .
Pacatamente ragionai su fatti,
dati
oggettivi riferiti anche al mio stato personale. La situazione fù
anche questa volta ridicola, io non sapevo delle cose riferite ( ed
anche da non so chi )
sulla base delle quali aveva appena argomentato l’esimio primario me
assente , e uno degli avvocati arrivò ad intervistarmi sulla mia vita
sessuale (?!) . Risposi semplicemente , assumendo tra mè e mè che
chissà quali sciocchezze erano state propalate in mia assenza. Nel
corso del lungo incontro il giovane psichiatra si
produsse , in artati e pindarici sillogismi volti a dimostrare
la necessità di un mio ricovero
immediato: l’immediatezza evocata era a dir poco TRASPARENTE …
, alluse a bassa voce a “problemi cognitivi “ ( ovviamente non sapeva
nulla di concreto di me e ripeteva nozione illustratagli
in fretta e furia . ). Perse la pazienza alla mia “ obiezione
linguistica” dopo che aveva introdotto il concetto suggestivo
a struttura da anacoluto“
io spero che lei
non si penta “
( del non aver subito accertato il cortese invito .. c’era già un letto
disponibile ).. Non resse alla
mia distinzione tra sospetti fondati, concetto introdotto dal suo
primario, che necessitano di una verifica clinica , e sospetti
assolutamente infondati che necessitano semplicemente della
acquisizione mera di informazioni reali corrette ed
equilibrate ( ovvero sospetti
strumentalmente e dolosamente utilizzati,
ma questo non lo dissi, che necessitano di intervento repressivo della
autorità giudiziaria ). Non riuscì ad ottenere
il mio rifiuto alla cortese proposta. Chiesi solo un
rinvio per valutare la “buffa” nuova situazione..
A catena partirono ( DOCUMENTAZIONE
sulla PISTA PSICHIATRICO OSPEDALIERA ) la
nota indignata e chiara in data
12/1/2010 ,con
allegati non di secondaria importanza , nella quale, confermato
l’ascolto dell’audio da terze persone ( diverse da me ) e fattane
propria anche la interpretazione globale e singola con dichiarazione di
CONDIVISIONE con il dott. Ferraro , si ironizzava volutamente
sulla “scherzosità” delle antipatie manifestate dal primario, una prima
volta, paure poi espresse in modo chiaro e “visibile” ( ALL 18), La
lettera successiva in data 18/1/2010, ( ALL 19 ), nella quale
veniva comunicato l’esito della analitica relazione elaborata su di me
da insigne professionista , psichiatra, a cattedratico, ( HH) prof.
G.B. Camerini anche con indicazioni precise sulla “presunta” (
inesistente ) patologia a monte e la contestuale comunicazione che
altro noto professionista ( FF) prof . Bruno
Francesco aveva
avviato la verifica del mio stato presunto di non salute, prendendomi
in carico con esito finale di relazione. ( al termine dei complessi
test programmati ed avviati e previ adeguati colloqui. proseguiti con
la ( GG ) dott.ssa Veneruso Daniela .
Altra questione è perchè io scelsi , cognita causa, il
prof. Francesco Bruno , e con quali .. "più ampli " obiettivi ... e per
quali commendevoli fini di " approfondimento " .
A chi mi obietta che avrei potuto farlo
prima replico,
io ho fiducia profonda nelle istituzioni e nello Stato ed anche
nelle strutture pubbliche, non certo "acritica" .
In
data 20/1/2010 è stata depositata la allegata nota diretta al
Procuratore della Repubblica e al Procuratore Generale
della Repubblica
( ALL 20 ) circa i fatti indicati ed emersi dalle dichiarazioni del
primario, che nelle mie intenzioni era un primo tassello fondato su
precisi dati concreti valutabili e verificabili.
Nel frattempo
era stata inviata una relazione
dell’ufficio della Procura al CSM, non so la data esatta ,
ma sarebbe utile fare una analisi temporale della
sequenza relazione-invito al
ricovero . Non intendo oltre tediare con il racconto analitico del
successivo, pressante, irato, , meno argomentato, duplice “invito”
subìto in ufficio a ricoverarmi in stato “volontario”, ovvero a
prendere 15/30 giorni di congedo ordinario, “ ma "debole" ,
“curiosamente” per i toni,
proprio anche sotto il profilo
giuridico….. a notizia pervenuta dello stallo non
preventivato, e a cavallo delle novità
ulteriori suindicate.
Seguì uno scambio illuminante
.di note tra avvocati, FAX
in data 2/2/2011 ore 18 e 51 ( pervenuto
il giorno prima della convocazione presso la Procura Generale del solo
AVV. Minghelli Gianantonio alle ore 11 del 3/2/2011 ) inviato dall’AVV.
Antonia Di Maggio, che dichiarava di agire per
conto di alcuni parenti, Un
fax tanto allusivo, implicitamente violento ed intimidatorio e volto a
liquidare con diffide i mie avvocati, salva conclusione melliflua, e
tale da far ritenere opportuno
l’approfondimento circa la paternità dello scritto e del mandante .
Insieme a loro fu infine redatto il sereno
ed equilibrato fax di risposta AVV Minghelli in data 4/2/2011... .
Entrambi i fax riservati non sono estensibili in sede giudiziaria , a
meno che la autorità
giudiziaria ne disponga il sequestro, che io chiedo, unitamente a
documenti e fascicolo esistente presso lo studio dell’ AVV. Antonia Di
Maggio,,)
Venne consegnata
infine ulteriore relazione psicometrica
di
altro psichiatra criminologo ( FF) prof . Bruno Francesco e
della
psicologa ( GG) dott.ssa Veneruso Daniela,, relazione anch’essa come
l’altra escludente in radice qualunque
patologia di
qualche rilievo psichiatrico a valle ed a monte . ( ALL 20 bis e 20 ter
, in busta chiusa separata ), fatta eccezione per lo stato di ansia da
“vissuto” accumulata nel Dicembre 2010 e Gennaio 2011 e per una "rovesciata
" e capziosa allusione ad un rapporto "pseudonevrotico " mio con i miei
parenti .
La reale situazione era completamente rovesciata e appena lessi il
tutto capii che avevo fatto bene a scegliere il " famoso " Francesco
Bruno e che frequentando il suo studio avrei probabilmente capito molte
cose come era mio intendimento . Era evidente che veniva
lasciata aperta la sponda della PISTA PSICHIATRICA FAMILIARE esattamente
come orchestrata da Luigi Cancrini . Il tutto confermatosi ex
post e testimoniato anche da un diario che
incautamente richiesto dal predetto a mio padre, a mia insaputa e
addirittura dal Natale 2008, ma a me consegnato il 23 Dicembre
del 2011 in un attimo di stordito pentimento di mio padre
costituisce anche una prova di come si mosse il detto "psichiatra
psicologo ipnoterapeuta " . Per quanto concerne invece il fatto, alcune
letture e la gravità confermata dei fatti ivi indicati .. lettera
durissima recente di vari avvocati che illumina di luce i fatti .. )
.
Nel frattempo , preso atto della forza delle
pressioni intuite dagli
avvocati , ma soprattutto del loro ruolo ormai di testimoni , ho fatto
presente ad entrambi che ormai dovevo rinunciare alla loro assistenza
diretta, e mi sono rivolto ad altri professionisti in
previsione della necessità di una loro assistenza, in qualità di parte
offesa . Tutto quanto depositato è da me solo direttamente stilato e
dattiloscritto,
VII. LA
INFORMATIVA AL CSM. LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO. LA
PISTA ISTITUZIONALE 2.
Dalla nota di
accompagnamento a
firma del Procuratore Capo, in data 13/1/2011 evinco che sarei
sembrato, negli ultimi giorni,antecedenti e sino al 12/1/2011 in stato
eccessivamente ansioso , e che questo giudizio evinco sarebbe stato
condiviso o dal Procuratore Aggiunto Rossi Nello, e dal Procuratore
Aggiunto Pierfilippo Laviani, dal Procuratore Aggiunto Saviotti Pietro
, nonché dal PM dott. Pesci…
La nota costituisce conferma
indiretta della natura, destinazione e interpretazione dei fatti,
solo in parte già indicati avvenuti in sequenza dalla metà del Dicembre
2010.e culminati con il "comprensibile" "revirement" del dott. Girardi
in data 11/1/2011 ("questa vicenda è affollata di persone
pericolose"). Peccato che la sequenza , attentamente valutata, con
rigore logico,
classificazione degli stessi fatti, sia stata da mè individuata,
mèmore, come non frutto di minacce, destinate a prosieguo o ulteriore
aggravamento, ma di iniziative , non meglio attribuibili od
attribuibili ai diretti interlocutori, , e per questo non fatta oggetto
di separate , frammentarie e incomprensibili singole denunce da parte
mia alla autorità giudiziaria. Della mia precisa, lucida e consapevole
valutazione testimoni i miei ex avvocati Minghelli, e Dellomonaco e la
dott.ssa Patrizia Foiani. (basterà domandare loro perché decisi di non
denunciare meri fatti slegati e neanche le telefonate anonime,
confermate anche da testimone diretta ).
Richiamo inoltre alla
mente il
colloquio consapevolmente “ironico “con il Procuratore da solo,
circa le telefonate anonime patite, con allusione a dibattito
sulla natura dello sciacquone tirato nella terzultima telefonata
anonima, Peraltro signora addetta alla segreteria particolare
assistette alla mia serena richiesta di dialogo personale col
Procuratore, erano circa le 18 di sera , così letteralmente formultata
“ Procuratore le debbo parlare di cosa da ridere , per farle fare un
po’ di risate“, e rammento a chi legge come il Procuratore dinanzi alla
detta impiegata della segretaria abbia interloquito, “ “ e facciamoci
queste risate “ implicitamente invitando la signora a lasciarci soli..
Altri colloqui personali con il Procuratore sono riferibili in altra
sede . ,
La mattina stessa
avevo
volutamente riferito al Procuratore delle telefonate anonime, presente
il Proc. Agg. Saviotti Pietro ed una signora da me non conosciuta come
appartenente all’ufficio, e dinanzi ad esse indicai solo con tono serio
e non irridente che avevo ricevuto tali telefonate, il Procuratore, mi
invitò a denunciare il fatto, ed io mi rifiutai facendo segno con la
testa inequivoco, e duplicemente allusivo, , ero alle spalle del dott.
Saviotti, e mi allontanai , salutando con garbo i presenti.
Un solo altro colloquio con
il
Procuratore, in presenza dell’Aggiunto Laviani ebbi , e nel corso di
questo il Procuratore disse che potevo essere in ansia ( faccio
presente che in concomitanza , pochi giorni prima , il dott. Girardi,
oltre a fare le prime significative ammissioni, aveva dichiarato che
sul mio attuale stato di salute non c’era alcun problema, ad alta voce,
in modo inequivoco, ed io ero rasserenato dalla svolta che indicava un
prendere le distanze dal detto professionista, in quella
sede , dinanzi
all’aVV Dellomonaco, precisando che la vicenda era affollata da persone
da lui definite “ antipatiche “ e che proprio nel periodo del’incontro
ultimo riferito il dott. Girardi avrebbe poi parlato di “persone
pericolose e invocando la denuncia di ciò da parte dell’AVV Minghelli,
come cosa che “ gli avrebbe fatto piacere “. Quindi come è possibile
prima facie capire, io ero in una condizione psicologica a quella data
, favorevole sollevato dalla nuova situazione..
Non ho avuto mai paura
né sono
persona avvezza alla paura, avendo nomea di persona, forte
leale
coraggiosa , e magistrato sereno ed equilibrato sul mio lavoro,
indiscussa salvo gli attacchi deviati e strumentali .
Con il dott. Saviotti ho
avuto
solo tre brevi colloqui, nel corso di uno dei quali, accennai, al
contesto in cui mi ero trovato, vicenda a monte, feci due o tre cenni
su ciò che avevo subito, e poi parlai nel secondo colloquio della in
usualità della unica telefonata ricevuta in vita mia dall’ex
Procuratore Generale , Telefonata ineccepibile , con complimento
esplicito in ordine alla mia ( speciale , lo aggiungo io perché si
ricavava dal tono sincero “ sensibilità ed intelligenza “. La parola
sensibilità non mi risulta ricordata dal mio assistente che assistè in
viva voce alla telefonata . Allego dichiarazione da mè richiesta al
sign. Gnocchi Amedeo,( ALL 21) e da lui redatta e consegnatami a mia
richiesta . . Preciso che oltretutto sentii un rispetto e stima,
particolari. Che si tributano a chi viene riconosciuto come persona ,
prima che come magistrato, e mi sembrò un giudizio attuale .tributato
da uomo di grande esperienza.
Col Cons. Laviani ho avuto
colloqui amicali, interrotti il 20 dicembre 2010. Mi disse che si
sapeva e che lui sapeva, e sembrò riferire opinione di
altra fonte , al
volo, prima che continuassi a parlare, di iniziale sensibilità
affettiva ed emotiva ai fatti, parlò di “mia sconfitta” , e mi
consigliò di andare avanti in silenzio , il tempo avrebbe sanato ogni
incomprensione ed ombra,artificiale anche con la mia disastrata
“famiglia” ( e parlo di disastro avvenuto dal 2009 in poi, non dello
stato dei alcuni familiari pur certamente antecedente. All'uopo una
lettera di importanza fondamentale , redatta da mio padre e che
testimonia dello stato e dela gravità della situazione di mia sorella ).
Ma non replicò dinanzi ai
miei ragionamenti anche solo etici sul mio dovere di 1. uomo, 2.
magistrato,3. cittadino 4. intellettuale con separata sensibilità
storico-politica . Tutti e quattro i livelli in gioco gli dissi
ESPLICITAMENTE. . Col dott. Pesci ho interrotto ogni rapporto
telefonico/incontro dalla prima decade dl Dicembre 2010, fatta
eccezione dell’incontro casuale insieme al cons. Nello Rossi in data
immediatamente successivo al fallito tentativo della struttura
del’Ospedale Sant’Andrea posta in essere l’11/1/2011, incontro il cui
tono e contenuti ho riferito, io allora in perfetto silenzio , solo
avendo sottolineato della esistenza di una particolare telefonata al
dott. Girardi..
Con il cons. Rossi, prima di
Natale del Dicembre 2010 ho avuto un solo incontro insieme al
Procuratore, sul cui contenuto mi riservo di riferire in altra sede.
Da
solo con LUI ho avuto due successivi colloqui,
tali da
mostrare serenità, consapevolezza ed equilibrio, che dettaglio
con memoria “digitale ".
In seguito avrei
attentamente
"sorvegliato Stefano Pesci e nel contesto del virulento
attacco da più fronti alla mia persona avrei acquisito elementi di
importanza centrale.
VIII. LA INFORMATIVA
AL CSM . RELAZIONE ALLEGATA ALLA LETTERA DI ACCOMPAGNMENTO
Per quanto concerne la
relazione
di servizio prima inoltrata al CSM con lettera , PISTA
ISTITUZIONALE 2 , essa appare: a) stranamente poco dettagliata su
specifici e concreti fatti da mè indicati solo al fine di far capire in
quale storia mi fossi trovato, b) in parte erronea, ma ritengo
per
la concitazione nel prendere appunti, c) in parte contenente equivoci,
d) in parte con allusione , inspiegabilmente, a passaggi che non sono
da mè rammentabili (di testimoni di Geova in particolare
avrebbe
parlato curiosamente solo mio padre, con osservazione illogica ed
inaderente ai fatti, (puntuali osservazioni ho fatto in altra sede ) ,
Mai avrei potuto parlare a Massimo di presentazionie dei due, aldilà
della porta e poi, assurdo tra gli assurdi di presentazione alternativa
( o siamo l’uno o siamo l’atro, testimoni di geova o rappresentanti di
vendita di aspirapolveri , di Natale ?!?!? ) i due erano in silenzio,
si scambiavano sguardi di intesa e nessuno parlò con loro né loro
dissero nulla . Anche qui giustifico la incredibile ed inattendibile
imprecisa indicazione, solo per la concitazione nell’annotare , e poi
per la concitazione nel redigere relazione di servizio che risulta
redatta nell’immediatezza poi rivista ed integrata con fatti
successivi,ricollegati a colloquio telefonico ulteriore, infine
arricchita con dati e fatti risalenti al Novembre 2008.
A TAL RIGUARDO METTO
ESPRESSAMENTE IN RISALTO che a fronte di una relazione di servizio
quale quella stilata in data 29/12/2010 la nota di accompagnamento
della Compagnia CC Trastevere è in data 11/1/2011 e pervenuta il
12/1/2011. UN DATO MERO CHE CHIEDO DI CONSIDERARE ESPRESSAMENTE.
La relazione di servizio,
pretermette, i ripetuti almeno due, , leggermente accorati ma
sensibili, . . riferimenti iniziale e finale , alla natura di colloquio
telefonico con amico , e non indica che io espressi certamente /almeno
in apertura e chiusura:: il mio fine: RIFERIMENTO INIZIALE LETTERALE E
“ Massimo, ti telefono dopo tanto tempo solo per farti sapere chi è
ancora e chi è sempre stato il dott. Ferraro e quello che mi è successo
OMISSIS “In primo luogo io parlai per telefono di Panagini Paolo,
ingegnere informatico abitante e titolare di ditta in Voghera, , in
premessa quasi subito, ( quale persona che la donna aveva frequentato
tra fine 2006 ed inizio 2007), e che la donna mi aveva indicato come in
rapporti coi servizi. Ho chiarito il tutto in , separata sede, , che lo
avevo contattato, per illustrare la possibilità, di
inserimenti e
contatti della donna , e giammai ho postulato una frase del tipo “
questa storia andrà a finire male tenendo anche in considerazione il
fatto “ . La frase è sintatticamente per collocazione per connessione
non aderente a quanto ho detto. ..Anche qui la mera annotazione sfusa
su un foglio e la vicinanza di parole deve aver contribuito al curioso
accostamento sintattico, operato in buona fede da Massimo. . . A
prescindere dal fatto che il dott. Panagini mi sembrò persona
sensibile, equilibrata e perbene.
In secondo luogo non può essere
vero che io avessi parlato di sètta , sia nella denuncia originaria (
non subdoravo una tale ipotesi sino alla prima decade di Dicembre :
telefonata della donna, sms del 13/12/2009, comportamento del gruppo
all’uscita dalla abitazione, analisi ancora incompleta e dubbiosa
dell’ascolto dell’audio, assenza di analisi culturale e di riscontri
anche mediante ricerche su INTERNET, bibliografiche etc ) che a voce
con Massimo, perché per l’appunto nel Dicembre 2009 si interruppe ogni
rapporto con lui, per intervenuti ordini superiori . . E proprio per
questi in effetti nella telefonata dell’29/12/2010 gli citai la
circolare del Ministero dell’Interno.
ERA LA PRIMA VOLTA CHE PARLAVO DI
SETTA CON LUI.
Anche qui la
sovrapposizione dei
ricordi potrebbe giustificare l’errore di anticipare una notizia da me
non potuta riferire nel Novembre 2008,
In terzo luogo , dissi che non
solo avevo ascoltato una allusione pressante ad un TSO, dalla voce al
telefono di un magistrato della PROCURA,.ma soprattutto che la Ragucci
sapeva già del mio destino sin dal Gennaio del 2009. E
“ricordo” che un
po’ allibito ed un po’ preoccupato, Massimo replicò con voce colpita,
forse solo di stupore “ già lo sapeva .. ?” “ .
Per quanto riguarda il racconto
di Massimo dell’episodio del Natale 2010, mattina ore 9 c.a. nella
relazione non vi è la descrizione di due uomini, che invece io feci,
dettagliata, con riguardo all’aspetto, dimensioni e tratti fisici
generali, , parlando di pantaloni verde marcio , color tipo militare,
al plurale ma intendevo paio di pantaloni e sempre di maglione con
riferimento ad uno solo dei due ( questo anche può essere stato un
equivoco linguistico o da annotazione concitata, deporrebbe a favore di
ciò la mancanza di due tratti descrittivi intervallati dalla presenza
di due altri tratti descrittivi ). ,. . Assolutamente “non ricordo”
dichiarazione circa la loro natura ( dichiarata ?!?! )
ditestimoni di
Geova o rappresentanti di vendita di aspirapolveri, godo di una
particolare memoria , più volte “specificata “ e se mai le avessi fatte
, sarebbero state PATENTEMENTE IRONICHE, e altro non avrebbero potuto
essere , secondo logica, e stile del sottoscritto,. NON DISSI CHE NON
APRII LA PORTA PER PAURA , MA CHE LASCIAI A MIO PADRE L’APERTURA DELLA
PORTA ( a lui non l’ho detto , ma a mio padre dissi , se cercano mè non
ci sono . Mio padre decise di non aprire sempre in silenzio rimanendo e
tentando di osservare i due dallo spioncino della porta , ed il
racconto preciso al centimetro di tutto quanto èp successo è stato
destinato ad altra sede =. Il mio recarmi nello stanzino elle scarpe e
degli attrezzi non fù però destinato alla ricerca di scarpe , ma anche
questo non l’ho detto a Massimo, né lui lo sa.
In ordine alla telefonata
ricevuta il 29 Dicembre mattina in mia assenza e poi rieffettuata al
dott. Vecchione, ex Procuratore Generale all’epoca dei fatti , la sua
storia e conoscenza di ambienti poteva essere significativa, anzi .
dissi errando , “è andato in pensione nel Maggio 2009” e Massimo
precisò “ è andato in pensione nel Giugno 2009 “ , così a lui
risultava.. Comunque era la prima e ultima telefonata al cellulare in
vita mia con il dott. Vecchione. Ma allego relazione del
sign. Amedeo
Gnocchi CHE ASCOLTO’ LA TELEFONATA DAL VIVO,. Sulla telefonata spiegai
che essa non appariva comprensibile per il contenuto ( di un fatto
procedimentale, non parlai e non avrei mai parlato, anche perché il
Procuratore mi anticipò la richiesta di telefonare a Vecchione, mi
fornì un foglio relativo ad una notizia di reato per infortunio, , ed
io lo restituii nella seconda metà dicembre spiegando che
di mero
infortunio già trattato con 415 bis CP si trattava e spiegando con
tutto il garbo possibile che non avrei riferito a persona non
interessata, mai per telefono e concludendo che lo invitavo se riteneva
a prendere lui contatti con il richiedente , in modo definitivo e direi
deciso). . ..
Io dissi a Massimo che
all’epoca
volevo scoprire se e quanto la donna ed il figlio fossero succubi della
situazione ( si ricordino le molteplici allusioni della donna alla
“situazione ambientale “ .) ASSOLUTAMENTE non riferii il
ragionamento all’oggi IN NESSUNO MODO. Per la semplice ragione che non
ho alcun rapporto, legame, pensiero collegato a quella donna da oltre
un anno e mezzo e che le vicende mi hanno costretto a seppellire
l’affetto che nutrivo per quel bambino di dodici anni, allora,
sensibile ed intelligente, anche perché infine nutrire curiosità a
riguardo, da parte di chi ha ricevuto dichiarazioni dirette, allusioni
impaurite e sentito e verificato altro sarebbe insensato..
Ma tale notazione mi
colpisce ,
con stupore …e grande stupore, direi, .. anche qui forse il dialogo
concitato e la sovrapposizione della tempistica giustificano . ma tutto
potrà “ essere verificato “
Sui 45 file ( 37 spezzoni audio
estratti e 8 originali ) precisai invece CHIARAMENTE CHE PERSINO LA
DONNA ASCOLTANDOLI AVEVA AMMESSO IN MAIL OLTRECHE’ A VOCE CHE SI
SENTIVANO, precisai in equivocamente che ALTRI AVEVANO SENTITO I
FILE E
CHE ORA AVVOCATI, UNA DONNA OLTRE AGLI ORIGINARI UDITORI ATTENTI
NE
CONFERMAVANO ASCOLTABILITÀ E INTERPRETABILITÀ. DIRO’ di più: dissi
anche che altro maresciallo dell’arma aveva sentito in tempi non
sospetti e che aveva capito interpretato e valutato in via di ipotesi
destinata a verifica ciò che si sentiva. . .
Non parlai di “testamento
verbale
“ (la frase è un non senso giuridico, ridicola in bocca ad
un giurista
già cultore del diritto privato) ma dissi “ testamento morale “ , e
posso aver pronunciato male la parola o a tutto concedere, salvo
verificare, si può essere verificato un lapsus, questo sì:, tutto stà
nel chiarire da parte di chi … : La frase in coerenza con il fine
amicale della chiacchierata, un pò pretenziosa, SIGNIFICAVA “ricorda
chi sono e che magistrato sono” ed era a lui rivolta come amico che non
aveva colto la portata etica e morale di quello che feci allora. Era un
rimprovero , indicava che avrei non inteso riprendere rapporti con lui.
Non ho mai detto che non avrei
portato rancore, , non conosco dentro di mè questo sentimento e NON USO
TALE PAROLA, , ma invece in una seconda telefonata pretermessa da
Massimo, lunga, con il mio cellulare, , ero al ristorante, e potrà
essere, anzi verrà ragionevolmente riscontrata nella sede competente,
se ritenuto utile, , mi sono stupito che lui avesse effettuato
relazione di servizio, anzi rabbuiandomi vistosamente, gli spiegai
ESPRESSAMENTE anche un po’ alterato, che una relazione di
servizio ,
senza analitica precisazione del tono, finalità ed in ipotesi senza
indicazione del mio atteggiamento concreto volto solo a far capire a
Lui la concretezza della mia vicenda, come amico , , impostata
genericamente , avrebbe potuto rivolgersi a mio danno. MAI HO DETTO che
ero o sarei stato contento e tanmeno che “ perché “ qualcuno sarebbe
stato contento in quanto qualcuno avrebbe dato più credito alle sue (
ndr, mie ) valutazioni “ , e semmai lo avessi detto sarebbe stata una
frase polemica e carica di polemica indignazione. Anche un po’ ridicola
la frase , a pensarci “ più credito da una conversazione amicale con un
amico che non si occupava di nulla più ?! Non basta un magistrato che
denuncia formalmente fatti precisi ?” quella frase riferita non ha un
senso .. non fù detta ma fosse stata detta nella concitazione sarebbe
stata una provocazione indignata . Anche qui la concitazione del
ricordo può spiegare la imprecisione nel riferire la sola frase, , di
un colloquio durato almeno 20 minuti, e centrato SOLO sulla mia anche
offesa non condivisione della scelta di fare una relazione di servizio
su uno sfogo amicale. Eù’ a quel punto che Massimo mi disse “ io ho
riferito a voce, poi mi è stato ordinato di redigere relazione . di
servizio “ precisando che lo aveva fatto “ anche per tutelarmi” ( SIC
?!?! . E qui la mia , ovvia, lunga, incisiva, forse prolissa,
argomentata e dura obiezione precisando “ sono persona che sa perdonare
errori altrui, in buona fede “ . Ma sovviene il ricordo risalente al
2005 di uno stemmino sulla giacca di Massimo, a suo tempo un gesto suo,
per farmelo notare , e la specificazione che era il simbolo di un
ordine militare.
Conclusi perciò la
telefonata
alterato e deluso, sul piano umano, mantenendo un
atteggiamento leale .
Di qui la “sintesi” “ non portare rancore “ redatta,. E difatti
sintassi, frasi , loro sequenza costituiscono una “ libera sintesi “ .
il piatto davanti mi si era freddato e il cameriere davanti nel
ristorante ormai vuoto , mi guardava allusivo al tempo sprecato al
telefono.
Vi è stata una terza telefonata
di puro sfogo, era appena rientrato a casa effettuata dal telefono di
casa mia, solo perché ero a casa , sul divano, con accanto il cordless,
in cui dissi ancora deluso da lui, guarda che tutta Cecchignola sà, che
solo una ricerca su INTERNET permetteva di raccogliere indizi , e con
tono immaginabile , ripetei, se proprio dovevi fare una relazione di
servizio , avresti dovuto riferire fatti concreti, indizi, dati reali,
che io non avevo inteso comunicargli se non per dargli la possibilità
di capire cosa mi era successo ( allora assumevo no sapesse o potesse
capirlo ) , provocatoriamente, gli dissi bastava verificare la
posizione di donna al primo piano, gli dissi che i CC della stazione
Cecchignola ,erano intervenuti per la grave situazione familiare, e
provocatoriamente gli dissi ad alta a voce ,in una sequenza
inequivocamente volta a fargli capire la mia indignazione “ falla se
ritieni una relazione di servizio,, ma non la fare .. io solo all’amico
parlavo e parlo …. “ e stava a casa sua . . Anche qui un rimprovero ..
morale … fù lui a interrompere la telefonata allegando che il suo
cellulare era scarico .. ma la telefonata fù chiusa sul mio chiarimento
DEFINITIVO.
Infine di “pericolo di
vita“
mio
.semplicemente . non mi curo, perché il coraggio è uno dei doveri di un
magistrato, ma della verità sì, quella accertabile e concretamente
valutabile..
Delle due successive telefonate
di sfogo non ho riferito al CSM, perché mi sembravano non conferenti,
ora ho letto la relazione di servizio con appendice, a doppio stadio,
prima citavo sommariamente a memoria .. Ora con la esattezza resa
necessaria . .
Nella seconda parte aggiunta ,
leggo che io avrei solo parlato al Novembre 2008 di pericolo perché la
donna avrebbe potuta essere trasferita contro la sua volontà all’estero
. IO dissi allora e ripetei che era urgente avvisare la donna, per la
eventualità che potesse porre in essere ulteriori condotte,
condizionata ( si veda sms citato in prima parte ed allegato ( si
chiama pericolo di reiterazione, salva la "trasmutazione psichiatrica"
del significato giuridico preciso delle parole), ma parlai
e scrissi
, non di trasferimento all’estero , ma di un preciso sms , a lei
diretto, che avevo potuto leggere ,. In detto SMS, pervenuto proprio in
quei giorni, da un numero di cellulare che non memorizzai, scritto da
donna, con participi cioè, declinati al femminile, si proponeva ad essa
di partire, per un viaggio-stage in Germania e Francia, e si
sottolineava che la destinataria dell’sms si sarebbe divertita. E si
sarebbero divertite.insieme. . . L’sms, era inviato ad una casalinga,
con titolo di studio secondo anno di scuola superiore, “madre di un
bambino, che non si era mai mossa da casa , e mai all’estero , a
mia saputa. Il contesto in sui si inquadrava l’sms ?!, le
registrazioni
in cui si sentiva solo una donna che scolava i broccoli. . Stage sulla
specifica tecnica all’estero, era dato presumere ?! :Mi si passi
l’ennesima ironia, per stemperare,…
Non lo potevo sapere, ma forse
l’intervento dei CC, , che stabilirono “l’infondatezza” della notizia,
la sera stessa, recandosi a trovare a cena la donna a casa dei parenti
( neanche avessi detto che aveva il biglietto aereo in mano, e poi, se
si và a parlare con una potenziale parte offesa a cena dai suoi a cena
dai suoi la si trova ) un effetto positivo lo ebbe. Solo che io avevo
fatto presente a voce di avvertire la donna che dalla registrazioni
sembravano emergere attività di “trattamento”.
Una notizia da mè appresa solo
oggi con la lettura della relazione di servizio ora mi pare importante
e conferma un fatto non secondario e . “ avendo già appreso i timori
rappresentati dal dott. Ferraro .. OMISSIS . Aveva proprio per questo
deciso di trasferirsi dalla abitazione di via dei bersaglieri “. Questo
è vero io avevo timore, lei … aveva paura DICHIARATA .., si trasferì
dalla madre e cambiarono apposta le chiavi di casa …. In separata sede
è a disposizione tra i tanti dato audio relativo alla
violenta pretesa
restituzione di chiavi, summenzionata. E che la presa di possesso della
casa e della donna ivi abitante fu realizzata poi è un dato certo ..
meno per chi non ha inteso indagare . .
UN
BREVE RIEPILOGO CONCLUSIONE AL MARZO 2011.
1. Il
dott. Ferraro Paolo , in qualità di cittadino “ particolare “, venuto a
vivere nella palazzina di via dei bersaglieri n. 118 aveva nel Novembre
2008 ipotizzato un quadro indiziario suscettibile di vaglio, circa i
fatti di cui al primo capitolo, essendo anche testimone diretto di
moltissime notizie dati e fatti minori e non.
2. Essi
attenevano prima facie alla
concretamente ipotizzabile esistenza di un gruppo organizzato , sètta,
le cui pratiche attività, la relativa illiceità e i cui “
coinvolgimenti “ emergevano ( diciamo,quantomeno
come indicazione,, , ancora una volta
“eufemisticamente”) , da tutto l’insieme degli elementi acquisibili
e correttamente ordinati…La
sola corretta analisi del linguaggio, dei comportamenti collettivi e
della donna, e della tipologia delle presenze , anche minorili,
consente di affermarlo su un piano indiziario con verificabile
ragionevolezza. Altra cosa certo è il raggiungimento della prova piena.
3. Il
gruppo era ubicato nel cuore della cittadella militare, e militari ed ufficiali
di vario impiego ( di cui non posso conoscere
con certezza il grado, la qualifica ed il numero totale ) ,vi
erano ragionevolmente tra gli
appartenenti uomini, oltreché un ingegnere , così almeno indicato nelle
registrazioni del lunedì ultimo , e in via di
mera ipotesi un
medico, il medico di famiglia che era stato riferitomi essere l’amante
della inquilina del piano di sotto, a suo tempo definita moglie di uno
“scambista “ dalla solita efficace ed irriverente OMISSIS . . .
5. Al
magistrato denunciante veniva detto già a pochi giorni dalla denuncia,
togliti di mezzo da questa storia e le vicende procedimentali sono
ormai consolidate nel fascicolo che “ esitava
in una rapida archiviazione “ vedi
provv.. disciplinare citato. .
6. Tra
gli appartenenti donna, anche la autorevole signora SCORTATA all’esterno
della palazzina che già il 13 Dicembre 2008, nella casa ove abitavo
fino a 20 giorni prima, affermava con una voce sicura calma , e
professionale e con frase di amplia portata , rivolgendosi alla OMISSIS
, e dandole del Lei “ Stia tranquilla ..signora è
tutto a posto “.
7. Da
allora in poi sconvolgente incontro con lo psichiatra che
destrutturando artificialmente dati e fatti, letteralmente supportò la
donna, , che negava, sentita dai CC, ma dentro era invece “ come
descrisse nell’sms del 13/12/2008. e minacciata e pressata, come disse
a mè, allora nel Novembre 2008.
8. Lo psichiatra, psicologo ed ipnoterapeuta
Cancrini condusse
la psicologa assistente a cambiare o non sostenere altra opinione. E la
OMISSIS scriveva già l’8/1/2009 di recarsi a tutelare
la mia persona”. Poi lo
psichiatra “relazionato “
dalla psicologa e certamente anche da altri ,
gestì il rapporto con i miei due fratelli ed infine con mio figlio
Fabrizio e mia figlia Federica, infine a cosa fatta , con mio padre .
L’avvocato di fiducia mi accompagnò a ritirare il camper il giorno di
Natale e sparì sino al maggio 2009 quando venne a sapere degli audio
estratti e degli sms e mail della donna .
9. Il
sottoscritto mai fù sentito, ma tenne aggiornato su tutto il
Procuratore con una ingenua e zelante lealtà. Infine pregiato, prima
del furto di specchietto anteriore sinistro e graffiti su polvere, sul
camper , poi dell’omaggio della sdraio bruciata e del sigaro da lui
“inventati” , espresse la necessità di porre a conoscenza dei possibili
dati di riferimento la Procura di
Perugia.
10. Ha
subito, a distanza di un giorno dalla sopra indicata manifestazione di
mera intenzione., una coattiva proposta blitz
di TSO patentemente
illegittima, e illegale,
( rilevando comunque la induzione in clamoroso falso ideologico della
certificante psichiatra, qualora non se ne acquisisca la prova della
diretta mala fede ovvero ,in ipotesi mediata dalla induzione in errore
anche dei “parenti “ coinvolti) Lo psichiatra Cancrini Luigi ha
affermato nel Giugno 2009 o fine Maggio 2009, parlando con il mio
genitore “ALT signor Ferraro, la responsabilità è mia “ .
11. Tutto
lascia ipotizzare che lo strumento era già predisposto sin dal Gennaio
2009, e che tutto si fermò, anche depositata da mè la prima perizia
fonica di parte .. ( MAIL citata dell’ 8/1/2009. e SMS del pari
indicati .
Sulla
base di quali valutazioni, preparazione e ruolo attivo o meno di chi
agisse anche nell’ombra a copertura di quali interessi o di quale
scenario più amplio, emergerà mi auguro in modo esaustivoma
anche se non emergesse con prove conclusive, io
ho assolto ai miei doveri di cittadino e magistrato ancora una volta. E
mi rendo conto di quanto complessa e difficile sia una indagine del
genere .
12. Ho
subito nel 2009 incontro con lo psichiatra Ferracuti, la cui
“relazione” sarà acquisita agli atti del fascicolo e poi diagnosi di
psicosi reattiva ( S,A.I: senza altre indicazioni) assolutamente incongruente con
i dati acquisiti ed acquisibili, con le verifiche effettuabili, , con
la mia vita e caratteristiche comportamentali tra il Gennaio ed il
Maggio 2009 in particolare. , con un ruolo incredibile di “alcuni”
parenti cioè dei “ fratelli “
che non vedevo da anni con una sola eccezione per la sorella . e di un
figlio di primo matrimonio visto tre volte nei precedenti sette mesi,
in costanza di rapporti sociali sani e di attività di lavoro, con
ottimi rapporti con tutti i colleghi , e con
quello che mi seguiva passo passo “umanamente
“).
13. Dopo
una “terapia” ed una
esperienza che avrebbe annichilito chiunque,e
i cui effetti di abbattimento personale vennero notati da tutti i tanti
che mi conoscevano e volevano bene , , lavorando però in ufficio il
giorno della ,dimissione, come il giorno prima del ricovero, ho già
subito l’avvio ( formalmente necessario e certamente legittimo sul
piano del CSM, ignaro dei fatti sottostanti ) di una procedura per
dispensa a più tranche , e sono stato tenuto sotto “controllo” sino al
Dicembre 2010, da una struttura ospedaliera, con le modalità che ho
sopra indicato,
14. Sono
poi emersi nuovi elementi
e contorni di questa vicenda ,
possibili ruoli , comportamenti, fatti anche illeciti e infine scenari
validamente " ipotizzabili
" , con fondamenti anche “culturali” , che oltreché fornire
riscontri “retroattivi “
, non possono non “incuriosire”,ulteriormente. (n.d.r.
la curiosità intellettuale è peraltro l'antitodo naturale della paura,
alla quale sono di norma già refrattario, e avrei approfondito
accuratamente il tutto sino alla data di pubblicazione di questo post,
acquisendo una montagna di dati e conferme, insospettate, e
di enorme rilievo, anche generale; sicchè la scelta di rimettere
coraggiosamente in discussione quanto era successo ha dato frutti
insperati, addirittura su vari piani, personale, generale,
storico e politico. Ciò permette di affermare senza ombra di dubbio che
è stato ottenuto il risultato simmetrico opposto a quello perseguito ,
e che qualcuno, valutati un pò più
dall'alto gli antichi
meschini moventi che si agitavano intorno alla mia figura di uomo e
magistrato, dovrebbe non aver gradito questa
inutile, dispendiosa e controproducente persecuzione).
Quello che era successo da
ultimo,
dopo aver richiesto la mera “rivisitazione critica“ della
"diagnosi" originaria .e comunque la certificazione del mio visibile e
pacifico stato di salute al momento , dimostrava ineluttabilmente che
si voleva farmi tacere e tenere sotto scacco.
Esistono allo stato ( ndr al
Gennaio 2011 , poi avrei avuto la accortezza di rivolgermi a più
professionisti privati e ad una struttura pubblica , non deviata, al
momento ) due relazioni mediche che lo attestano, ( copie
allegate in busta chiusa ) e varie certificazioni nuove , nessun’altra
contraria, salvo la vecchia certificazione del Sant'Andrea
agli atti del CSM, che confermava la sola costruita mera “
pseudo-diagnosi a monte”.
Le relazioni e certificazioni ,
attestano la assenza originaria e negano recisamente la presenza
attuale di qualunque patologia,
tantomeno di rilievo psichiatrico,
salva la ansia transitoria individuata nel Gennaio 2011, in ragione del
vissuto e delle pressioni subite dal sottoscritto , più in particolare
a distanza di pochi giorni dall’ascolto del tremendo colloquio ultimo dei
miei avvocati con
il dott. Girardi e dell'incontro poi con con lo "zelante" medico
addetto al nuovo tentativo di mio "ricovero volontario " . entrambi i
professionisti della psichiatria fattisi interpreti
attivi delle "pressioni pericolose " già subite
e denunciate dal primo ai miei stessi avvocati .
La certificazione originaria del Sant’Andrea mi lasciava
appeso ad un giudizio allo stato , ferma la mia
inattendibilità "reattiva" sul caso Cecchignola. Era
in gioco la mia identità, la indipendenza del mio essere magistrato ed
anche il futuro mio e di chi mi vuole e mi avrebbe voluto bene, a
tacer dei gravi danni inferti dallo psichiatra Cancrini alla mia
famiglia (evidentemente permeabile e già disastrata a mia insaputa,
o meglio, a mia "sottovalutante parziale
consapevolezza"). Un fatto di inaudita gravità,
avvalorato dallo accomunarsi di attività successive, indicatrici
di un utilizzo distorto e deviato della psichiatria, sommato alla
grave distorsione e deviazione delle attività giudiziarie e ad una
inaudita capacità di controllare e/o condizionare anche sedi
istituzionali, medianti becere tecniche complementari di
disinformazione e pettegolezzo, il chè mi incuriosiva alquanto. Avrei
poi scoperto segreti militari, tecniche di condizionamento mentale che
spiegavano integralmente e confermavano le conclusioni cui ero
giunto mediante l'ascolto e l'analisi dell'audio, e il mondo delle
strategie di distruzione delle persone "attenzionate " . Con
l'acquisizione della banca dati del progetto MK ULTRA, mentre
molteplici attività in danno mi confermavano della giustezza della
strada intrapresa, e con lo studio più accurato dell'audio si
sarebbe aperto il grande vaso di pandora.
Ho scelto la strada del
dovere oggi
( n.d.r 6 Marzo 2011 ) , dei valori, della tutela di interessi che mi
sovrastano come persona, ma mi impregnano come uomo. Questi contano più
della tutela stretta mia individuale,
Avrei potuto scegliere il
comodus
discessus del tempo . Due anni e tutti si sarebbero dimenticati
dell’incidente di percorso dovuto alla “ fine di un
rapporto “ .( !?! ) mi era
stato capziosamente e mellifluamente detto (Stefano
Pesci , ancora non sapeva quanto avessi già capito di come si fossero
mossi e come ormai fossi solo proteso a capire sino in fondo che cosa
era ulteriormente successo alla nostra magistratura).
Rivendico il diritto di formulare in astratte
ulteriori ipotesi su scenari .. interpretativi, non solo
praticabili, ma praticati da CHI INVESTIGA sui fatti e reati di questo
particolare segmento criminale. E’ così che si
implementa il metodo logico induttivo . Colleganze,
rapporti, appartenenze e coperture fanno
parte di CONSOLIDATI argomenti di analisi ed investigativi. adottati
dagli esperti e studiosi dello specifico fenomeno criminale, e
costituiscono un fatto notorio. Come è evidente
che proprio questi investigatori non sono
stati interessati alle indagini,
nonostante la circolare del Ministero dell’Interno del 2006. Si tratta
di mere suggestioni che qualora fossero consolidato su base indiziaria
concreta , darebbero adito a prospettive ulteriori di indagine di ben
altra portata .
Vi è poi una non secondaria circostanza: seguendo
la prospettazione dei fatti comunque emergeva una violazione di
domicilio a mio danno, (vivevo in quella casa,) supportata dalla
indicazione di un consenso dell’altra convivente .viziato o inesistente
. Il tutto ipotizzo poteva/doveva essere trasmesso alla Procura di
Perugia, subito, de plano, senza tener conto delle mie registrazioni
/intercettazioni, il cui vaglio anche sussistenza dello stato di
necessità presunto e poi confermatosi, pur in ipotesi di querela mai
sporta era ab origine riservato a codesta Procura
Tutto quello che ho denunciato è oggi
contraddetto da un formale provvedimento di
archiviazione della Procura
di Roma, la cui natura emerge e sarebbe emersa ancor più
clamorosamente, provvedimento che io non ero
riuscito a contestare allora, con una
richiesta di riapertura delle indagini formale, nella debita sede.
Ma continuo a
scegliere la strada maestra dello Stato e delle regole, anche se,
confesso, ho coltivato in mè ( ndr al
Marzo 2011 ) il germe,
, dovuto alla mia sensibilità politica come uomo, della diffusione
sociale e informativa di fatti che potrebbero avere una rilevanza ben
più amplia dei diritti individuali calpestati. miei e altrui. Non
riconosco in mè preoccupazioni infondate , tantomeno paura,
come sanno tutti coloro che mi frequentano e conoscono
.
Ragiono come al solito
..Vivo a posto con la mia coscienza di
magistrato e di uomo, lavorando come sempre . .
Oggi più di ieri, pacato,
dentro, avendo fatto ciò che ritengo il mio dovere. Con
la ansia che il contesto oserei dire avrebbe “ richiesto ”
fisiologicamente in quota ben più consistente. (ansia diagnosticata
nella terza decade del Gennaio 2011 nella equilibrata certificazione e
relazione prodotta, ma subito annullata dalla felicità di
agire secondo coscienza e coerenza ai valori che mi sono pertinenti,
ed esclusivamente ancorata al violentissimo attacco attivato
usando e gestendo la grave situazione personale e psicologica di
"alcuni parenti ")..
Se
non fossi così forse oggi non sarei qui. ma se non fossi così del pari
non sarei il magistrato che sono , luci vivaci o meno forti, certo,
certo, ma oggi una sola ombra … quella di via dei bersaglieri…. E del
mio fascicolo aperto preso il CSM per farmi tacere e per impedire la
mia normale ( e temuta ) crescita professionale .
Affido tutto quanto ho
detto all’organo competente, con la profonda fiducia che mi ha sempre
contraddistinto, non intaccata da
quanto ho subito,
Perugia 7 Marzo
2011
PAOLO FERRARO